pseudiutente vasco, dovresti aver ormai capito, dal 2007, che quel che mi fa più inorridire sono le falsificazioni storiche, anche perchè sono la base della costruzione e dell'alimentarsi degli stereotipi (copmpresi quelli xenofobi), tanto più quando si mascherano (malamente) dieetro chiaccjiere di "apertura".....
pertanto mostre costosissime come questa e come quella di alcuni anni fa sui Celti, che strumentalizzano reperti di indubbio valore per tesi altrettanto false di quelle degli "arianisti" non sono affatto eventi auspicabili.
restano eventi culturali, certo, esattamente come lo erano il film della Riefenstahl "Olympia" sulle Olimpiadi naziste del 1936 o gli allestimenti di mostre di pura mistificazione antireligiosa nella Russia di Stalin (con preziosissime icone) e di mistificazione razzista nella Germania di Hitler (con preziosissime collezioni archeolohiche).
al confronto di questi eventi, che non sono spazzatura ma cellule tumorali propagtrici di menzogne, quei teatri, quei circhi, quelle orchestre liriche che i nemici della cultura come te, vasco, definiscono "spazzatura" ed a cui taglia i fondi quel pagliaccio di Bondi che affida la ristrutturazione dei prestigiosi "Uffizi" ad un parrucchiere in odor di mafia e la valorizzazione dei musei italici ad un ex-dirigente McDonald sono parte dei VERTICI della cultura italiana, europea, mondiale.....
ma tu, che ne sei agli antipodi, non puoi certo capire.....
nota bene che le "similitudini" del tutto inesistenti fra i 2 Imperi, cinese e romano, NON FANNO PARTE affatto della linea culturale seriamente perseguita dagli archeologi e curatori cinesi (che correttamente intendono evidenziare coi pezzi selezionati le DIFFERENZE!!!! basta vedere cosa é stato scelto....) ma solo della propaganda degli Italioti, assessori, media e amichetti loro....
tra l'altro, si sa benissimo che non é affatto vero che i pregiudizi e gli stereotipi si superano SEMPLICEMENTE con il rintracciare (o peggio l'inventare)
vuoi un altro esempio (che tanto non capirai)?
sull'ultimo numero della rivista CINA IN ITALIA, diretta da Hu Lanbo, che l'ha distribuita ieri all'iniziativa a Studi Orientali a Roma a cui erano anche marcowong, Masini (Preside di detta facoltà), il sottoscritto, rappresentanti dell'OIM, ecc., é ampiamente descritta (articolo di Xu Jingyian a pagina 53-55) la farsa creatasi con la falsa idea (italica) che uno dei 500 bodhisattva raffigurati nel tempio Hualin di Guanzhou sia...Marco Polo, perché porta un cappello apparentemente di goggia occidentale.
la cosa é ovviamente del tutto falsa: come l'articolo ricostruisce nebussumo (anche grazie al contributo documentativo dato all'autore fino dal 1980 dall'Associazione Buddhista Cinese!) si tratta in realtà di un "venerabile illuminato" di cui esiste statua anche nello Zhejiang (in un tempio dedicato a Nangai Guanyin) ed il cui nome, assieme a quello degli altri 499 "bodhisattva) venne stabilito durante la dinastia Sui (581-618 d.C.), mentre Marco Polo giunse in Cina durante la dinastia Yuan (1279-1368) e ovviamente in nessun modo fa parte dei 500 bodhisatva....
Purtroppo tale mistificazione é stata poi resa "credibile" ai visitatori del Museo Correr di Venezia, dove é stata esposta una copia della statua di Hualin con la spiegazione ERRATA! Ecco come si opera in Italia sulle culture e la Storia degli "altri"!!!!
contro queste falsificazioni, come contro quelle infinitamente più rozze e meno pericolose di 2-3 provocatori su questo Forum, io mi batto sempre e l'incoerenza la pu? vedere solo chi di quelle mistificazioni é paggio o maggiordomo....