non torno sulla eccezionale figura di Matteo Ricci (la cui metodologia straordinariamente aperta e moderna di rapporto rispettoso verso la cultura cinese fu condannata e stroncata dal Vaticano) perche' se ne e' ampiamente e giustamente parlato su questo Forum ; segnalo soltanto queste poche righe di notizia perche' doppiamente significative:
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore ... io/3759330infatti da un lato confermano l'operazione di lavaggio dell'immagine vaticana verso Matteo Ricci e le sue idee (perseguitate e derise all'epoca dal Papato), dall'altro il servilismo verso il Vaticano di uno Stato che si autodefinisce "laico" come l'Italia, il quale sceglie come "testimonial" del padiglione ITALIANO (non di quello vaticano...) a Shanghai 2010 (Expo peraltro dedicata alle citta', argomento su cui l'Italia aveva la possibilita' di usare testimonial di architettura e urbanistica da Bramante a Nervi, da Bernini a Borromini, ecc....!) il gesuita Matteo Ricci (e non magari la famiglia veneziana Polo...), scordandosi fra l'altro che all'epoca di Ricci, come anche all'epoca dei Polo l'Italia, come nazione, stato, cultura e lingua unificata NON ESISTEVA e che Ricci era nato suddito del Papa-re (nelle Marche allora facenti parte dei domini diretti della Santa Romana Chiesa) e non di un inesistente stato italiano ed era certo identitariamente e culturalmente meno "italiano" (data la sua appartenenza allo Stato papalino e poi alla Compagnia di Gesu', che segnarono la sua intera vita) dell'errabondo Michelangelo, dei mercanti veneziani Polo o di altri consimili, che almeno (pur non avendo nessun rapporto anche loro con una inesistente "Italia"), non avevano fatto giuramento come Ricci di obbedienza cieca ad un potere teocratico niente affatto "nazionale" (tanto che i papi potevano essere di qualsiasi origine...) "perinde ac cadaver"
quesato accade quando si vuole proiettare il concetto di "nazione" (in questo caso italiana) in epoche in cui non esisteva ancora (se non come concetto su cui lamentarsi da parte di Dante - ah serva Italia!-, di Ariosto, ecc.) e si vuole nel contempo confermare la propria piaggeria verso il vaticano.
chissa' cosa ne pensano gli Italiani di religione ebraica (presenti sul suolo italico da ben prima della creazione dello stato pontificio...), soggetti ai roghi inquisitoriali negli stessi anni in cui il Papato condannava le idee di Ricci, ovvero i Valdesi (massacrati dai clericosavoiardi) o i discendenti dei sopravvissuti alla repressione cattolica delle le comunita' protestanti delle Calabrie, del fatto di essere rappresentati a Shanghai dalla figura di un Gesuita (peraltro inviso al Papato)?
per non parlare degli atei che tanto in Italia non vengono neppure considerati.....