l'Occidente, nella sua smania suprematista, ha esportato modelli estetici che (come analizzato perfettamente da Fanon già alla dine degli anni '50, ossia oltre 50 anni fa) sono introiettati da settori (specialmente urbani e piccoloborghesi) delle popolazioni etnicamente/somaticamente non-occidentali che disprezzano il loro aspetto ed ambiscono (ricordate Mickael Jackson e il suo SBIANCAMENTO?
) ad assomigliare al modello "bianco" esteticamente (ossia ideologicamente) dominante.
in Africa, molte dobbe della borgesia usano prodotti sbiancanti della pelle e schiarenti dei capelli, in Bangladesh altrettanto e molte latinoamericane si tingono i capelli di biondo...
quabdo questo avviene é sintomo di un non completo essersi liberati dai germi del suprematismo "bianco" 8e in Cina ci? pu? derivare anche da una reazione alle precedenti chiusure e da un accompagnamento acritico dell'arrivo di tendenze culturali occidentali prima rimosse....)
questo é successo per altri versi dentro lo stesso Occidente negli anni '50-'60, con la moda delle "maggiorate " (di seno) made in USA, diffusasi in Italia e che, riproposta ossessivamente da certi programmi TV anche adesso e da testimonials alla Valeria Marini, tuttora porta molte ragazze a ricercare le "taglie alte" anche attraverso la chirurgia (si vedano le recenti cronache su "la pupa e il secchione"...).
resta il fatto che non credo che questi fenomeni siano maggioritari in Cina neppure fra i giovani metropolitani; anche in un recentissimo (21 maggio) seminario a VERSORIENTE a Roma si parlava semmai della significativa presenza fra tali giovani di modelli estetici coreani e giapponesi (anche nell'abbigliamento, nel trucco, ecc.) che NON comportano alcun intervento contro gli "occhi orientali" (sebbene tali interventi esistano pure in quei Paesi, peraltro con problemi di identità ideologico-culturale maggiori della Cina...).
comunque, probabilmente la Cina sta facendo ancora TROPPO POCO nel lanciare mode (e stars, testimonials) autoctone fra i suoi giovani e, perché no, fra quelli di altra origine (asiatica ma non solo) e se questo limite venisse superato, certamente diminuirebbero anche scelte subalterne come quelle descritte sugli occhi: quando ad esempio le ragazze ed i ragazzi britannici lanciarono le mode beat e poi punk non avevano alcuna attrazione per la copiatura di canoni estetici ALTRI dai loro..... e furono le mode inglesi a diffondersi in Europa e negli USA e non viceversa....
più in generale, la Cina sta solo ora iniziando ad affiancare all'export DI MASSA di prodotti low cost anche l'export di elementi valorizzati e reinterpretati della sua cultura, Syoria, estetica, moda, del suo costume, sia riferiti al lontano passato (si pensi agli oltre 100 Istituti Confucio cretai in pochissimi anni nel Mondo, ai grandi films in costume, ecc.), sia dell'arte, della cosmetica, dell'estetica contemporanee....
sono convinto che entro pochi anni anche su questo piano saremo stupiti dai passi da gigante della Cina.....