l'idea che gli antropogi debbano/possabo in questa sede di questo topic spiegare "agli altri" i modi di onorare i morti nelle varie culture é uno dei tanti cascami postcoloniali cari a vasco (ecco, uno dei compiti degli antropologi é sottolineare tali cascami...), dato che c'é una differenza immensa (che come quelle giutridiche, storiche, linguistiche vasco non pu? capire) fra lo spiegare gli aspetti storico-antropologici di un rito (culto degli antenati, Capodanno, ecc.) o di un sistema simbolico, cosa che io ad esempio ho fatto con vari articoli (che produco e mi pubblicano sulla homepage, dove non ho mai visto una riga di vasco) e decine di post (anche relativi alle pratiche verso i defunti, che ho discusso in un fialogo con alcuni altri Associni molti mesi prima che il provocatore vasco risalisse dagli abissi ed apparisse su ASSOCINA), e quella di fare sfoggio inutile di erudizione antropologica dinanzi ad un dialogo tutto e solo umano fra persone che come dice giustamente savesichuan sono liberissime di farsi o meno gli auguri in simili ccasioni
l'aspetto antropologicamente rilevante NON E' se si fanno gli auguri o no, ma secondo i sani insegnamenti della cosiddetta "antropologia critica" recente (del tutto ignoti a vasco), é l'intervento di vasco (e per questo ora intervengo) che mostra quanto gli stereotipi "interventisti" dell'antropologia coloniale (non va scodato mai che l'antropologia fu scienza-ancella del colonialismo europeo) siano diffusi e vivi gra la gente di ogni tipo in Occidente....
se poi si vuole discutere sulle tradizioni relative al culto dei morti n diversi contesti, che tutt'altra cosa, si apra un topic ad hoc e certio non mancherò di partecipare.,...
la povera polemica di vasco contro determinati antropologi mostra, come sempre, solo la sua estraneità alla cultura uin genere, oltre che alla verità.