molto interessante; resta solo da fare una...piccola correlazione (che gli esaltatori del liberismo non ganno mai) gra 4 elementi pure correttissimamente citati nell'articolo:
1) nel '700 la Cina rappresentava il 22% del PIL mondiale;
2) nell'800 le sue città costiere erano spartite come avamposti fra i voraci colonialisti occidentali e la Cina era politicamente ed economicamente marginalizzata; fino al 1945 fu oggetto di aggressioni giapponesi, smembramenti intestini, guerre civili, decadenza, immiserimento, bob-sviluppo a causa del dominio planetario degli imperialismi occidentali e della loro copia nipponica;
3) all'epoca di Mao (specie dopo la rottura con l'URSS) la Cina era tornata ad essere indipendente politicamente ed economicamente;
4) nel dopomaoismo la Cina torna ad essere un gigante economico e politico mondiale, protagonista del presente e del futuro del Mondo;
insomma, senza quel che era la Cina prima dell'800 ma anche senza quel che é avvenuto in Cina dal 1945 al 1985, la Cina non sarebbe passata dalla fase (2) alla fase (4), relegando fra parentesi la fase 3, UNICA nella Storia mondiale in cui l'Occidente abbia davvero dominato su scala globale (altro che globalizzazione insostenibile attuale...!) e questo lo ricordano quotidianamente tutti gli esperti (storici, economisti, ecc.) cinesi e stranieri non accecati dalla mitologia liberista, inclusi tutti coloro che aborriscono legittimamente il totalitarismo maoista ma non fanno finta che esso non sia servito a far compiere alla Cina quel pasaggio che semplicemente la RIPORTA al suo ruolo storico, ignoto a chi studia la Storia (come nelle scuole italiche) come se avesse sempre avuto il centro a Roma, a Parigi, a Londra, a Madrid.... ed ignora il ruolo planetario di civilizzazioni come quelle cinese, indiana, iranica, islamica.