Paolo Sarpi - fotografia

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Ciao a tutti,

sono alla ricerca di un contatto di residenti in zona Paolo Sarpi.
Vorrei realizzare un servizio fotografico nel quartiere, nei negozi per riuscire a raccogliere delle bellissime immagine di un quartiere che amo.

Sono alla ricerca di un gancio del posto che conosca i negozianti e che possa aiutarmi a coinvolgerli nel progetto, spiegando loro le mie intenzioni.

Sono una fotoamatrice di 27 anni, quindi faccio tutto questo per diletto personale e non posso permettermi di pagare nulla.

Spero di poter fare un buon lavoro e riuscire a pubblicare le foto in qualche mostra o per qualche concorso.

Se qualcuno di voi ha voglia di darmi una mano, mi contatti appena possibile.

Grazie mille in anticipo

Laura

[lorenzoshaolin]

auguri per la tua ricerca....non è tanto facile

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Grazie Lorenzo...
 :cry:
Dici che avrò bisogno di molta fortuna?

[lorenzoshaolin]

in genere i cinesi sono diffidenti, specialmente se vedono macchine fotografiche e videocamere in mano a italiani....è normale...invece se vai in Cina è il contrario, li piace vedere stranieri e spesso ti salutano

[HuRoby]

in genere i cinesi sono diffidenti, specialmente se vedono macchine fotografiche e videocamere in mano a italiani....

specialmente in questo periodo

[cavallo]

ecco quella che si chiama "profezia autoavverantesi":
1) si afferma reiteratamente he i Cinesi in Italia sono chiusi;
2) si sottintende che hanno molto da nascondere;
3) si laniano campagne criminalizzanti l'intera realtà cinese e di seconda generazione in italia, parlando ossessivamente di China-Towns, "mafie gialle", schiavisti, gente che ruba il lavoro agli Italiani, contraffattori, ecc.
4) si usa lo strumento della pseudo-inchiesta per dare corpo a tali infamie;
5) i Cinesi reagiscono chiudendosi davvero e diffidando di domande, T, gotografi;
6) ecco dimostrato finalmente che sono "chiusi"!!!

é un meccanismo notissimo a chi studi scienza della comunicazione, antropologia, sociologia....

[newskin]

Ciao cavallo,
in realtà non penso sia necessario affrontare questioni di antropologia e sociologia in questo topic: il mio post ha l'unico obiettivo di sondare la disponibilità di qualche abitante di Milano disposto ad aiutarmi nel mio progetto.
Il servizio fotografico che voglio scattare ha l'unico scopoo di ritrarre un popolo che amo con le sue tradizioni e i contrasti che si vengono a creare quando la cultura cinese arriva a mescolarsi con la cultura italiana.
Sono una fotoamatrice: questo significa che faccio tutto questo per mio interesse personale e non ricevo nulla in cambio da nessuno. Non voglio fotografare illeciti, non voglio fare reportage d'assalto.
L'idea di questo mio progetto è fare dei semplici ritratti di chi abita e lavora qui, mantenendo a differenza di altre culture un forte attaccamento alle radici.
E l'effetto è un piacevole contrasto che mi fa piacere la Cina e i cinesi ogni giorno di più.
Io ci proverò, con o senza "gancio", riceverò molti "no", ma spero di poter contraddire chi dice che è una missione quasi impossibile, nonostante ci? che dicono tutti gli studi del mondo.

[lorenzoshaolin]

visto che ti piacciono i cinesi, con i loro pregi e difetti, come me....dovresti andare in Cina....la davvero sarebbe molto piu' interessante fare fotografie...a me piace molto visitare citta' meno famose quando vado in Cina....usare bus e treni e passare da zone popolari invece dei soliti grattacieli...

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eh infatti ci sono già stata e mi è piaciuto molto.
Ma le foto che vorrei fare qui devono sottolineare il contrasto di una comunità così particolare rispetto al ns paese...

[cavallo]

newskin, non ho detto che sia necessario affrontare questioni socioantropologiche; ti ho invece evidenziato PERCHE' i Cinesi spesso in Italia reagiscono negativamente (come dicono anche lorenzoshaolin e Huroby) a interviste, domande, riprese e foto e ti ho sottolineato come ci? sia frutto di un meccanismo negativo, socioantropologicamente ben noto (chiedi ad esempio a Kinzika...) detto "profezie autoavverantisi".

mi iacciono il tuo progetto e le sue motivazioni e ti auguro di farcela; ho solo voluto notare COME e PERCHE' ci sono difficoltà che NON DERIVANO AFFATTO da una presunta "chiusura archetipa" dei Cinesi in Italia (a parte le difficoltà linguistiche delle prime generazioni) ma da ben altro.

per questo, credo che la cosa migliore per superare quelle difficoltà sia rivolgersi oltre che ad Associna (da cui spero riceverai un valido aiuto) anche ad altri che operano quotidianamente, positivamente, coi Cinesi a Milano (ad esempio il Circolo di Milano dell'Associazione Italia-Cina: http://www.italiacinami.org/, l'Arci, ecc. ) e proporre pure di fare poi con loro una mostra.

[kinzika]

In effetti mi meraviglio di non aver risposto prima... mi sarà sfuggito qualcosa. Già, Cavallo ha centrato il punto ed è angosciante notare come si continui ad avere certi pregiudizi semplicemnete perchè le persone non possono sviluppare uno spirito critico per colpa di un bombardamento mediatico negativo verso molti gruppi di persone che compongono la nostra società. Quante insicurezze crea la cattiva informazione. Toc Toc... un conto è l'educazione, un contpo è aver paura di un rifiuto ancor prima di provare a chiedere.
Comunque Cavallo ha sempre ragione.. e bisogna continuare a sottolineare certi disguidi nella società, nei media, se non si fa non si pu? cambiare. E' giusto per mantenere un livello di apertura delle menti, sono moniti per dire : ragazzi/e, donne, uomini, attenzione ai pregiudizi creati dall'alto...
Per il resto nulla di personale.

[newskin]

caspita kinzica, leggendo la tua risposta capisco che forse qualcuno mi ha frainteso?!
Con la mia richiesta di aiuto non ho in assoluto mai affermato che il popolo cinese è chiuso o diffidente. Tantomeno non mi sento vittima di un bombardamento mediatico. Forse non sono stata chiara, forse mi hai frainteso.
Quando svolgo un progetto di questo tipo, mi armo innanzitutto di rispetto nei confronti di coloro che vorrei fotografare: siano loro cinesi, italiani, uomini, donne. Non vado in giro per le città a fotografare le persone di nascosto.
La mia richiesta di aiuto per riuscire ad entrare in contatto con la comunità cinese di Milano è identica alla richiesta di aiuto che farei se dovessi fotografare degli italiani. Il punto che voglio chiarire è che per poter ritrarre delle persone nelle mie fotografie ho bisogno di capire, conoscere, essere in contatto. Hai preso questa mia richiesta come una sorta di offesa, o peggio come segno di ignoranza: pensi che io parta già prevenuta. Se dovessi fotografare gli abitanti di una cittadina italiana, farei la stessa cosa: cercherei qualcuno che potesse aiutarmi ad avvicinarmi al mondo che voglio ritrarre.
Non si tratta di nessuna questione di pregiudizio, non capisco cosa ci sia di così strano.
Io porto rispetto ai soggetti che desidero fotografare: per questo voglio che capiscano che cosa sto facendo e perchè. Voglio che possano esserci e sentirsi partecipi: altrimenti finirebbe tutto in semplici scatti rubati che non raccontano niente.
Ribadisco nuovamente, desidero fare questi ritratti perchè amo e porto rispetto a questo popolo: la mia richiesta di aiuto è volta solo a entrare in sintonia.
Parli di apertura mentale: il tuo mi è sembrato uno sfogo superficiale.
Ti prego di voler leggere con attenzione e se qualcosa non è chiaro ti prego di voler fare domande a riguardo, anzichè esprimere opinioni così forti.
Penso di non aver chiesto nulla di incredibile, ma anzi di aver mostrato solo del rispetto e della competenza in ci? che faccio. Altrimenti me ne andrei a fare delle semplicissime fototessere.
Non hai mostrato apertura mentale in ci? che dici: spero sia stato tutto solo frutto di un grosso disguido.
>>>Per il resto nulla di personale.

[cavallo]

uo un consiglio concreto (oltre ad alcune sottolineature metodologiche) te l'ho dato: a Milano ci sono varie iniziative che coinvolgono la Cina ed i Cinesi e sono altrettante occasioni per contattare entità riconosciute ed apprezzate nella realtà cinese milanese delle prime generazioni (ASSOCINA essendo in effetti delle seconde generazioni, che spesso non hanno un gran ruolo verso le prime generazioni, se conosci la struttura delle famiglie cinesi...); attraverso di loro e precisando loro quei punti che hai giustamente esposto (sul perché e come si vogliono fare le foto) si pu? avere una sorta di "presentazione" verso le figure rilevanti e le associazioni cinesi di Milano e tramite costoro le porte si spalancano.

naturalmente questo significa anche rendersi disponibili per un feed-back (che tra l'altro credo ti farebbe piacere) che é corretta metodologia da parte di chi cattura immagini o dati o parole (e questa é una questione metodologica ben nota anche a kinzica e spesso sottovalutata da chi é abituato a tali azioni in un contesto tutto-occidentale), magari attraverso una mostra delle foto, una distribuzione di CD, ecc. da organizzarsi assieme alle entità a cui si é chiesta la collaborazione.

altri percorsi non sono impossibili ma più ostici ed anche (involontariamente) meno corretti ed ho cercato di spiegarne i motivi.

poi ognuno é libero di tentare le strade che vuole e di avere i risultati che pu?, coerenti o meno con le sue intenzioni.

[marcowong]

newskin, ci sono molti fotografi che si sono mostrati interessati a fare fotografie della comunità cinese con risultati alterni.
Tutti hanno riscontrato una certa difficoltà per svariati motivi, il primo dovuto ad una certa ritrosia a farsi fotografare.
Sopratutto a Milano questa attitudine pu? essere ancora più spiccata per ragioni storiche.
Milano infatti è sede della comunità cinese più antica, e come tale ha vissuto per prima certe scottature mediatiche, per cui delle foto fatte per certi scopi sono poi state riprese come accompagnamento di articoli diffamatori sulla comunità cinese stessa, per esempio il proprietario di un ristorante ha visto la foto della sua attività commerciale associata ad un articolo sulla mafia cinese, e situazioni di questo genere.
Tra l'altro Milano è pure sede delle redazioni di giornali che non voglio citare e che stanno conducendo delle chiare campagne anticinesi e quindi commissionano materiale di accompagnamento ad articoli che saranno per lo più negativi nei confronti dei cinesi.
I fotografi che in varie città d'Italia stanno cercando di fare servizi sulla comunità cinese si costruiscono un rapporto fiduciario pian piano, conoscendo alcune famiglie, facendo dei lavori, mostrandoli e dimostrando passo passo la propria serietà.
Quindi armati di pazienza ed auguri per la tua attività.

[newskin]

Grazie mille Marco per i tuoi consigli qui e in PVT!