Libertà di credo ed espressione - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: Libertà di credo ed espressione  (Letto 2461 volte)

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ziner

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Libertà di credo ed espressione
« il: 09 Novembre, 2005, 04:02:52 am »
Sento i soliti mass media parlare della Cina governata da dittatori, paese nella quale la libertà di religione non è concessa oltre a all'espressione letteraria o giornalistica, le convinzioni che potrebbero minare la stabilità del paese vengono brutalmente soppressi.
Non condivido i metodi cinesi, dei estremi mali, estremi rimedi, non voglio fare del vittimismo, ma a leggere certi giornali sembra che l'italia e gli italiani siano i migliori del mondo dove tutto è concesso; e allora che cosa ci fanno quei signorotti in divisa sempre in viale Jennerò E tutta questa paura dei musulmani e conseguenti controlli preventivi? Come al solito dicono alcune cose ma fanno il contrario.
Questo mi fà pensare ad un ladro che ruba e accusa un "collega" di farlo!
Capisco la paura dell'integralismo ecc. ecc. e i commenti sul pugno duro cinese, accetto queste critiche, consapevole dell'esistenza di un fondo di verità, però che almeno smettino loro di decantare l'italia come paese ove il credo religioso è libero.
Correggetemi se sbaglio. (forse sto sparando cavolate come al solito  :-D )

Voi come la pensate?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

glaus

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« Risposta #1 il: 09 Novembre, 2005, 04:26:09 am »
Ma in Italia sono ammessi tutti i credi religiosi (islam, buddhismo, chiesa valdese, chiesa evangelica cinese, protestantesimo, Bahai, Testimoni di Geova....etc) fuorchè quelli in aperto contrasto con la nostra Costituzione e con le leggi dello Stato. Il fatto che si trovino molti poliziotti in città ad effettuare controlli non implica che la gente non possa esprimere la propria fede: nonostante i controlli le moschee non vengono chiuse a meno che non siano stati rilevati nel corso di indagini elementi pericolosi.

Non è vero che i mass media italiani decantano l'Italia e gli Italiani come il Paese e il popolo migliore del mondo. Chissà perchè ogni volta che spunta fuori il nome U.S.A. partono infinite adulazioni e si vedono code scodinzolare a destra e a sinistra......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

rosy

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« Risposta #2 il: 22 Novembre, 2005, 14:09:13 pm »
si ma teoricamente l'italia dovrebbe essere uno stato laico, allora xk il vaticano mette sempre becco nelle questioni politike? addirittura dicendo ai cattolici di andare a votare o non votare ai referendum, qst mi sembra un po' troppo... da un certo punto di vista è proprio una fortuna ke il vaticano nn riconosca la cina e la cina nn riconosca il vaticano, almeno è qll ke penso dal mio modestissimo punto d vista
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da rosy »

glaus

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« Risposta #3 il: 22 Novembre, 2005, 17:08:06 pm »
Citazione da: "rosy"
si ma teoricamente l'italia dovrebbe essere uno stato laico, allora xk il vaticano mette sempre becco nelle questioni politike? addirittura dicendo ai cattolici di andare a votare o non votare ai referendum, qst mi sembra un po' troppo... da un certo punto di vista è proprio una fortuna ke il vaticano nn riconosca la cina e la cina nn riconosca il vaticano, almeno è qll ke penso dal mio modestissimo punto d vista


Sono d'accordo.... ma la questione della laicità dello Stato e delle ingerenze del Vaticano non c'entrano molto con la libertà di credo e di espressione.... :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

rosy

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« Risposta #4 il: 23 Novembre, 2005, 19:43:06 pm »
Citazione da: "glaus"
Citazione da: "rosy"
si ma teoricamente l'italia dovrebbe essere uno stato laico, allora xk il vaticano mette sempre becco nelle questioni politike? addirittura dicendo ai cattolici di andare a votare o non votare ai referendum, qst mi sembra un po' troppo... da un certo punto di vista è proprio una fortuna ke il vaticano nn riconosca la cina e la cina nn riconosca il vaticano, almeno è qll ke penso dal mio modestissimo punto d vista

Sono d'accordo.... ma la questione della laicità dello Stato e delle ingerenze del Vaticano non c'entrano molto con la libertà di credo e di espressione.... :wink:


infatti, era solo x dire ke tutto sommato se nn c'è la libertà d credo ed espressione ci sarà un motivo... altrimenti cosa gli costa al governo cinese concederla?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da rosy »

ziner

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« Risposta #5 il: 24 Novembre, 2005, 17:08:35 pm »
Citazione da: "glaus"
Ma in Italia sono ammessi tutti i credi religiosi (islam, buddhismo, chiesa valdese, chiesa evangelica cinese, protestantesimo, Bahai, Testimoni di Geova....etc) fuorchè quelli in aperto contrasto con la nostra Costituzione e con le leggi dello Stato. Il fatto che si trovino molti poliziotti in città ad effettuare controlli non implica che la gente non possa esprimere la propria fede: nonostante i controlli le moschee non vengono chiuse a meno che non siano stati rilevati nel corso di indagini elementi pericolosi.

Non è vero che i mass media italiani decantano l'Italia e gli Italiani come il Paese e il popolo migliore del mondo. Chissà perchè ogni volta che spunta fuori il nome U.S.A. partono infinite adulazioni e si vedono code scodinzolare a destra e a sinistra......


I credi saranno pure apparentemente ammessi, però nn possimo escludere a priopri che a Milano e credo in altre parti ci sia una forma di "persecuzione", l'ipocrisia fa da contorno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

glaus

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« Risposta #6 il: 24 Novembre, 2005, 17:12:31 pm »
Per esempio?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »