http://www.chine-informations.com/actua ... _9989.htmlecondo la Direzione generale delle dogane cinesi, il dato complessivo dell'export di scarpe dalla Cina nei primi 5 mesi del 2008 vede un calo del numero di paia del 3,6% (si ratta comunque di 3,39 miliardi di paia di scarpe esportati), contro un aumento dell'11,1% nello stesso periodo del 2007.
La causa principale sono gli elementi di crisi negli USA, infatti, mentre l'export verso gli USA é calato del 4,5% (rappresenta comunque il 26% del'export totale di scarpe) quello verso i Paesi UE é cresciuto del 6,5% (raggiunge il 18,9% del totale).
da questi dati si pu? notare che oltre il 55% dell'export di scarpe cinesi é destinato a Paesi non UE e non USA.
Ma in realtà, sotteso a questi dati vi é un altro fenomeno: la ricollocazione dell'offerta cinese su settori meno bassi del mercato; infatti, al calo in numero di paia esportate corrisponde una crescita dell'11,5% in valore dell'export di scarpe (che ha raggiunto i 10,22 miliardi di dollari), con una crescita del valore unitario al paio del 15,8% (oggi é di 3 dollari al paio).
Va inoltre specificato che il 51,2% dell'export di scarpe é realizzato da imprese private e il 48,8% da quelle statali.
Credo ci siano in questi dati 3 fenomeni interessanti:
* il volume gigantesco a cui si riferiscono;
* la fluidità della situazione dell'export e la ricollocazione nel mercato;
* il valore comunque rilevante dell'export da aziende non private
Manca un ulteriore dato interessante: la produzione e l'export di scarpe realizzati da aziende cinesi all'estero, attraverso le crescenti delocalizazioni che già stanno interessando la Cina (specie in altri Paesi asiatici)