per caocao:
vedi un po' che dice qui e poi dimmi se io esagero:
http://www.afnews.info/public/afnews/ne ... 96770,.htm"Esperti, commentatori, critici e colleghi autori stanno analizzando da qualche tempo l'opera cinematografica di Frank Miller, in particolare dopo l'exploit di 300, al di là delle questioni estetiche. Risultato: 300 sarebbe un film impostato su cosiddetti "valori fascisti" come l'idealizzazione e la glorificazione della morte, della guerra e del guerriero, nel tentativo di veicolare l'equazione America-di-Bush uguale a buoni-Spartani, Resto-del-mondo-ma-soprattutto-Iraq-Iran-ecc. uguale a cattivi-Persiani. Curioso (ma comprensibile giacché il cinema ha un impatto globale maggiore e immediato) che questi ragionamenti saltino fuori solo dopo un film e siano "sfuggiti" in anni e anni di comics (con le lodevoli eccezioni, per esempio e almeno in Italia, di Luca Raffaelli proprio su afNews in una recensione di Devil e nell'introduzione del Classico del Fumetto serie Oro in cui era ripubblicato "Il ritorno del cavaliere oscuro", e di Luca Valtorta nella recensione del fumetto 300 per Repubblica XL). In realtà che Miller fosse di destra (e ovviamente ci sarebbe da distinguere con cura tra fascista e "di destra", ma nel caso di Miller i suoi colleghi, quando dicono "di destra" indendono proprio fascista, e non semplicemente "conservatore") pare fosse cosa risaputa tra gli autori di fumetti che lo frequentano, o per lo meno questa era l'opinione che alcuni (molto noti) di loro si erano fatti già ai tempi della presidenza Reagan, quando Miller insisteva duramente sul fatto che la corsa al riarmo era cosa buona e giusta perché l'America si sarebbe salvata solo se avesse avuto più armi, e più potenti, di quelle della Russia, e via così. Ci sono anche recensori molto disincantati, come quello del New York Times, che, pensando di fare una cortesia a Miller accusato di fascismo, titola il suo articolo con un bel "Qual'è il vero messaggio del filmò Potrebbe essere: Compra il biglietto!", riducendo il tutto a una operazione commerciale, come fosse un complimento."
e anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/300_(film)
"Ci sono state comunque alcune critiche al film apparse sulle maggiori riviste Americane. A.O. Scott del New York Times descrive 300 come "un film violento come Apocalypto e due volte più stupido", criticando inoltre lo schema dei colori usato e affermando che la trama include sfumature razziste.[27] Kenneth Turan scrive nel Los Angeles Times che "sempre che non si ami la violenza come uno Spartano, come Quentin Tarantino o come un teenager che gioca ai video-games, non si resterà di sicuro affascinati"
e per controprova leggi come esalta il film il sito neofascista di La Destra:
http://www.ladestra.info/?p=7230pensiamo davvero che:
*simili films non creino o rafforzino stereotipi?
* non ci siano )perfino su questo Forum) persone che assumono questi films come riferimento (avatar compreso....)