beh, se Malraux (che era solo considerato "compagno di strada" dei comunisti - vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Malraux dal 1934 in poi, non fu più filo-comunista dal 1939, ossia dalla data del patto Stalin-Hitler, e che partecipò alla Resistenza PRIOMA del 1945 da gollista e fu 2 volte ministro GOLLISTA nei goveni francesi: notoriamente De Gaulle era uno stalinista, no?)
http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/m/m036.htmva considerato "comunista" per il suo passato, allora vanno considerati tali, a maggior ragione (erano dirigenti di partito o di movimenti comunisti) anche:
- Maroni;
- Bondi;
- Bossi;
- Tiziana Maiolo;
ecc.
Malraux diventato gollista (ed anticomunista) e onorato da De Galle, Giscard e Chirac come eroe gollista, non ha MAI rinnegato quanto scritto negli anni '30 sulla Cina (che era tanto dipoco valoe da fargli vincere nel 1933 con La condition humaine il Premio Goncourt, che é sfuggito per un pelo a huangi quest'anno col suo "manuale dell'ascaro", editions la cave, strasbourg...). ed anzi ha sempre riconfermato quegli scritti in conferenze, dibattiti, interviste, quindi il Malraux NON COMUNISTA e ANTICOMUNISTA degli anni 1939-1976 conferma quel libro del 1933 di cui una sola pagina vale tutti gli scritti presenti e futuri degli ascari di Strasburgo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Malraux"Malraux non si è mai sentito legato da un dogma, e attraverso le sue mutazioni è rimasto fedele alla necessità di sorpassare sé stesso, a questo eroismo duro che esclude ogni ricorso a utopie consolatrici. Agnostico, ha messo nell'arte (ad esempio nell'idea di un museo immaginario che riproponesse l'arte con le sue relazioni e metamorfosi) il solo elemento grandioso a portata dell'uomo, la sua unica chance di immortalità. Per questo fratellanza e umanesimo sono il cuore della sua vita e delle sue opere:"
A forza di vedere comunisti dapertutto i comunisti li si fabbrica, povero ascaro!