Se ne sentono di tutti i colori, tutti i giorni, eppure ci sono ancora cose che mi colpisco profondamente, pensando all'assurdita' che c'e' in queste vicende.
Della guerra a Gaza cerco di non parlarne, solo il pensare di essere in queste situazioni annienta ogni voglia/possibilita' di vivere (intenso quel pezzo di dignita' umana oltre la soppravvivenza), e la vera sofferenza provocata da queste situazioni, noi esseri borghesizzati non siamo capace e non vogliamo essere capace di sentire. Meglio tenerci lontano dal dolore, nella inconsapevolezza di un pranzo consumato davanti a parole vuote del tg.
E poi, del caso della ragazza che per una ordinaria operazione, a causa di un blackout, perde la cosa piu' preziosa che si possa avere, la vita. Ma oltre al caso fortuiro (se di fortuito si puo' parlare in questi casi), cio' che spaventa sta nel fatto che vengono fatte carte false per nascondere il tutto. Non fa solo paura il potere criminale che c'e' dietro in queste malefiche operazioni di occultamento, ma l'idea che non si voglia assumere la responsabilita' di queste tragiche vicende che hanno causato la morte di una persona.
Mi chiedo poi come si possa festeggiare questo caxxo di nuovo anno con le pistole, come si puo' chiamarla tradizione sparare proiettili, come si puo' muorire perche' qualcuno ha voluto festeggire in questo modo.