un conto é il discorso, condivisibile, relativo a QUALSIASI parte del Mondo, circa le pressioni indebite dei genitori sui figli (nello sport, nella musica - avete presente Mozart...? -, nel endimento scolastico, nell'alpinismo, perfino nelle gare di gattonamento sponsorizate da ditte italiane, ecc.), che sono certamente negative, un conto é invece riferisrsi pregiudizialmente e negativamente alle pratiche relative non ai normali sportivi, ma agli equilibristi (e ai praticabnti arti marziali e/o forme estreme di meditazione), specie facendo finta che siano abominevoli soprattutto perché "orientali" (come se non fossero presenti anche nelle culture occidentali...); in quelle pratiche, dall'immenso valore culturale, non esiste alcuna alternativa ad addestramenti precoci e continuati durissimi, anche dolorosi ed é iporita ammirare certe perestazioni dell'arcierismo zen, dei dervisci danzanti turchi, dei monaci Shaolin, dei cavallerizzi iberici, dei fachiri indiani, dei trapezisti russi, degli acrobati cinesi facendo finta che si raggiungano quei risultati attraverso forme dolci e rispettose di addestramento; quel che conta, inoltre, é l'obiettivo: addestrare a diventare asassini disumani o acrobati, aguzzini o persione capaci di totale autocontrollo é DEL TUTTO diverso, perfino se si usano metodi simili fra loro, come simili sono anche le forme di educazione di un carceriere e di un difensore dei diritti umani, di un evasore fiscale e di una guardia di finanza...