caro Dubbio,
più si faranno pesanti e concrete le conseguenze sulla gente in carne ed ossa della deriva di un'Italia che ha votato in massa per tesi apertamente antisolidaristiche, che non ha avuto problemi ad eleggere deputati mafiosi ed ex-squadristi ed un sindaco di roma arrestato per pestaggio e lancio di molotov, di un'Italia che Pannella (che non é, come sai, un terrorista o uno stalinista) ha definito a Strasburho "non più democratica", che padre Alex Zanotelli (che certo sai essere non estremista e non violento) considera luogo a cui vergognarsi di appartenere come cittadino, di un'Italia (e qui vengo al punto) dove tutto questo succede ed é successo più per sottovalutazione culturale e politica da arte dei democratici veri dei pericoli dei veleni razzisti-securitari (vera base della vittoria di ogni destra xenofoba nella Storia) e della loro diffusione da parte dei media (come io ho inutilmente denunciato su questo Forum per 1 anno e, assieme a mille altri migliori di me, altrove per 15), più applicherò le parole di chi considero un VER modello per me, anche per la sua coerenza e la capacità di pagare per le sue idee: Anonio Gramsci.
Lui diceva in un paso celebre "ODIO GLI INDIFFERENTI" e sosteneva che la vera responsabilità delle peggiori nefandezze non é mai di chi le commette ma di chi le lascia commettere per sottovalutazione, il che si applica pergettamente al caso italico (e non solo).
E l'ho già detto varie volte, io rivendico, con Gramsci e con Malcolm X, con Fanon e con De André (tanto per mescolare figure diverse ma che sono altrettanto valide per me), non il diritto, ma il dovere di combattere durissimamente e ovunque sia i produttori e diffusori di concezioni suprematiste razziste, sia chi li aiuta o lascia loro spazio ed avrebbe tuttio gli strumenti (intellettuali e materiali) per non farlo.
Che ci? possa piacere o meno, faar schifo o meno, é del tutto irrilevante rispetto alla drammaticità della questione che resta ineludibile.
Chiudo con una bella frase di qualcuno che ha certo fatto errori ma ha contribuito a portare la Cina dal sottosviluppo e dalla dipendenza dall'Occidente ad avere le basi per tornare a svolgere il suo ruol storico: Mao tse-tung:
"La Rivoluzione non é un pranzo di gala, non é neppure un'opera letteraria; essa non si pu? fare con la stessa cotesia ed amabilità!.
Parafrasandolo sostengo che la lotta antirazzista (sulla "rivoluzione" ci andrei cauto....) non é un picnic o una tavola rotonda, é una battaglia contro il peggiore cancro concettuale della Storia del'Umanità, un cancro che non va moderato ma estirpato oppure da cui dobbiamo accettare di essere condannati a morte come civiltà umana prima che come individui e popoli.