i veri nemici dell'Italia - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: i veri nemici dell'Italia  (Letto 1769 volte)

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cavallo

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i veri nemici dell'Italia
« il: 19 Febbraio, 2009, 09:05:02 am »
ecco i veri "anti-Italiani", i veri distruttori dell'economia del Paese, i veri ladri che sottraggono ai cittadini (e ai migranti) che pagano le tasse i servizi ed i diritti, coloro che ingrassano all'ombra delle complicità dei produttori delle leggi ad personam, , coloro vhe fanno cento volte più danni di tutte le illegalità "extracomunitarie" messe assieme , coloro che alimentano i circuiti criminali dello spaccio di droga e delle mafie e che poi spesso sono in prima fila a criminalizzare lavavetri, "clandestini", Rom, "contraffattori cinesi", prostitute ucraine, venditori ambulanti senegalesi, mentre l'Italia ha un circuito di produzione di beni e servizi illegale ITALIANO DOC, in nero di altri 230 miliardi di euro l'anno, pari al 16% del PIL (il livello più alto di tutto l'Occidente):

http://www.repubblica.it/2008/09/sezion ... iardi.html

duecento miliardi di Euro l'anno, ossia 10 leggi finanziarie, abbastanza da dare lavoro a tutti i precari e i disoccupati, da raddoppiare le pensioni, da rilanciare i consumi (e quindi generare nuovi incassi per il fisco e nuove risorse per il Paese!), da raddoppiare i finanziamenti per scuole e università, da rendere tutte le cure gratuite per tutti, da diminuire del 10% le tasse per chi le paga davvero...e (considerato l'indotto) avanzerebbe ancora qualcosa!

l'Italia non é un Paese povero o impoverito, é un Paese rapinato da una fetta importante ma non maggioritaria dei suoi cittadini, con l'avallo di tanti politici e con il riferimento di modelli arrivistici, menefreghistici, individualistici, di successo facile, mercificatori, diffusi sistematicamente dalla TV.

e ci sono quelli che preferiscono distogliere l'attenzione della gente da questa verità e farla rivolgere contro Cinesi, Rom, Musulmani, "clandestini", ecc.!!!!

ecco a che ed a chi serve il razzismo, anche spicciolo ed ecco un motivo in più per non tollerarlo MAI.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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Re: i veri nemici dell'Italia
« Risposta #1 il: 19 Febbraio, 2009, 09:42:20 am »
Citazione da: "cavallo"
ecco a che ed a chi serve il razzismo

Se attacchi il razzismo con questi argomenti gli fai un favore.

L'evasione fiscale prescinde dal razzismo e soprattutto un'evasione da 200 miliardi di euro l'anno non pu? essere analizzata con la demagogia che trasuda dal tuo post.

200 miliardi di euro non sono puramente e semplicemente un'evasione fiscale, sono un'intera economia sommersa.

E un'intera economia sommersa non sono migliaia di persone cattive che nascondono i soldi al fisco per arricchire i loro patrimoni personali, sono questo, ma anche posti di lavoro in nero, consumi in nero, indotto in nero di cui beneficia in nero anche chi ne farebbe volentieri a meno.

E tutti sanno che intere regioni italiane al sud senza l'economia sommersa non camperebbero, purtroppo, perché per battere un'evasione fiscale di dimensioni tali da generare un'economia sommersa, senza creare di riflesso gravi problemi sociali, occorre uno Stato che sappia usare le risorse liberate per promuovere lo sviluppo.

E a parte il fatto che l'Italia non è uno Stato che dimostri di saper usare risorse per lo sviluppo, in quelle regioni lo Stato neppure c'è.

Quindi non trattiamo l'evasione fiscale come una patologia da sradicare semplicemente cercando e punendo chi evade, perché questo è quello che in Italia si continua a fare da decine di anni, spesso con misure che finiscono per penalizzare chi le tasse già le paga invece che farle pagare a chi evade.

L'evasione fiscale è un sintomo grave dell'incapacità dello stato di essere stato (e intendo stato moderno, quindi non solo stato esattore), e dello scollamento tra lo stato  e i cittadini.

Pensare che il problema siano gli evasori fiscali è riduttivo.

Finché il fenomeno ha queste dimensioni, essi sono l'effetto, non la causa.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #2 il: 19 Febbraio, 2009, 11:13:48 am »
concordo con quanto dici sulla strutturalità del fenomeno dell'evasione Dubbio, fiscale, specie (ma non solo) in talune aree del Paese (ed in taluni settori economici, aggiungerei), e sulla "incapacità dello stato italiano di essere Stato" ma mi permetto alcuni punti di mdissenso:

1) evasione fiscale ed economia sommersa sono solo parzialmente coincidenti (lo sai bene); ad esempio esiste una fortissima evasione ed elusione fiscale da parte di imprese commerciali piccole e grandi che non fanno affatto parte dell'economia sommersa hanno licenze regolari, contratti di lavoro regolari, accesso al normale sistema creditizio, ecc.);

2) l'evasione fiscale é alta anche in aree che non hanno affatto i problemi di sviluppo del sud, quali le grandi metropoli, il Nord-Est, ecc. ed in settori che non sono in condizioni di sottosviluppo, quali intere categorie professionali;

3) quando si é davvero tentato (vedi Visco) di combattere gli evasori, risultati se ne sono cominciati ad ottenere, ed é anche per questo che certi ministri sono stati cacciati;

4) quel che tu chiami "demagogia" io lo chiamo "senso dello stato" (valore peraltro del vecchio liberalismo, non del guevarismo...): non si pu? chiedere alcun sacrificio, non si pu? fare alcuna programmazione, non si pu? punire alcun microdeviante se non si é capaci di essere Stato, ossia INNANZI TUTTO di far pagare le tasse se non a tutti almeno alla quasi totalità dei potenziali contribuenti e di non basare le maggioranze politiche sul patto elettorale con poteri criminali;

5) non credo affatto che il razzismo e soprattutto la sua diffusione, ossia le campagne antimigranti di tutti i tipi, e le parallele campagne securitarie (di destra e trasversali) contro le microdevianze non c'entrino con l'intreccio criminalità organizzata-politici-finanzieri/imprenditori-evasione fiscale perché:
- si tratta di forme intrecciate di costruzione del consenso (lassismo verso gli evasori e criminalizzazione di specifiche categorie etniche) al servizio di strategie neofeudali (definirle capitalistiche é offendere il capitalismo e Weber...);
- si alimentano a vicenda (discriminare e criminalizzare gli stranieri serve a sospingerne aliquote, come in una profezia autovverantesi, verso i poteri criminali) perchè esistono circuito percisi tra controllo della mano d'opera in nero, macrocriminalità, mafie dei colletti bianchi, evasione fiscale, fondi neri, corruzione politica;
- distraggono l'elettore che non evade il fisco e che paga per gli altri (per mafiosi, evasori, ecc.) e per le inefficienze di uno Stato/non-Stato dalla identificazione dei VERI responsabili dei prezzi tremendi che sta pagando (precarietà, insicurezza, inefficienza, perdita di diritti, degrado dei servizi, precarietà, ecc.), concentrando la sua rabbia e frustrazione contro capri espiatori (migranti, Rom, ecc.) in modo da proteggere dalla sua ira (elettorale ma anche di altro genere) quel circuito di potere che in italia rappresenta non un anti-Stato, ma l'essenza stessa dello Stato (potere economico senza controlli democratici, controllo mafioso-clientelare del voto, leggi ad personam, inefficienza generatrice di nepotismi e clientelismi, controllo dei media televisivi, riciclaggio di capitali, corruzione).

faccio un esempio oncreto; proviamo a calcolare quanto costa allo Stato (a chi le tasse le paga) e quanto aiuta corruttori, evasori, truffatori l'insieme delle seguenti scelte:
- uso di uomini e mezzi della GdF per "combattere" i "clandestini", gli ambulanti, i "terribili contraffattori di borsette" cinesi sulla base dell'assecondamento delle tendenze "securitarie" alimentate da norme  e campagne xenofobe;
- uso di uomini e mezzi della GdF in servizio di ordine pubblico, guarda caso soprattutto a manifestazioni di migranti o no global (dal G8 di Genova in poi);
- uso di naviglio ed elicotteri della GdF per il contrasto ai barconi dei "clandestini" invece che per contrastare le connessioni macro-criminalità/imprenditoria/contrabbando;
- intasamento dei tribunali con i processi legati alle nuove norme sulla "clandestinità", sulla repressione delle "micro-devianze" dei migranti
e impedimento conseguente di peresguire i reati dei colletti bianchi;
- intasamento delle carceri e dei CPT;
- addestramento ed equipaggiamento degli uomini della GdF per i compiti di ordine pubblico;
- inquinamento della GdF da parte di meccanismi di clientelismo politico;
- norme che sterilizzano le possibilità di colpire davvero gli evasori (sulle intercettazioni,  sul falso in bilancio, leggi ad personam, condoni, prescrizioni, depenalizzazioni, ecc.).

non é un caso se le "anomalie" italiane sono tali e sono tutte collegate fra loro:

- "questione meridionale" irrisolta;
- invenzione del fascismo;
- mafia/camorra/'ndrangheta e loro ruoli politici, sociali, economici;
- tasso di evasione/elusione fiscale;
- tasso di economia sommersa;
- concentrazione monopolistica dell'industria dell'auto;
- assenza di una vera borghesia imprenditoriale autonoma da Stato, Vaticano e parassitismo fin dal secolo XIX;
- forme (coloniali e subalterne a potenze straniere) in cui é avvenuto il processo di unificazione nazionale;
- tasso di lettura e consumo culturale da quarto mondo;
- razzismo e xenofobia espliciti ed impliciti e presenza di partiti razzisti al governo;
- terrorismo endogeno di destra e di sinistra;
- ruolo dei servizi segreti nazionali nello stragismo;
- scarsa laicità dello stato;
- livelli di corruzione, clientelismo e nepotismo;
- arretratezza dell'impegno nella ricerca scientifico-tecnologica;
- devastazione ambientale e paesaggistica ed abusivismo edilizio;
- degrado personalistico ed aziendalistico della politica.

isolare uno di questi fenomeni dagli altri vuol dire secondo me non comprendere la logica che é d'insieme.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vasco reds

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« Risposta #3 il: 19 Febbraio, 2009, 12:11:20 pm »
però partire dal 1800 per analizzare i mali di oggi mi sembra prendela un po' alla lunga anche se la guardia di finanza c'è dal 1774 allora l'italia non esisteva nemmeno come stato,  non c'era nemmeno un fisco nazionale.

secondo me le anomalie itagliane citate dovrebbero essere assotigliate è un problema più da dopoguerra e repubblica italiana

poi magari mi sbaglio
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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De André e Sanremo
« Risposta #4 il: 19 Febbraio, 2009, 12:40:50 pm »
volete un esempio dell'ipocrisia italica?

 ieri sera a Sanremo (trasmissione sempre segnata da accuse di falsificazione: http://www.repubblica.it/2009/02/specia ... evoto.html) per non far crollare troppo l'audience dopo  Benigni della serata inaugurale, hanno celebrato De André con 2 canzoni sue: "Bocca di rosa" e "Il Pescatore" http://www.repubblica.it/2009/02/specia ... erata.html

davanti ad una platea osannante e salterina in cui c'erano politici corroti, milionari evasori, mercenari dell'informazione, dirigenti RAI lottizzati, amici ed amichette dei potenti e richi che si possono permettere il costosissimo  biglietto della sala, una platea degna rappresentante dei paladini del securitarismo venato di xenofobia che domina l'Italia, hanno presentato un testo che rende omaggio a una prostituta cacciata dai Carabinieri ed un altro che rende omaggio ad un vecchio che si rifiuta di dare informazioni ai gendarmi su un assassino in fuga.

E tutti ad applaudire estasiati come dementi.

De André (violentato nella sua anarchia da un funerale in cattedrale a Genova che lui non voleva...) ha cantato con infinita poesia i ladri, gli emarginati, i mistici criminalizzati, gli alcoolizzati, i pastori sardi, le prostitute, i rinnegati, i Rom, i gay, i bombaroli, i musicanti ambulanti, gli omicidi per amore, i diseredati, i Musulmani, i transessuali, i ribelli, i miscredenti, gli eretici, ecc. ed ha deriso e insultato politici, giudici, mafiosi, bigotti, benpensanti,  razzisti, pennivendoli, preti, intellettuali estremisti solo a parole, borghesi piccoli piccoli, guerrafondai, guardie carcerarie, sovrani medievali, professori, ecc. e dopo averlo tenuto sotto controllo poliziesco per 20 anni,  adesso lo incensano, lo museificano, lo mummificano, lo strumentalizzano alla TV e nel tempio della finzione mercificata, in quella Sanremo in cui il suo grande amico Tenco si é ammazzato....

ecco l'Italia!

e allora, con il De André senza paillettes:

"anche se voi vi credete assolti/ siete per sempre coinvolti"!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #5 il: 19 Febbraio, 2009, 14:12:28 pm »
Cavallo, l'analisi delle cause storiche e strutturali dei problemi italiani non dimostra affatto che vi sia un collegamento funzionale tra loro e il razzismo e infatti nessuno degli elementi che hai esposto attiene a tale collegamento.

Se poi il teorema è quello secondo cui tutti i problemi italiani hanno la stessa origine, il razzismo è un problema italiano come l'evasione fiscale, quindi hanno la stessa origine, siamo ben lontani dall'analisi che servirebbe per identificare effettivamente le cause dell'evasione fiscale per combatterla.

In questo modo si identificano i nemici sbagliati, si fa la guerra a loro, e si lascia che vincano i veri nemici, il che è più o meno quello che abbiamo di fronte oggi, a mio parere, nell'esperienza della sinistra italiana.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #6 il: 19 Febbraio, 2009, 14:47:31 pm »
Dubbio, il discorso sarebbe lunghissimo e andremmo del tutto OT; provo a riassumerlo.

* il razzismo e la xenofobia, dopo che (e talorra mentre) sono serviti a costruire consenso alla tratta schiavista ed alle aggressioni coloniali,  sono stati (ovunque, nell'Occidente che ha dato loro natali e "scientificità") strumenti usati dalle forze egemoni di un Paese per costruire e ricompattare (specie in fasi critiche) quell'egemonia di cui parla Gramsci, delle classi subalterne intorno al proprio progetto, deviando verso capri espiatori "altri" l'attenzione e la rabbia di quelle realtà sociali in modo non si trasformasse in messa in discussione di tale egemonia; é avvenuto nella Francia della III Repubblica, negli USA post-Guerra civile, nella Russia zarista, nell'Italietta  crispina, nella Germania pre e protonazista, ecc.;

* le forze egemoni in Italia a diferenza che in altri Paesi di "borghesia nazionale evoluta" occidentali (GB, USA, Francia, Germania, ecc.) non sono mai state rappresentate da quella vera borghesia ancorata ai valori del capitalismo (e della sua etica studiata da Weber) che includono il senso dello Stato, il pagamento delle tasse, ecc. ma un coacervo di forze legate da patti di tipo gattopardesco: parassitismo agrario e poi immobiliare, settori fragili dell'industria assistiti dallo Stato, ambienti clericali, poteri criminali, ceto politico/intellettuale mercenario; il crispismo, il giolittismo, la "Destra Storica", la "Sinistra Storica" (prefasciste), lo stesso fascismo, la DC, ecc. ne sono stati espressione.

* fin da prima del fascismo (fase crispina), durante il fascismo (specie con la guerra di Etiopia e i suoi crimini e con le Leggi Razziali) e dopo il fascismo (censura sugli orrori del colonialismo italico, prima, campagne antimigranti poi) queste forze, che non hanno paragone in altri Paesi europei come forze egemoni, hanno usato ed usano il razzismo in vario modo, assieme al clientelismo, al clericalismo, al nepotismo, alla magia, ecc. per consolidare il proprio potere e per rafforzare l'illegalità diffusa che é parte integrante del sistema socioeconomico e politico italico più che in tutto l'Occidente industrializzato;


* la VOLUTA fragilità dello Stato, la DILAGANTE evasione fiscale, l'acquiescenza verso gli abusivismi, la politica dei condoni, le leggi ad personam,  le lottizzazioni del pubblico, l'intreccio pubblico /privato, l'intreccio servizi segreti/violenza eversiva, l'assistenzialismo, l'asservimento a poteri stranieri (USA) sono elementi INSCINDIBILI (non puoi considerarli isolatamente se li vuoi capire ed affrontare) di un PATTO FRA MALFATTORI (prestatuale e a-statuale che riesce a FARSI STATO) che ha proprio nell'evasione fiscale il nodo centrale peché esso sottrae risorse a servizi e diritti, trasforma i diritti in regalie da ottenere clientelarmente, relega lo Stato  in ultima posizione, favorisce i poteri criminali e la loro collusione con imprenditoria e politica.

* pertanto, mentre in altri Paesi il razzismo é stato ed é strumento di una borghesia egemone (vedi Francia e GB) coloniale e postcoloniale IN PRFETTA SINTONIA con una concezione forte dello Stato che rende irrisoria l'evasione fiscale, fra l'altro, in Italia esso é stato ed é strumento della prosecuzione in forme moderne e postmoderne del PATTO SCELLERATO (e suicida) fra parassitismo, borghesia assistita e poteri criminali che hanno impedito che lo Stato fosse davvero tale (perfino durante la dittatura fascista! si vedabo il caso Mori e gli scandali di regime) che caratterizza la Storia italica almeno da 150 anni e che ha, appunto, nell'evasione fiscale, a livelli incomparabili, il suo nodo gordiano.

spero di essere stato più chiaro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Dubbio

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« Risposta #7 il: 19 Febbraio, 2009, 17:20:18 pm »
Citazione da: "cavallo"
spero di essere stato più chiaro.

Non c'era bisogno, conosco questa teoria e, sia per quanto riguarda l'aspetto del "patto tra malfattori" che l'incidenza del razzismo, non la condivido.

La trovo anche un po' incoerente culturalmente, perché nata nel contesto di una critica fortemente economicista, se ne distacca indebitamente attribuendo un ruolo eccessivo a categorie soggettive come quella della malvagità degli uomini.

Ma a questo punto mi fermo perché sono abbondantemente OT.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

Tylyan

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« Risposta #8 il: 19 Febbraio, 2009, 20:01:13 pm »
Ehm, ragazzi... Apprezzo il contributo che state dando all'associazione e il vostro profilo culturale, ma potrei invitarvi ad accorciare gli interventi? Una lunghezza troppo ampia rischia di "annoiare" gli altri e ovviamente, di "far passare in secondo piano" le notizie che riportate (anche se sono molto importanti e attuali).

Quindi, vi inviterei a fare dei riassunti, magari, mettere dei links ove viene esplicato tutto.

Non prendete questo mio intervento come un "avviso formale", ma solo come un suggerimento, ricordate che non siete soli.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Tylyan »
L´ignoranza è il mio nemico.