La macchina perfetta della censura cinese - page 2 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: La macchina perfetta della censura cinese  (Letto 6011 volte)

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cavallo

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« Risposta #15 il: 12 Maggio, 2010, 07:12:18 am »
Dubbio, il metodo comparativo per la ricerca del senso dei concetti e lo smascheramento di stereotipi ed ipocrisie é stato alla base del passaggio dalle superstizioni alla scienza nelle discipline umane;talora e di fronte a racconti apparentemente seri ma in realtà ipocriti, se non si comparano fenomeni e caratteristiche si rischia di capire assai poco e questo lo si sa all'incirca dal Seicento, in Occidente, dal X secolo nel Mondo islamico, dal V secolo a.C. in Cina!

anche tu compari gli interventi, ma non tieni conto che marcowong é cittadino italiano di origine cinese e gli altri due no, per cui é assolutamente ovvio che abbiano approcci diversi, pur dicendo (il che per me é più importante della forma, altrimenti non avrei quotato quel che ha scritto marcowong, compresa l'esistenza della censura in Cina, cosa ben nota a tutti) la stessa cosa, ossia che l'articolo in questione ESAGERA VOLUTAMENTE (non per imperizia professionale) il concetto di "censura" applicato alla CINA odierna e lo fa in modo ipocrita, scrivendo quel che si vuole proprio dal Paese descritto come il regno delle tecniche del "Frande Fratello" (quello di Orwell, non quello TV....).

inoltre il metodo esemplificativo é ancpra più antico di quello comparativo, in Occidente, e quel che io faccio non é neppure soprattutto comparare ma esemplificare, sul piano storico, per chiarire quanti tipi diversi di "censura" esistano ... esattamente come marcowong esemplifica giustamente circa le paraboliche come dimodtrazione delle possibilità cinesi di accesso alle informazioni ben fiverse da quelle ipotizzate nell'articolo da Guerra fredda.

Come al solito tu ti fermi alla forma, per te più importante evidentemente dei contenuti, mentre quel che conta per me é sottolineare che se c'é qualcosa di ridicolo é scrivere e pubblicare un articolo contro la censura...da un Paese con la censura, che se gosse così completa come la si dipinge nell'articolo....impedirebbe di scriverlo e inviarlo e/o la farebbe pagare duramente all'autore straniero!

questo significa semplicemente da parte del giornalista che pare aver sostituito Rampini (mandato negli USA) far finta (non credo in una sua ignoranza storica, sulla Cina e sul resto del Mondo) di non sapere neppure cosa sia la VERA censura totale (come lui la descrive) e quali rischi comporti, non rispettare chi per censura, anche in Cina come in molti altri luoghi in passato, é morto o é ginito in galera, voler far credere che laddove ci sia piena censura si possano scrivere simili articoli (per questo ironicamente suggerivo che sperimentasse se si pu? fare dalla Corea del Nord....), ecc.

marcowong sottolinea quanto la "censura" sia in contraddizione col proliferare delle paraboliche in Cina (e da lui ho appreso anche, in altre occasioni, quanto poco "censurati" siano i giornali locali in Cina), io quanto la "censura" cinese attuale non sia neppure lontanamente paragonabile per completezza, totalità, estensione con quella di molti esempi storici, Cina maoista inclusa, e come esattamente l'articolo in sé (impossibile in TUTTI quegli esempi) prova; quegli esempi servono a chi non li ha vissuti, visti, studiati a capire cosa sia la censura totale, vera e terribile, al cui confronto quella attuale in Cina é (volutamente, non per incapacità tecnica...) uno scolapasta sfondato, una rete da pescatore a maglie larghe....

nessuno di noi (io e marco) nega che esistano forme di censura in Cina, ma il tono orwelliano dell'articolo é l'unica cosa ridicola di questo thread e mostra che si vuole accentuare la descrizione di un controllo che non  é affatto così totale come descritto e ignorare l'esistenza di molti canali di informazione non censurati (come la TV satellitale).

Specificamente per me, che nel 72mo Paese per libertà di stampa (l'Italia) e dopo casi tremendi come quello della Politovskaja in Russia si pubblichino simili articoli da parte di giornali seri come REPUBBLICA é una dimostrazione che sulla Cina ci sono pregiudizi ipocriti anche negli ambienti autorevoli e democratici, il che rende la cosa più grave che se l'articolo fosse apparts su fogliacci stile Il Giornale o Libero

se usare i metodi esemplificativo e comparativo ti pare rendersi ridicoli, fai pure: io resto convinto che ci sono grandi esempi di quei metodi a cui ispirarsi, da Socrate a Gesù, da Kant a Marx, da Galilei a Curie, da Gramsci a Ferrarotti, da Levi Strauss a Lanternari ed a quegli inarrivabili modelli continuerò "ridicolmente" ad ispirarmi sempre, che ad altri piaccia o meno, soprattutto dinanzi a palesi ipocrisie e stereotipi non degni di giornali seri come "Repubblica".... le cui "sbavature" sinogobe aiutano i suoi stessi avversari nella lotta per la libertà di informazione, in Italia come in Cina
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

libero

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« Risposta #16 il: 12 Maggio, 2010, 16:48:48 pm »
Usa-Cina/ Dipartimento Stato finanzia gruppo vicino a Falun Gong
1,5 mln Usd a consorzio che ha sviluppato programma anticensura
http://notizie.virgilio.it/notizie/este ... 76091.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

libero

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« Risposta #17 il: 13 Maggio, 2010, 15:17:06 pm »
Cina: censura su internet anche per proteggere i potenti
http://www.asca.it/news-CINA__CENSURA_S ... -ORA-.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

TianYian

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« Risposta #18 il: 13 Maggio, 2010, 15:45:19 pm »
rispondo all'ultimo post dell'utente "Libero"...

anche in italia, i potenti e i politici cercano di nascondere le loro malefatte e i loro crimini,

e anche gli stati uniti, cercano di nascondere e non divulgare le violazioni dei diritti umani che conducono nelle "Black Jail" della CIA e le sparizioni forzate contro cittadini accusati di essere "Terroristi" e leggi repressive come il "PAtriot Act I" e il "PAtriot Act II", e proprio nelle "Black Jail" e nelle Navi Prigione della CIA,

mentre i militari italiani, hanno condotto torture in somalia, contro inermi cittadini somali, e anche stupri e violenze dei soldati italiani contro la popolazione civile somala, durante la guerra di somalia (1993-1995), i fatti criminali, vennero nascosti per lungo tempo e insabbiati, dall'ministero della difesa italiano, il tutto scoperto da un inchiesta della rivista "Panorama" nell'1997.

http://www.elros.altervista.org/aj/tort ... omalia.htm
http://www.italosomali.org/Torture%20in%20Somalia.htm
http://archiviostorico.corriere.it/1997 ... 0518.shtml

per esempio, il Massacro di My Lai, condotto dai militari americani, contro innocenti civili vietnamiti, venne nascosto e occultato per molto tempo dai vertici dell'esercito americano e venne reso pubblico tempo dopo da un Foto-Reporter

e anche in italia, la stampa viene controllata e manipolata per nascondere le malefatte dei politici criminali e mascalzoni dell'parlamento italiano ( infatti l'italia e solo all' 72? posto nell'livello di libertà di stampa)...

quindi e stupido e ipocrita, rimproverare la cina in questo modo, e comodo attaccare i potenti e le malefatte degli altri paesi stranieri, ma tollerare e chiudere gli occhi sulle malefatte dei propri paesi.
e ipocrisia e incoerenza....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da TianYian »

Dubbio

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« Risposta #19 il: 14 Maggio, 2010, 00:14:00 am »
Citazione da: "cavallo"
Dubbio, il metodo comparativo per la ricerca del senso dei concetti e lo smascheramento di stereotipi ed ipocrisie é stato alla base del passaggio dalle superstizioni alla scienza nelle discipline umane.......

......io resto convinto che ci sono grandi esempi di quei metodi a cui ispirarsi, da Socrate a Gesù.....

Lascia stare, tu non hai usato né il metodo comparativo né il metodo esemplificativo, e abbi il buon gusto di non tirare in ballo Socrate e Gesù Cristo, per quanto tu possa avere un'immagine glorificata di te stesso.

Tu hai fatto il solito post ironico e fazioso che serve a far passare il più possibile la voglia di discutere del tema oggetto del post.

Io non ho affatto comparato marcowong e Thun a te e TianYan, ma ho invitato a riflettere sulle differenze tra il loro metodo di discussione e il vostro, che non c'entra con l'essere cinesi, italiani, naturalizzati o quant'altro, c'entra solo con l'essere capaci o no di discutere civilmente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #20 il: 14 Maggio, 2010, 07:45:08 am »
mo fa imensamente piacere che i campioni della centralità dello stile della discussione sui contenuti (sempre ignorati....) usino i seguebnti metodi altamente dialogici, che mi evitano di dover rispondere loro vista la profondissima contraddizione (tipica di secoli di ipocrisia occidentale) fra i "principi" democratici e dioalogici che sbandierano e la loro pratica;

- decidono loro quale sia il "metodo comparativo", quello "esemplificativo" e quale no;
- confondono il mio sacrosanto diritto di ispirarmi a modelli che ho pvviamente definito "inarrivabili" con una moa auto-glorificazione (forse perché loro mancano del tutto di modelli? o perché pretendono di averne il monopolio?)
- non scrivono una parola sui contenuti limitandosi ad osservazioi formali, più adatte a dibattiti fra legulei o riunioni di Comitati di Quartiere di dubbia rappresentatività e confuso orientamento che a trattare questioni come la censura nelle sue diverse forme;
- concentrano la loro critica solo su un utente, ignorando contenuti e forma di altri, anche quando questi altri (vasco) osano scrivere che io sono in sintonia con criminali come Ahmedinejad ed Hamas (il che mostra che l'obiettivo vero delle loro critiche é la denigrazione del sottoscritto e non la critica di metodi di discussione)

come scrissi molto tempo fa, parlare di dialogo su queste basi é evidentemente un lusso superfluo....tanto ci pensa la realtà della povera Italia in cui per cecità e anche per formalismo si é dato spazio ai peggiori contenuti (anche nel mondo che si autodefiniva "democratico e progressista"), specie sui migranti, ma non solo, a dimostrare da quale parte sia la capacità di analisi e  da quale l'avvitarsi attorno a contraddizioni non risolte almeno dal tempo della "Dichiarazione Universale dei Diritti del Cittadino", che "universale" non era affatto, come ebbero a sperimentare i Neri di Haiti...

il lupo democraticista in questi secoli ha perso molto pelo ma non il vizio e oggi blatera di "censura cinese" (esistente ma tale da permettere paraboliche e articoli come quello del corrispondente di REPUBBLICA) dall' "alto" del Paese 74mo nel Mondo per libertà di informazione..... non solo per colpa di berlusca ma dei tanti "democratici" che, pure nelle fasi di foverno, non hanno moso un dito per mutare quella vergognosa situazione italica!

sono queste le qtestioni che a me interessano: alla forma ci penserò quando l'Italia sarà diventata un Paese "normale" (temo fra 5 o 6 generazioni) e la sua pseudo-democrazia una realtà effettivamente democratica.....; solo allora avrò titolo per far valere "principi" che oggi non sono affatto rispettati nell'Italia e dall'Italia stessa....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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nessuno

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« Risposta #21 il: 14 Maggio, 2010, 11:44:18 am »
Citazione da: "marcowong"
la censura in Cina esiste ed è vero che i giornalisti sono assai più controllati degli altri, ma è esperienza comune di qualsiasi persona che abbia passato non dico qualche anno ma qualche ora in Cina che forse la realtà non è così brutta come si potrebbe pensare leggendo quell'articolo.
Basta vedere il proliferare di antenne satellitari che caratterizzano qualsiasi condominio cinese...


Non sono d'accordo Marco. Al contrario secondo me la realtà è molto peggiore di come risulta dall'articolo. Il giornalista di repubblica pubblica i suoi articoli all'estero e a lui non succede nulla. Ma uno del posto a quest'ora era già in galera. Inoltre quello che descrive va molto al di là della censura. La polizia non ha modificato il testo di un articolo di giornale, ha intercettato sistematicamente tutte le comunicazioni per mesi: email, telefonate, conversazioni, spostamenti, eccetera. Quando si tratta di uno stranierio la polizia sta a guardare, ma in altre situazioni questi elementi verrebbero usati per procedere ad arresti e condanne in tribunale. Anche la presenza delle tv satellitari non significa nulla, anzi, è l'aspetto più squallido di tutta la faccenda. I cinesi sanno meglio di chiunque altro che cosa è successo a Tian an Men, del genocidio dei tibetani, della gente condannata a 10 anni di carcere per un articolo di giornale, della tortura e delle persecuzioni religiose. Ma non gliene importa nulla. Anzi queste sono proprio le ragioni per cui approvano il comportamento del governo. Hanno paura della democrazia, a torto o a ragione si sono convinti che in Cina la democrazia sarebbe solo violenza e guerra civile. E perci? si tengono stretto il governo fascista, non nonostante il fatto che massacra la gente ma soprattutto perché massacra la gente, se non lo facesse perderebbe consenso. L'unica nota positiva è che non è così dovunque (vedi Taiwan) e ci sono ragioni di cauto ottimismo per il futuro perché le cose probabilmente cambieranno
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

libero

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« Risposta #22 il: 21 Maggio, 2010, 00:10:29 am »
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« Risposta #23 il: 01 Giugno, 2010, 00:28:04 am »
Cina, nuovo giro di vite sulla Rete
Pechino pensa di aumentare i controlli su Internet: una nuova definizione di segreto di stato obbligherà gli operatori a collaborare con le forze di polizia. Dal primo giugno saranno bloccati anche i servizi di mappe online
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2010/05/3 ... nline.html
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libero

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« Risposta #24 il: 06 Giugno, 2010, 13:19:00 pm »
Alcuni siti sbloccati in Cina: Youporn si e Youtube no!
http://www.cinaoggi.it/index.phpòoption ... &Itemid=71
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libero

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« Risposta #25 il: 08 Giugno, 2010, 16:44:06 pm »
Cina ribadisce in un libro bianco il controllo sul web
http://it.reuters.com/article/topNews/i ... KG20100608


Cina: censurare Internet è cosa giusta
In un documento ufficiale le autorità di Pechino esaltano i benefici offerti da Internet. Ma precisano: c'è bisogno di controllare un'informazione incontrollabile. Per la sicurezza nazionale e la stabilità del governo
http://punto-informatico.it/2907937/PI/ ... iusta.aspx
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vasco reds

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« Risposta #26 il: 09 Giugno, 2010, 10:39:46 am »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Gia_76

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« Risposta #27 il: 09 Giugno, 2010, 12:13:29 pm »
http://life.globaltimes.cn/entertainmen ... 40006.html

Ben venga la censura, la Papi-cultura non passerà  :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Gia_76 »

libero

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« Risposta #28 il: 09 Giugno, 2010, 12:26:17 pm »
Cina,5 anni per articolo critico su blog
Condanna confermata in appello per il dissidente Tan Zuoren
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 99373.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

vasco reds

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« Risposta #29 il: 09 Giugno, 2010, 12:26:31 pm »
Citazione da: "Gia_76"
http://life.globaltimes.cn/entertainment/2010-06/540006.html

Ben venga la censura, la Papi-cultura non passerà  :D


dovresti tradurre il senso dell'articolo ci sono associni che non sanno l'inglese o che sanno solo il frandese che potrebbero non capire :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »