Cos'è la libertà? - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Cos'è la libertà?  (Letto 1022 volte)

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kinzika

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Cos'è la libertà?
« il: 28 Ottobre, 2009, 14:29:27 pm »
Dopo anni di pensieri su questo concetto, mi chiedo: ma cos'é la libertà? La libertà di opinione? Di espressione? Di andare su Internetò di Parola? Quando si pu? parlare davvero di libertà?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

cavallo

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« Risposta #1 il: 28 Ottobre, 2009, 14:52:17 pm »
esprimo il mio parere personalissimo.

in linea generale LIBERTA' per me é poter realizzare le proprie aspirazioni (nei limiti in cui esse non sono lesive della libertà altrui), sulla base delle proprie tendenze e capacità ed in forma sociale( diceva Gaber "la libertà non é star sopra un albero", ossia non esiste libertà di un individuo isolato, senza relazioni sociali), senza impedimenti, il che include certamente la libertà di espressione (sempre nel limite suddetto e quindi con esclusione ovvia dello pseudodiritto di propagandare "idee" criminali condannate dalla Storia tipo cannibalismo, stupro, pedofilia, razzismo, genocidio, negazionismo, schiavismo, tortura, ecc.), di organizzazione (idem: ad esempio io non riconosco alcun "diritto all'organizzazione mafiosa", "diritto all'organizzazione genocida", ecc.), di protesta (nelle forme PROPORZIONALI alla gravità della situazione: per la Costituzione USA non esclusa la insurrezione armata in caso di tirannide interna!), di informazione (stesso limite), di voto e di organizzazione politica (idem, ossia escludendo voto di scambio, voto controllato da clan criminali e di altro tipo, imposizioni familistiche, ecc.), ecc.

il fatto é che, però, quelle parti di "libertà" che ho fin qui citato si possono DAVVERO usare SE E SOLO SE si realizzano le seguenti condizioni:
- si é liberi innanzitutto di sopravvivere (cioé non si crepa di fame, in guerra, in mare respinti da leggi razziste, per mancanza di medicine nell'interesse delle multinazionali, per "pulizia etnica", ecc.); senza tale LIBERTA' ESSENZIALE le altre sono ARIA FRITTA;
- si é liberi di mantenere decorosamente se stessi, i propri cari, ecc. (diritto alla salute, alla casa, al lavoro, all'ambiente, all'educazione, ecc.); senza tale libertà, idem come sopra;
- si é LIBERI DALL'IGNORANZA; chi non sa leggere e scrivere, chi é rimbecillito dalla TV e dalla pubblicità, chi ha accesso solo ai livelli più elementari della cultura non ha strumenti per capire programmi politici, informazioni, prese in giro, falsificazioni storiche, ecc. e quindi le sue "scelte libere "  (espressione, protesta, voto, ecc.) sono teleguidate e del tutto non libere.
- si é liberi dalla violenta  coartazione della propria volontà da parte di gruppi criminali, istituzioni, ecc. e dalla discriminazione razzista, omofoba, xenogoba, sessuofoba, ecc. (idem).

se devo trovare un riferimento riassuntivo, esso sta nella Costituzione Italiana (art. 3) che conterrebbe (se fosse applicata) esattamente questa graduatoria laddove afferma:

"Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

ò compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

la prima parte rappresenta la concezione CLASSICA dei concetti di uguaglianza e libertà (post-1789), la seconda afferma invece che CI SONO OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE che LIMITANO DI FATTO LA LIBERTA' e che E' COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERLI.

a queste righe della Costituzione non mi sento di aggiungere nulla.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

kinzika

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Grande spiegazione Cavallo!!
« Risposta #2 il: 28 Ottobre, 2009, 15:33:18 pm »
Citazione da: "cavallo"
esprimo il mio parere personalissimo.

in linea generale LIBERTA' per me é poter realizzare le proprie aspirazioni (nei limiti in cui esse non sono lesive della libertà altrui), sulla base delle proprie tendenze e capacità ed in forma sociale( diceva Gaber "la libertà non é star sopra un albero", ossia non esiste libertà di un individuo isolato, senza relazioni sociali), senza impedimenti, il che include certamente la libertà di espressione (sempre nel limite suddetto e quindi con esclusione ovvia dello pseudodiritto di propagandare "idee" criminali condannate dalla Storia tipo cannibalismo, stupro, pedofilia, razzismo, genocidio, negazionismo, schiavismo, tortura, ecc.), di organizzazione (idem: ad esempio io non riconosco alcun "diritto all'organizzazione mafiosa", "diritto all'organizzazione genocida", ecc.), di protesta (nelle forme PROPORZIONALI alla gravità della situazione: per la Costituzione USA non esclusa la insurrezione armata in caso di tirannide interna!), di informazione (stesso limite), di voto e di organizzazione politica (idem, ossia escludendo voto di scambio, voto controllato da clan criminali e di altro tipo, imposizioni familistiche, ecc.), ecc.

il fatto é che, però, quelle parti di "libertà" che ho fin qui citato si possono DAVVERO usare SE E SOLO SE si realizzano le seguenti condizioni:
- si é liberi innanzitutto di sopravvivere (cioé non si crepa di fame, in guerra, in mare respinti da leggi razziste, per mancanza di medicine nell'interesse delle multinazionali, per "pulizia etnica", ecc.); senza tale LIBERTA' ESSENZIALE le altre sono ARIA FRITTA;
- si é liberi di mantenere decorosamente se stessi, i propri cari, ecc. (diritto alla salute, alla casa, al lavoro, all'ambiente, all'educazione, ecc.); senza tale libertà, idem come sopra;
- si é LIBERI DALL'IGNORANZA; chi non sa leggere e scrivere, chi é rimbecillito dalla TV e dalla pubblicità, chi ha accesso solo ai livelli più elementari della cultura non ha strumenti per capire programmi politici, informazioni, prese in giro, falsificazioni storiche, ecc. e quindi le sue "scelte libere "  (espressione, protesta, voto, ecc.) sono teleguidate e del tutto non libere.
- si é liberi dalla violenta  coartazione della propria volontà da parte di gruppi criminali, istituzioni, ecc. e dalla discriminazione razzista, omofoba, xenogoba, sessuofoba, ecc. (idem).

se devo trovare un riferimento riassuntivo, esso sta nella Costituzione Italiana (art. 3) che conterrebbe (se fosse applicata) esattamente questa graduatoria laddove afferma:

"Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

ò compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

la prima parte rappresenta la concezione CLASSICA dei concetti di uguaglianza e libertà (post-1789), la seconda afferma invece che CI SONO OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE che LIMITANO DI FATTO LA LIBERTA' e che E' COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERLI.

a queste righe della Costituzione non mi sento di aggiungere nulla.
 Almeno nella tua opinione si capisce meglio cosa dice l'Articolo 3 della Costituzione.

Grazie per la spiegazione sul concetto di Libertà che sicuramente deve essere uno dei primi da tenere ovunque in considerazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)