Cerco una ragazza italiana che bazzica in Sarpi con cinesi - page 6 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Cerco una ragazza italiana che bazzica in Sarpi con cinesi  (Letto 18959 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

destiny

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.331
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #75 il: 11 Maggio, 2010, 21:24:04 pm »
credo che...

credo eh?

Vive nelle foreste pluviali del Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Proscimmie, la sua lunghezza è di 40 centimetri, esclusa la coda, che ne misura a sua volta 40.

Aye Aye
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da destiny »

kinzika

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.425
    • Mostra profilo
dai dimmi..
« Risposta #76 il: 11 Maggio, 2010, 21:25:11 pm »
Citazione da: "destiny"
Citazione da: "kinzika"
Citazione da: "destiny"





A si?

La bellezza oggettiva non esiste... lo  dicono gli antropologi?

Ah Ah Ah Ah Ah

Ma quante cazz.....


a me piace di più quello piccolino!


Lo so...

non lo avrei messo li il povero discraziato senza un perché....

 :-D  :-D E' tanto bellino! Complimenti per la foto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

Alex80

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 587
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #77 il: 11 Maggio, 2010, 21:26:08 pm »
Citazione da: "destiny"
Citazione
A mio modesto parere, in quest'analisi hai dimenticato di menzionare quella che è la forza motrice dominante, attualmente, che spinge molte ragazze italiane a sognare un principe azzurro orientale: la globalizzazione.

e ci credono pure....

Ah Ah Ah Ah

Mai sentito più balla di questa....

Dovrebbero essere tutte in fila per un principe arabo!

E forse così?


Invece di argomentare ti limiti alle battutine provocatorie, e siccome io non ho la pazienza che ha Cavallo nel replicare con argomenti anche a chi si pone come fai tu,  vorrei lasciarti perdere, ma una cosa te la dico: forse non sono tutte in fila per un principe arabo perchè non c'è stata ancora un'invasione culturale araba paragonabile a quella della cultura pop asiatica?
Invece di estrapolare una frasetta dal mio discorso, leggila nel suo contesto, forse il senso ti sarà più chiaro...Ciao. ;-)
« Ultima modifica: 11 Maggio, 2010, 21:27:35 pm da Alex80 »

kinzika

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.425
    • Mostra profilo
ah che peccato
« Risposta #78 il: 11 Maggio, 2010, 21:27:18 pm »
Citazione da: "destiny"
credo che...

credo eh?

Vive nelle foreste pluviali del Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Proscimmie, la sua lunghezza è di 40 centimetri, esclusa la coda, che ne misura a sua volta 40.

Aye Aye


Grazie Destiny, peccato che non si sappia il nome.. lo chiamerei "spaventatino" è proprio carino! Ciao! comuqneu tutto è relativo secondo me.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

nessuno

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 418
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #79 il: 11 Maggio, 2010, 21:29:30 pm »
Ho molta nostalgia del primo post della discussione dove si parlava di gnocca
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

destiny

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.331
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #80 il: 11 Maggio, 2010, 21:30:54 pm »
Si infatti la Fallaci che vaneggiava

sull'Eurabia lo diceva così per dire....

Appena morirò le chiederò

"Ma cara la mia cojona perché invece di Eurabia non parlavi di Popasia?".

 :-D  :-D

Eh Eh Eh Eh

Che i giovani si interessino alla Cina.. Alex va benissimo... sopratutto considerando che oggi ci sono già dimplomati nelle scuole secondarie di alcuni licei in Europa che hanno già un ottima base di cinese...

e dopo 1 anni CA di corso in Cina possono anche iscriversi alle Uni già direttamente in Cina...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da destiny »

destiny

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.331
    • Mostra profilo
Re: ah che peccato
« Risposta #81 il: 11 Maggio, 2010, 21:31:22 pm »
Citazione da: "kinzika"
Citazione da: "destiny"
credo che...

credo eh?

Vive nelle foreste pluviali del Madagascar. Appartiene alla famiglia delle Proscimmie, la sua lunghezza è di 40 centimetri, esclusa la coda, che ne misura a sua volta 40.

Aye Aye

Grazie Destiny, peccato che non si sappia il nome.. lo chiamerei "spaventatino" è proprio carino! Ciao! comuqneu tutto è relativo secondo me.


aye aye
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da destiny »

destiny

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.331
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #82 il: 11 Maggio, 2010, 21:33:37 pm »
Citazione da: "nessuno"
Ho molta nostalgia del primo post della discussione dove si parlava di gnocca


sono tutte future sinologhe...

è giusto.. no?

la ruota gira...

I giovani europei devono fare i conti col resto del mondo e frequentare i cittadini del resto del mondo...conosce altre culture. Se lo possono fare sotto casa ... che vuoi di più?

 :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da destiny »

kinzika

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.425
    • Mostra profilo
esseri umani
« Risposta #83 il: 11 Maggio, 2010, 21:37:50 pm »
ma tutti questi studi a cosa portano?

cioè voglio dire: è giusto studiare culture, ma persone...le persone si incontrano non si studiano.

comunque aprirei un altro topic e comunque è sera.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

Alex80

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 587
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #84 il: 11 Maggio, 2010, 21:39:13 pm »
Citazione da: "destiny"
Si infatti la Fallaci che vaneggiava

sull'Eurabia lo diceva così per dire....

Appena morirò le chiederò

"Ma cara la mia cojona perché invece di Eurabia non parlavi di Popasia?".

 :-D  :-D

Eh Eh Eh Eh

Che i giovani si interessino alla Cina.. Alex va benissimo... sopratutto considerando che oggi ci sono già dimplomati nelle scuole secondarie di alcuni licei in Europa che hanno già un ottima base di cinese...

e dopo 1 anni CA di corso in Cina possono anche iscriversi alle Uni già direttamente in Cina...


Appunto, ci sono molti giovani che oggigiorno si interessano alla Cina genuinamente, grazie anche al contributo della cultura pop asiatica nel suo insieme, e mi sembrava bello metterlo in evidenza. Tutto qui.
Specie se si parla di ragazzine, ritengo più probabile che una che ricerca un contatto con un suo coetaneo cinese lo faccia perchè spinta da una sincera curiosità verso la sua cultura, piuttosto che per gli stessi motivi per cui un vecchiaccio bavoso italico si sceglie su internet una giovane mogliettina orientale. Dimmi cosa c'è di risibile nel mio discorso, che non l'ho capito...<_<;
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #85 il: 11 Maggio, 2010, 22:05:38 pm »
alex, concordo con molti punti di quel che hai scritto e credo che non si possa mai generalizzare parlando di come si comportano pseudo-catwegirie inesistenti come "gli uomini italiani" o "le donne italiane" che comprendono onesti e mafiosi,  ignoranti e gente di cultura, opportunisti ed idealisti, razzisti e interculturalisti, sessisti e non, ecc...

detto questo e ribadendo che concordo largamente con te anche quando dici che non abbiamo statistiche, alcune annotazioni:

1) ci sono vari modi per "ricercare un contatto coi Cinesi" e quel che stiamo discutendo é un caso specifico di una ragazza che si aggira per Paolo Sarpi in cerca di maschietti cinesi, cosa per me ben diversa dal frequentare realtà interculturali, postare su questo Forum, andare ad iniziative, andare al Centro Cobfucio o ad una rassegna di films cinesi, preticare arti marziali, fare amicizie a scuola o all'università, ecc.; a me quella non  pare una tecnica di "ricerca di contatto" diversa per qualità e livello di motivazioni  da quella dei maschietti italici degli anni '60 verso le Tedesche a Rimini...., salvo che in quel caso ad attirare era la realtà ed il mito della "libertà sessuale" mentre nel caso di paolo Sarpi deve esserci dell'altro:

2) quando invece di "ricercare un contatto" con singole persone lo si ricerca con una categoria generalizzante ("Cinesi", "Italiani", "Tedesche", ecc.) lo si fa sempre appunto a partire da una generalizzazione e quindi da uno stereotipo e questo, inconsciamente (ripeto, inconsciamente) é elemento razzistico; pu? essere complicato da spiegare (e mi scusoi se non sono capace) ma anche l'interesse per una cultura "altra" se non si basa sulla ricerca delle interconnessioni con la cultura che autodefiniamo "nostra" diventa un modo per ALLONTANARE invece che per AVVICINARE, per "accentuare l'alterità" invece che per "produrre intrecci" ed infatti non c'é nulla di più vicino allo stereotipo razzista dello stereotipo esotista-golklorizzante /ad esempio, la banalizzazione delle arti marziali e delle filosogie orientali é altrettanto dispregiativa e razzista del rifiuto aperto delle persone di origine orientale);

3) frequentando VERSORIENTE a Roma, che organizza corsi di calligrafia cinese e giapponese, di manga, di bonsai, di lingua cinese e giapponese, conferenze, seminari, dibattiti ecc.) ho notato che le appassionate della cultura  asiatica  sono in genere pochissime e (se si esclude qualche RARA studentessa di Studi Orientali) solo persone adulte o avanti negli anni e quelle poche ragazze giovani non sono certo tipi da aggirarsi per esquilino in cerca di maschietti cinesi....; credo quindi che ci sia una specie di fossato fra chi si interessa di cultura orientale e poi magari entra positivamente in contatto con individui orientali e chi invece va a caccia di maschietti cinesi per strada....;

4) parli delle "appassionate di drama asiatici che seguono anche quelli taiwanesi",  ma quanto materiale cinese appare nelle nostre TV? quali fonti di conoscenza su tale universo hanno la maggioranza schiacciante delle donne italiane che usano la TV come primaria fonte di conoscenza, informazione, relax, ecc.? quanti fumetti e cartoni animati cinesi si vedono in Italia (paradossalmente si vedevano più cartoni animati cinesi...in epoca maoista!!!)? quante ragazze italiane conoscono la musica contemporanea cinese, la pittura pop cinese, la moda contemporanea di shanghai? e quante hanno mai frequentato un karaoke cinese in Italia?

5) affermi giustamente che "interessarsi ad una cultura specifica spesso fa da apripista ad un interesse anche per altre...", ma questo é vero per culyure considerate "vicine" alla nostra (ad esempio francese, spagnola, latinoamericana, yankee, perfino afroamericane, ecc.) , assai meno per quelle asiatiche e soprattutto estremo-orientali; anzi, a parte chi studia Cinese e Giapponese alla facoltà di Studi Orientali e qualche splendida eccezione (come i miei amici orientalisti di VERSORIENTE che si occupano di Cina, Giappone, India, ecc.), in genere tanto più ci si immerge nella cultura giapponese (assai più popolare in Italia di quella cinese, a partire da cinematografia, bonsai, syoria, giardini, architetture, mitologia sui samurai, arti marziali, sushi, ecc.....) e nella sua rimozione delle sue radici cinesi (ideogrammi, buddgismo, cerimonia del té,  tecniche pèittoriche e moltissimo altro....), tanto meno ci si accosta a quella cinese anche perché la giapponese non é mai stata criminalizzata (nonostante le vicende belliche criminali, che peraltro vedevano il Giappone ALLEATO dell'Italia fascista....) in blocco come quella cinese e dei Giapponesi (anche nella loro fase di "copiatura" di auto, tv, fotocamere, ecc.) e nonostante fenomeni come la Yakuza) non si sono mai sentite dire le cose infami che si dicono dei Cinesi (che "non muoiono mai", che "sono contraffattori", che "sono mafiosi", ecc.), per cui non capita QUASI MAI che chi si interessa del Giappone finisca per interessarsui anche di Cina;
ci sarebbe da aggiungere che sul Giappone non si dicono (ad esempio rispetto alla discriminazione ed al genocidio nel passato degli Ainu) le cose che si dicono sul Tibet nei confronti della Cina e che la cultura tibetana (soprattutto nelle sue versioni fittizie e sponsorizzate....) é assai più popolare di quella cinese in Italia, mentre il Buddhsimo indiano e quello tibetano (depurato degli orrori tantrici da tener nascosti....) sono assai più noti delle versioni cinesi (incluso il Buffhismo Chan che pure ha a che fare noi famosi monaci shaolin...);

6) l'interesse per la Cina in italia (a differenza che in Francia dove é sempre stato anche DAVVERO culturale) in passato era soprattutto minoritariamente ideologico (maoismo): venuto meno quello, oggi c'é molto interesse esotistico (spesso concentrato accademicamente sui secoli passati, sull'archeologia, sulla poesia antica, invece che sulle tendenze moderne e contemporanee) e molto interesse opportunistico collegato malamente con la crescita economica della RPC (pensa che a Studi Orientali a Roma si laureano in Cinese oltre 100 all'anno e trovano lavoro nel settore non più di 5....) e scarsissimo interesse per la Cina vera;

7) gran parte dei migranti cinesi in Italia sono di recente immigrazione, conoscono poco l'Italiano, vengono da regioni rurali ed hanno un basso livello culturale e quindi non sono ancora in grado di diventare protagonisti (come invece in Francia) di una valorizzazione effettiva di una cultura ALTA cinese che talora neppure conoscono; le seconde generazioni cominciano solo ora a liberarsi dal peso degli impegni familiar-lavorativi ed assumere ruoli attivi di ponte (grazie anche ad ASSOCINA...) fra le culture, pur avendo difficoltà anche loro a conoscere appieno la ricchezza della complessa culyura di origine cinese e non é certo firellando per Paolo Sarpi che si pu? ebtrare in rapporto con questo fantastico sforzo che tante seconde generazioni cinesi stanno compienfo, controcorrente e contro gli stereotipi sinofobi!!!!

8) un'ultima considerazione anche da parte mia  sulla questione delle donne italiane che ricercano il partner ricco: certamente  questa categoria non punta necessariamente ad uno straniero (gli esempi non mancano, da Noemi in su...), ma il fatto é che tante ragazzine sentono continuamente dire, magari con disprezzo, invidia, odio, a casa ed in TV che "i Cinesi stanno arricchendosi", che "i Cinesi pagano con valigie di soldi", ecc. e vedono moltiplicarsi i loro negozi e le loro auto di grossa cilindrata (non vedonbo certo i sacrifici, i risparmi, le lacrime, il duro lavoro, la frugalità, ecc.) e anche se talora (spesso) media e amici e familiari straparlano insultando i Cinesi come "mafiosi", ripeto, questo non impedisce di fantasticare sulle possibilità del denaro cinese (anche perchè da parte di tante ragazzine mostrate pure da Report si fantastica anche su quelle di mafiosi italici veri e DOC, in Sicilia come nel Casertano....) e di ricercare una figura di "nuovo ricco" come quella del Cinese stereotipato....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Alex80

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 587
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #86 il: 11 Maggio, 2010, 22:37:02 pm »
Citazione da: "cavallo"
alex, concordo con molti punti di quel che hai scritto e credo che non si possa mai generalizzare parlando di come si comportano pseudo-catwegirie inesistenti come "gli uomini italiani" o "le donne italiane" che comprendono onesti e mafiosi,  ignoranti e gente di cultura, opportunisti ed idealisti, razzisti e interculturalisti, sessisti e non, ecc...

detto questo e ribadendo che concordo largamente con te anche quando dici che non abbiamo statistiche, alcune annotazioni:

1) ci sono vari modi per "ricercare un contatto coi Cinesi" e quel che stiamo discutendo é un caso specifico di una ragazza che si aggira per Paolo Sarpi in cerca di maschietti cinesi, cosa per me ben diversa dal frequentare realtà interculturali, postare su questo Forum, andare ad iniziative, andare al Centro Cobfucio o ad una rassegna di films cinesi, preticare arti marziali, fare amicizie a scuola o all'università, ecc.; a me quella non  pare una tecnica di "ricerca di contatto" diversa per qualità e livello di motivazioni  da quella dei maschietti italici degli anni '60 verso le Tedesche a Rimini...., salvo che in quel caso ad attirare era la realtà ed il mito della "libertà sessuale" mentre nel caso di paolo Sarpi deve esserci dell'altro:

2) quando invece di "ricercare un contatto" con singole persone lo si ricerca con una categoria generalizzante ("Cinesi", "Italiani", "Tedesche", ecc.) lo si fa sempre appunto a partire da una generalizzazione e quindi da uno stereotipo e questo, inconsciamente (ripeto, inconsciamente) é elemento razzistico; pu? essere complicato da spiegare (e mi scusoi se non sono capace) ma anche l'interesse per una cultura "altra" se non si basa sulla ricerca delle interconnessioni con la cultura che autodefiniamo "nostra" diventa un modo per ALLONTANARE invece che per AVVICINARE, per "accentuare l'alterità" invece che per "produrre intrecci" ed infatti non c'é nulla di più vicino allo stereotipo razzista dello stereotipo esotista-golklorizzante /ad esempio, la banalizzazione delle arti marziali e delle filosogie orientali é altrettanto dispregiativa e razzista del rifiuto aperto delle persone di origine orientale);

3) frequentando VERSORIENTE a Roma, che organizza corsi di calligrafia cinese e giapponese, di manga, di bonsai, di lingua cinese e giapponese, conferenze, seminari, dibattiti ecc.) ho notato che le appassionate della cultura  asiatica  sono in genere pochissime e (se si esclude qualche RARA studentessa di Studi Orientali) solo persone adulte o avanti negli anni e quelle poche ragazze giovani non sono certo tipi da aggirarsi per esquilino in cerca di maschietti cinesi....; credo quindi che ci sia una specie di fossato fra chi si interessa di cultura orientale e poi magari entra positivamente in contatto con individui orientali e chi invece va a caccia di maschietti cinesi per strada....;

4) parli delle "appassionate di drama asiatici che seguono anche quelli taiwanesi",  ma quanto materiale cinese appare nelle nostre TV? quali fonti di conoscenza su tale universo hanno la maggioranza schiacciante delle donne italiane che usano la TV come primaria fonte di conoscenza, informazione, relax, ecc.? quanti fumetti e cartoni animati cinesi si vedono in Italia (paradossalmente si vedevano più cartoni animati cinesi...in epoca maoista!!!)? quante ragazze italiane conoscono la musica contemporanea cinese, la pittura pop cinese, la moda contemporanea di shanghai? e quante hanno mai frequentato un karaoke cinese in Italia?

5) affermi giustamente che "interessarsi ad una cultura specifica spesso fa da apripista ad un interesse anche per altre...", ma questo é vero per culyure considerate "vicine" alla nostra (ad esempio francese, spagnola, latinoamericana, yankee, perfino afroamericane, ecc.) , assai meno per quelle asiatiche e soprattutto estremo-orientali; anzi, a parte chi studia Cinese e Giapponese alla facoltà di Studi Orientali e qualche splendida eccezione (come i miei amici orientalisti di VERSORIENTE che si occupano di Cina, Giappone, India, ecc.), in genere tanto più ci si immerge nella cultura giapponese (assai più popolare in Italia di quella cinese, a partire da cinematografia, bonsai, syoria, giardini, architetture, mitologia sui samurai, arti marziali, sushi, ecc.....) e nella sua rimozione delle sue radici cinesi (ideogrammi, buddgismo, cerimonia del té,  tecniche pèittoriche e moltissimo altro....), tanto meno ci si accosta a quella cinese anche perché la giapponese non é mai stata criminalizzata (nonostante le vicende belliche criminali, che peraltro vedevano il Giappone ALLEATO dell'Italia fascista....) in blocco come quella cinese e dei Giapponesi (anche nella loro fase di "copiatura" di auto, tv, fotocamere, ecc.) e nonostante fenomeni come la Yakuza) non si sono mai sentite dire le cose infami che si dicono dei Cinesi (che "non muoiono mai", che "sono contraffattori", che "sono mafiosi", ecc.), per cui non capita QUASI MAI che chi si interessa del Giappone finisca per interessarsui anche di Cina;
ci sarebbe da aggiungere che sul Giappone non si dicono (ad esempio rispetto alla discriminazione ed al genocidio nel passato degli Ainu) le cose che si dicono sul Tibet nei confronti della Cina e che la cultura tibetana (soprattutto nelle sue versioni fittizie e sponsorizzate....) é assai più popolare di quella cinese in Italia, mentre il Buddhsimo indiano e quello tibetano (depurato degli orrori tantrici da tener nascosti....) sono assai più noti delle versioni cinesi (incluso il Buffhismo Chan che pure ha a che fare noi famosi monaci shaolin...);

6) l'interesse per la Cina in italia (a differenza che in Francia dove é sempre stato anche DAVVERO culturale) in passato era soprattutto minoritariamente ideologico (maoismo): venuto meno quello, oggi c'é molto interesse esotistico (spesso concentrato accademicamente sui secoli passati, sull'archeologia, sulla poesia antica, invece che sulle tendenze moderne e contemporanee) e molto interesse opportunistico collegato malamente con la crescita economica della RPC (pensa che a Studi Orientali a Roma si laureano in Cinese oltre 100 all'anno e trovano lavoro nel settore non più di 5....) e scarsissimo interesse per la Cina vera;

7) gran parte dei migranti cinesi in Italia sono di recente immigrazione, conoscono poco l'Italiano, vengono da regioni rurali ed hanno un basso livello culturale e quindi non sono ancora in grado di diventare protagonisti (come invece in Francia) di una valorizzazione effettiva di una cultura ALTA cinese che talora neppure conoscono; le seconde generazioni cominciano solo ora a liberarsi dal peso degli impegni familiar-lavorativi ed assumere ruoli attivi di ponte (grazie anche ad ASSOCINA...) fra le culture, pur avendo difficoltà anche loro a conoscere appieno la ricchezza della complessa culyura di origine cinese e non é certo firellando per Paolo Sarpi che si pu? ebtrare in rapporto con questo fantastico sforzo che tante seconde generazioni cinesi stanno compienfo, controcorrente e contro gli stereotipi sinofobi!!!!

8) un'ultima considerazione anche da parte mia  sulla questione delle donne italiane che ricercano il partner ricco: certamente  questa categoria non punta necessariamente ad uno straniero (gli esempi non mancano, da Noemi in su...), ma il fatto é che tante ragazzine sentono continuamente dire, magari con disprezzo, invidia, odio, a casa ed in TV che "i Cinesi stanno arricchendosi", che "i Cinesi pagano con valigie di soldi", ecc. e vedono moltiplicarsi i loro negozi e le loro auto di grossa cilindrata (non vedonbo certo i sacrifici, i risparmi, le lacrime, il duro lavoro, la frugalità, ecc.) e anche se talora (spesso) media e amici e familiari straparlano insultando i Cinesi come "mafiosi", ripeto, questo non impedisce di fantasticare sulle possibilità del denaro cinese (anche perchè da parte di tante ragazzine mostrate pure da Report si fantastica anche su quelle di mafiosi italici veri e DOC, in Sicilia come nel Casertano....) e di ricercare una figura di "nuovo ricco" come quella del Cinese stereotipato....


Io non ho commentato in specifico il comportamento della ragazza che si aggira per Paolo Sarpi, perchè ovviamente non ho idea di cosa le passi per la testa,  il massimo che possiamo fare nel suo caso è avanzare qualche ipotesi, nulla di più...ritornando invece al discorso più generale sulle motivazioni che possono spingere oggi una ragazza italiana ad interessarsi ai ragazzi cinesi, rimango convinta del fatto che  in base a ci? che vedo quotidianamente una grossa incidenza la possa avere proprio l'essere entrata in contatto con la cultura pop asiatica.
Mi convince molto meno l'ipotesi che le italiane che si avvicinano ai cinesi lo facciano specialmente perchè li vedono come i nuovi ricchi, il che non esclude che ci sia anche qualche ragazza con questo specifico interesse.
Affermi che non accade quasi mai che chi si è appassionato al Giappone abbia esteso questo suo interesse anche alla Cina, ed anche qui parlare in termini numerici non è fattibile, ma mi basta fare un giro su internet per verificare che non è un percorso affatto improbabile.
Prendi questo forum
http://tvxq.forumcommunity.net/
è dedicato principalmente ad una band coreana, ma come vedi ha le sue sezioni dedicate al j-pop, al k-pop ed anche al c-pop (musica cinese), e poi le sottosezioni dedicate a Corea, Cina e Giappone...ed è frequentemente così nei forum/siti dedicati ai drama/musica/fumetti/cartoni asiatici!
Ti linko un altro esempio, il Drama Cafè
http://dic.forumfree.it/
A popolarli sono soprattutto giovani, non gente di mezza età! E' chiaro che stiamo sempre parlando di una nicchia, ma 20 anni fa queste ragazzine appassionate non potevano esistere...oggi ci sono! Mi sembra pertanto naturale andare ad individuare principalmente in questa nicchia le potenziali interessate ad un compagno cinese, piuttosto che nella gente comune per cui "gli asiatici sono tutti uguali e chi se ne frega di loro"...
Credi davvero che la gente comune conosca le differenze che sussistono tra Cina/Giappone/Corea? Per l'italiano medio sono fondamentalmente lo stesso Paese...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

xiaolong

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 138
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #87 il: 12 Maggio, 2010, 00:53:50 am »
cavallo sarebbe quasi un riassunto di molti argomenti intrapresi nel forum quello che hai appena fatto. Mi piacciono sopratutto i punti 5 e 6 e la tua conclusione finale tra l'altro verissima. Da noi mancano esempi per far capire/conoscere le dinamiche di altre culture, appunto manca una sana sensibilizzazione (dettata come hai detto da scarsa informazione o travisata attraverso i mass-media). I punti 1 e 2 sono un po discutibili. Per esempio non avrei nessuna sentenza da fare e quindi non vedrei alcuna dietrologia sul fatto che una ragazza possa aggirarsi per Paolo Sarpi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da xiaolong »
我爱我的老婆

kinzika

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 3.425
    • Mostra profilo
aggirarsi in quartieri..
« Risposta #88 il: 12 Maggio, 2010, 08:18:30 am »
ma se cercasse un prodotto cinese in particolare?


oppure guardasse in giro per curiosità?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

cavallo

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 14.723
  • Sesso: Maschio
  • silvio marconi, antropologo e ingegnere
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #89 il: 12 Maggio, 2010, 08:20:57 am »
alex, ripeto che concordo su larghissima parte di quel che scrivi, ma non sul rapporto fra interesse verso le culture orientali e verso i maschietti cinesi che si aggirano per Paolo Sarpi (non credi ci siano modi alternativi e più "culturali" di intrecciare la conoscenza di maschietti cinesi con quella della cultura cinese, a Milano?????), fermo restando  che un singolo caso non fa un fenomeno e che la mia é solo una ipotesi sul caso singolo (richiestami da kinzika nel post) tratta da analisi su fenomenologie diverse.

e resto in disaccordo circa la non esistenza di barriere artificialmente costruite fra le realtà cinese e giapponese per chi in diverso modo (anche a partyire dal pop) si accosta all'Estremo Oriente.

Se vogliamo fare un riassunto di fenomeni significativi (e non di nicchia striminzita, qui sta la differemza), l'attenzione in Italia all'Oriente Estremo é andata più o meno così:

fase I) XIX secolo-inizo del XX  - interesse per le "cineserie" e l'arte giapponese sulla scia del romanticismo tedesco e franco-britannico, nell'ambito di ristrettissime élites di aristocratici, letterati ed accademici (e di qualche ufficiale saccheggiatore....), segnato dall'"esotismo" di stampo colonial-razzista; diffusione di stereotipi letterari verso la piccola borgehsia, mancanza assoluta di conoscenza nelle classi popolari;

fase2) anni '20-'40 - sintonia ideologica di vertice fascismo-Giappone, diffusione di stereotipi positivi sulla "cultura giapponese"  su nasde prettamente ideologica (es.: mitizzazione del samurai), assenza completa
di informazione sulla Cina;

fase 3) anni '50-'70 - interesse ideologico di ristrette minoranze politicizzate (in genere borghesi) verso la Cina maoista, diffusione di stereotipi negativi anticomunisti (la "cortina di bambù", la "Chiesa del silenzio") sulla Cina verso gli strati semi-colti delle masse popolari, mentre si assiste ad una nuova mitizzazione pluridimensionale del Giappone (filmografia, Hiroshima come vittimizzazione che lava dai peccati ignorati del bellicismo, simbologie gentili di peschi in giore, alta prodittività, sviluppo economico, tecnologia, ecc..) che viene CONTRAPPOSTO alla Cina; nel frattempo si verificano la Guerra di Corea e quella del Vietnam, la cui lettura viene inserita nel quadro della contrapposizione fra comunismo ed anticomunismo )con la Cina dalla parte del "cattivo" per gli anticomunisti e non del tutto da quella del "buono" per i filosovietici..... ;

fase 4) anni '80-90 - mentre inizia la modernizzazione postmaoista della Cina e si fa significativo l'arrivo di migranti dalla RPC, di quel Paese si parla soprattutto per i fatti di Piazza Tien An Men o per i gilms di kunh gu di Bruce Lee (HK) e poco altro: si sa della Cina ancor meno che nella fase maoista....! Il Giappone intanto é simboleggiato dal "toyotismo", ossia assurge a modello di relazioni sociali ed industriali (la Corea del Sud  ne fa  da appendice); l'unica realtà cinese che si comincia a conoscere in Italia sono i ristoranti (che oggronoo cibi  adattati all'occidentale o inventati....);

fase 5) XXI secolo - crisi dell'egemonia occidentale, crisi occupaZionale e precarizzazione in Italia, arrivo fi numerosi migranti cinesi e apertura di migliaia di attiviyà economiche cinesi in Italia, crescita economica della Cina, crisi parziale del modello giapponese, crollo della contrapposizione comunismo/anticomunismo su scala planetaria: la Cina é presentata come  il "nuovo  polo economico mondiale", i Cinesi in Iyalia sono criminalizzati ma invidiati, derisi ma simbolo di successo, considerati "invasori" ma corteggiati per vendere loro i negozi (migliaia di damiglie italiane, ragazzine incluse, hanno trattato con acquirenti cinesi, condomini cinesi, concorrenti cinesi....), cresce la sinofobia mediatica ma crescono pure le mode sinocentriche (iscritti a Cinese a Studi Orientali a Roma in 4 anni da 200 a 1000 nonostante gli sbocchi professionali restino quasi nulli....) cavalcate da finti maestri shaolin italiani, finte sale da te italiane, pubblicità stereotipate  (caffé, sottaceti, ecc.), ecc.; la differenziazione CINA vs GIAPPONE /COREA DEL SUD( basata sulla rimozione delle radici CINESI delle civiltà giapponese e coreana!!!) cresce invece di ridursi, sui seguenti terreni di produzione di stereotipi:
- contraffazione;
- mafie;
- rapporto con l'Occidente;
- mitizzazione della Storia;
- arti marziali;
- qualità dei prodotti industriali e gastronomici.

si stabiliscono dualità fittizie in cui la Cina fa sempre la parte del cattivo:
* Cinesi mafiosi, Giapponesi no;
* cucina cinese povera e sporca, cucina giapponese no (e i Cinesi convertono i ristoranti in...giapponesi!);
* Cinesi invasori, Giapponesi no;
* Cinesi totalitari, Giapponesi no;
* Cinesi incolti (usando come esempio i migranti che non sono di alta cultura), Giapponesi no (perché i Giapponesi in Italia sono solo diplomatici, artisti, operatori economici di alto livello);
* Cina bellicosa, Giappone vittima della guerra (Hiroshima come icona), rimuovendo i crimini giapponesi;
* arti marziali cinesi ignote (shaolin a parte), arti marziali giapponesi diffusissime (pure quando in realtà sono di matrice cinese malamente nascosta....);
* i fumetti cinesi sono sconosciuti, i manga giapponesi di moda;
* le bands cinesi sono conosciute solo da infime minoranze di giovani italiani, quelle giapponesi e coreane impazzano sui blogs e su youtube;
* té ed alimenti cinesi di bassa gamma e prezzo, té ed alimenti giapponesi di alta gamma, cool e di alto prezzo;
* merci cinesi a basso prezzo come risposta alla crisi della maggioranza degli Italiani, ma vilipese dai media, merci giapponesi solo nell'alta gamma (elettronica, auto) ma superlodate dai media;

l'unica eccezione a questo panorama dove la Cina é il polo negativo e il Giappone quello positivo (artificiosamente) sta nel fatto che, specie i giovani italiani (che sanno ormai di essere destinati al precariato....) NON VEDONO ragazzi/e giapponesi di successo in Italia, mentre VEDONO ragazzi/e cinesi che già gestiscono negozi, che guidano auto talora di lusso, che usano borse ed abiti griffati (veri, non contraffatti....).

dopo di che ci sono giovani che NONOSTANTE QUESTO si interessano alla Cina, alla cultura cinese, ai Cinesi in modo serio, cercando occasioni di conoscenza, iniziativa, interazione, apprendimento (se non si capisce una cultura difficilmente si possono capire le persone di quella cultura...), anche grazie ad ASSOCINA, all'ARCI, ai Centri Confucio, alla rinata Italia-Cina, ecc. e molti (non tutti/e) fra loro capiscono pure che approcciare le seconde generazioni cinesi in Italia é cosa ulteriormente diversa dall'approcciare i loro genitori migranti  e i Cinesi in Cina (le seconde generazioni in nessun caso storico sono "rappresentative al 100% della cultura di origine") e ci sono invece giovani che A CAUSA DI QUESTO (e non facendosi scrupoli circa gli stereotipi negativi sui Cinesi in Italia solo perché non se li fanno neppure circa gli arricchiti italici....) cercano il rapporto con il portafoglio gonfio mitizzato dei Cinesi in Italia (e credono che anche le seconde generazioni cinesi lo abbiano tutti gonfio...), naturalmente ignorando volutamente sacrifici, lacrime, fatica, debiti che ci sono dietro quegli "arricchimenti" e gli investimenti imprenditoriali.

non ho alcun elemento statistico per dire se una singola ragazza milanese appartiene al primo o al secondo tipo di giovani da me riassunti, ma ripeto che se la persona in questione non ha (e questo non lo posso sapere) altre forme di avvicinamento alla realtà "cinese" che quella di aggirarsi per Paolo Sarpi in cerca di maschietti di seconda generazione mi pare che l'ipotesi (certo non statistica....: si tratta di UNA persona) più probabile sia che l'approccio é del secondo tipo. Auguro a lei e a chi la incontri che invece sia del primo tipo.....

quel che é più rilevante é che a parte ASSOCINA, SECONDE GENERAZIONI, ARCI e pochi altri, in Italia si sta continuando a produrre quegli stereotipi anche contrappositivi tra Cina e Giappone (anche perché migranti giapponesi a "dare fastidio" alla xenofobia italica non ce ne sono...) che ho elencato e che contribuiscono a non far capire nulla né sulla Cina né sul Giappone (né sull'Italia stessa).... il che nel Mondo attuale non é solo eticamente sbagliato ma é collettivamente suicida
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)