per Dubbio:
le mie emozioni sono mie come le tue sono tue; se vuoi polermizzare anche su di esse fai pure; sono contento ogni volta che si rivela poù pienamente la posizione culturale, ideologica, politica, ecc. di un interlocutore, tanto più di chi ama confondere il rispetto con la forma invece che con la sostanza perb me non c'é alcun rispetto nel fare confusione e poi sostenere di aver fattochiarezza, ad esempio....).
sono anche cintento che tu non pensi si possa disprezzare alcuna tesi, compreso un orrore concettuale e storico, con implicazioni pratiche abominevoli sulla vita della gente, come il nmeomedievalismo e l'integralismo; anche questo chiariosce, non sul neomedievalismo a su di te e su di me e sulla nostra differenza.
che tu sei convinto di aver "chiarito" mi fa appunto piacere nels senso appena detto e solo in quello, ma purtroppo se ti rileggi quel che hai scritto é vero solo che hai chiarito ulteriormente le tue posizioni, non il senso confuso dei concetti, tanto che hai tirato in ballo la filosofia, operazione tutt'altro che chiarificatrice...
quanto al proverbio, stavolta sei tu che vedi pregiudizio dove non c'é se frequenti sistematicamente dei ladri, se aderisci a Rifondazione, se esci per bar e osterie con degli alcoolizzati, se entri in un gruppo di UFOLOGI, se vai alla partita sempre con gli ultras milanisti, se ti ritrovi bene con gli integralisti wahabbiti o ciellini, , se fai parte di un grupo di preghiera cattolico, se passi il tuo tempo libero in un club di aeromodellismo credi sia pregiudizio ritenere he ci? indichi alvune caratteristiche del tuo comportamento, delle tue scelte, della tua etica, della tua ideologia? quel sago proverbio traduce una verità sociologica e psicologica ben nota: le persone si trovano in maggiore sintonia (sociale, ideologica, politica, culturale, ecc.) con chi é portatore di elementi simili a quelli che li caratterizzano (esotismo, razzismo, religiosità, tifo sportivo, passione per la pesca subacquea, alcoolismo, politicizzazione, misticismo, pasatismo, pasione per la fantascienza, disonestà, impegno solidaristico, ecc.) e quindi molto si pu? capire su di loro da chi frequentano, difendono, sostengono, ecc.
per Ahimsa:
il termine "divinazione" é naturalmente occidentale (di derivazione latina) e pu? ingenerare confusione come noti tu perché, appunto, ciontiene il termine "divin-" che però NON DERIVA da "dibino" ma da "adivinare", ossia conoscere gli eventi (il futuro, il passato, il misterioso, le caratteristiche di un fatto o di una persona); esso indica comunque pratiche relative alla conoscenza di eventi ed elementi attraverso tecniche di lettura di "segni" (in Occidente e Medio Oriente, lettura delle osaa che si screpolano al fuoco, delle nuvole, del volo degli uccelli, delle interiora degli animali, dei fondi del caffé, delle carte, delle macchie df'olio nell'acqua, ecc.).
le patiche divinatorie occidentali e quelle, più antiche, mediorientali si poggiano tutte su credenze relative a "messaggi" che entità sovrannaturali (dei o simili) inviano attraverso quel mezzo ai mortali e sono storicamente successibe alla bascita delle ideologie relative a tali entità, che servono a dare un senso a quelle pratiche (come a tutio gli alri riti, dai sacrifici animali a quello dell'eucaristia, dai pellegrinaggi all'accensione delle candele, ad esempio).
le pratiche divinatorie cinesi antiche (pre-buddhjiste, pre-taoiste, ecc.=, che sono nell'ordine storico la scapulomanzia, l'0steomanzia con gusci di tartaruga e infine l'achilleomanzia, al conrario, mascono (come ha definitivamente dimostrato proprio Sabbatucci) da sistemi NUMEROLOGICI, ossia da calcoli matematici e dall'attribuire ai numeri un signiticato di interpretazione simbolica della realtà (e a ci? si associa la nascita del sistema degli ideogrammi, non a caso usati per la prima volta, secondo reperti archeologici finora trovati, sulle ossa della scapulomanzia), SENZA ALCUN RIFERIMENTO A DEI O ENTITA' SOVRANNATURALI.
successivamente, dalla Siberia sono giunti elementi importanti delle pratiche e delle concezioni sciamaniche ad influenzare i sistemi culturali ed ideologici cinesi e si sono sviluppate concezioni che implicavano, attraverso il culto degli antenati (il più antico culto in senso proprio cinese) entità sacralizzate, rese sovrannaturali; tali entutà sono state riorganizzate in SISTEMI cultuali e sacrali e in vere e prorie "corti" di divinità solo con l'affermarsi concreto e sulla terra del sistema imperiale cinese (che così veniba rappresentato come RIFLESSO di quello celeste, mentre in realtà é quello celeste he é stato cosruito secondo le regole del sistema imperiale...) e lo si é fatto proprio utilizzando /ed antropo?orfizando) i sistemi NUMEROLOGICI (puramente matematico-simbolici, privi di divinità) che erano ala base della divinazione più antica e dando quindi un nuovo significato a quelle pratiche, collegandole con le corti divine e quelle terrene; a questo punto nascono I'Ching, poi influenzati da quel buddhismo (nelle definizioni dei trigrammi) che giunse dall'India e da Taoismo e Confucianesimo.