infatti, esimio vasco, anche per questo Associna a Roma, gli Associni veri (che non si nascondono la gravità dehli errori ed orrori italici...), dra cui marcowong ed il sottoscritto, e orientalirti come Valentina Pedone, Marco Meccarelli, strutture come ORIENTALIA, VERSORIENTI, ecc. stanno cercando di agire per contribuire a spezzare le artificiose e suicidarie barriere tra Facoltà di Studi Orientali e territorio (e comunità cinese, ospiti cinesi, viaggiatori cinesi, business men cinesi, turisti cinesi....).
basti pensare che a Studi Orientali a Roma ci sono oltre 1.000 studenti di Cinese, se ne laureano circa 150 l'anno e trovano lavoro nel "settore" circa 5-6 (gli altri sono destinati ai call centers, al precariato, ad inseguire inutilmente masters costosi, ecc.!!!!) e questo perché il "settore" non include una serie di opportunità e invece ne fa falsamente immaginare altre!!!
ad esempio si fa credere agli studenti che possa avere senso che decine all'anno si laureino con tesi filologiche, storiche, archeologiche, mentre NON ESISTONO nuovi posti di lavoro da archeologo, conservatore museale, filologo (anzi si tagliano quelli esistenti...) sulla cultura cinese in Italia e la Cina si guarda bene ovviamente dall'aver bisogno di neolaureati (per di più non madre lingua cinese) per simili lavori (ne sforna migliaia l'anno in Cina!!!!), per i quali semmai chiama superesperti occidentali con decenni di attività alle spalle. /si beda la missione italiana sui bronzi...)...
nel frattempo, mancano (in Italia) A CENTINAIA rispetto ai Cinesi (e non solo):
- mediatori culturali e linguistici (nelle strutture istituzionali);
- consulenti di marketing;
- progettisti di offerte turistiche;
- consulenti di impresa;
- gestori di offerte turistiche, guide, ecc.;
- produttori di materiale promozionale;
- ricercatori di mercato;
- insegnanti di Italiano per Cinesi di prima generazione e di Cinese per le seconde generazioni,
ecc.
tutte figure per le quali le Facoltà di Studi Orientali non sono attrezzate alla formazione e che richiedono pertanto da parte di chi ha scelto Studi Orientali forte creatività ed auto-organizzazione dei propri studi e delle proprie esperienze di lavoro FUORI (a Roma basta nei dintorni...) della Facoltà e PARALLELAMENTE al suo itinerario.
é su questo che chi non si nasconde ipocritamente lo sfascio della situazione italica, come marco, silvia, il sottoscritto ed altri Associni ed anche persone come la d.ssa Pedone della Facoltà, stiamo cercando di agire da 3 anni con quegli studenti che siano disposti ad aprirsi all'innovazione..... e che vedono in Associna una occasione per farlo e non invece un luogo di sterili e ridicole polemiche di chi si aggrappa al mito (morente) dell'italianità, per pura ignoranza dei dati di fatto....
perché la Facoltà, le chiacchiere dei benpensanti, le controriforme Gelmini, ecc. non aiutano loro a capire che chiudersi in certi argomenti, in certi spazi, nelle sole lezioni é SUICIDA, specie avendo a disposizione le occasioni di conoscenza /uman a, linguistica e culturale), di approfondimento, di ricerca, di sperimentazione di un Rione come Esquilino....