Milosh,
come già spiegato da me e da altri (fra cui marcowong) nelle risposte all'esimio DirettorTonelli e come dimostrato in tutte le ricerche ed i convegni sull'/all'Esquilino, finora nessuna delle indagini giudiziarie e dei relativi processi ha dimostrato l'esistenza di un sistema di controllo mafioso del territorio gestito da fantomatiche "cupole mafiose cinesi" a Roma (altro sono tentativi di estorsione "fai da te"...), mentre in cambio il Procuratore Generale da anni riferisce che il 35% (ripeto il 35%) del commercio romano é inquinato dal riciclaggio o dal controllo diretto o dal racket della camorra (specie sul litorale e nella parte sud-ovest, anche in nuovi centri commerciali), della ndrangheta (specie locali di pubblico esercizio e sale gioco, fra cui 3 nuove sono all'Esquilino gestite da Calabresi...) e della mafia siciliana, mentre si segnalano le prime presenze delle mafie russe.
quanto ad abituarsi o combattere il sistema, qui in Italia e ovunque sia lo stesso, io lo combatto, anche (ma non solo) dato che é mafioso alla radice, spesso é razzista, quasi sempre é ipocrita, sempre é basato sulla legalizzazione e l'esaltazione dell'ingiustizia, dell'ecocidio, del genocidio.