La varietà, unisce o divide? - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: La varietà, unisce o divide?  (Letto 9387 volte)

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filippo1975

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« Risposta #15 il: 13 Maggio, 2005, 18:31:49 pm »
Citazione da: "chinagirl"
cavoli filippo....veramente hai vissuto con dei soggetti tanto particolari??? 8O wow dev'essere un'esperienza unica!!!
cmq....penso che dietro le figure dei super...super...super....si nasconda proprio il pazzo....lo skizzofrenico....il lunatico....il tossicodipendente.... :D scherzo......
cmq....aggiugente anche.....la tipologia:
studenti troppo normali per essere normali.......
e troppo giovani per affrontare ci? che hanno e devono affrontare.....
troppo semplici per leggere il messaggio da super super super di sephirot!!!!


Si. E con molte altre persone. Sto scrivendo un libro su tutto questo ma sta diventando un'enciclopedia Treccani. Come mai? sara' perche' le diversita', invece che rifiutarle o averne paura, le ho sempre desiderate e cercate. Vabbe', poi sono anche pazzo, skizzofreniko, lunatico, sono stato anche tossicodipendente per un periodo brutto. E quindi alla fine il cerchio quadra. Come sempre.

Per quanto riguarda Sephirot, darei questi pochi anni di vita che mi restano per avere un briciolo della sua mentalita' analitica. Giusto per 1 secondo, solo per vedere il mondo coi suoi occhi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
\"quanto tempo ci vuole?\"
\"ci vuole... il tempo che ci vuole\"
(Joe The Piper, 1981)

cilex

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« Risposta #16 il: 14 Maggio, 2005, 22:59:23 pm »
Citazione da: "filippo1975"
mah, possiamo essere tutti diversi. ma se NON ESISTE la volonta' di accettare le diversita' o di scoprire tali diversita', allora tutto e' inutile.

Esempio: in un certo luogo ci sono due persone totalmente diverse tra loro per mille fattori: ma se in nessuno dei due esiste il minimo interesse ad avvicinarsi, aprirsi, conoscerci, allora la diversita' (che di per se avrebbe un potenziale altissimo) e' totalmente inutile.

Amen.


non esiste................ chiediti se ci sono due leggi fisiche dell'universo che non sono concordanti!!!! tutto genera una similutidine...... ricordo che il primo che troverà l'equazione dell'universo sarà, quello che avrà scoperto l'acqua calda!!!!
(scusate se sono uscito fuori tema)

Volevo solo esprimere: due persone diverse possono essere tra loro costruttive, oppure distruttive; nel senso che se sono complementari, possono complementare il loro lavorato; invece se sono tra loro in modo incoerentemente non soddisfacenti, non combinano niente; perchè tutti e due pensano di avere la versione miglior del lavorato!!!!..............

P.S:  grazie di esprimere in poche parole la tua opinione_; le tue versioni lunghe e persuasise, non ci ispirano più!! non siamo bambini che non capiamo quando parli!!! Grazie, e prego di continuare così!!! Grazie 8)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

cilex

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« Risposta #17 il: 15 Maggio, 2005, 13:52:13 pm »
siccome siete uscite dal discorso; introduciamo un altro che forse attira di più........................ "QUANTO COSTA LA VARIETA'?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

paula

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« Risposta #18 il: 15 Maggio, 2005, 20:57:51 pm »
in passato ho lavorato come baby sitter, commessa, barista-cameriera, mediatrice culturale, tutor, docente in corsi...

ne vado fiera anche perché mi ha permesso di vedere il tutto da diverse prospettive in diversi ruoli...

io penso che, se si hanno chiari gli obiettivi e si è d'accordo con questi: ciascuno dovrà tendere in quella direzione nel proprio campo di competenza, senza perdere di vista gli altri. Così otterremo grandi risultati  :) .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da paula »

Alessandro

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Re: La varietà, unisce o divide?
« Risposta #19 il: 03 Dicembre, 2006, 22:13:07 pm »
Citazione da: "Idra"
Questo sito, in questo momento, è composto da una varietà di persone molto interessante.

Ci sono, da quanto ne so e tanto per fare un esempio:
una imprenditrice accanita;
vari lavoratori instancabili;
4 futuri ingegneri
2 economisti (più uno fra un po');
2 futuri giuristi;
2 giornalisti;
1 mediatore;
1 mediatore di import-export;
tanti altri;

Siamo proprio una bella banda.
Ma tutta questa varietà, pu? provocare disunione soprattutto perchè abbiamo interessi diversi?
dal momento che frequentiamo tutti associna, almeno un interesse in comune lo abbiamo....credo che sia più giusto dire che abbiamo impegni diversi, non interessi diversi....comunque mi sembra che le tipologie di associni siano aumentate :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alessandro »

aron

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Re: La varietà, unisce o divide?
« Risposta #20 il: 04 Dicembre, 2006, 18:18:06 pm »
Citazione da: "Idra"
Questo sito, in questo momento, è composto da una varietà di persone molto interessante.

Ci sono, da quanto ne so e tanto per fare un esempio:
una imprenditrice accanita;
vari lavoratori instancabili;
4 futuri ingegneri
2 economisti (più uno fra un po');
2 futuri giuristi;
2 giornalisti;
1 mediatore;
1 mediatore di import-export;
tanti altri;


La lista deve essere aggiornata
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

Idra

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« Risposta #21 il: 04 Dicembre, 2006, 19:11:17 pm »
8O
Ma questo è uno dei primi topic sul forum di AssoCina, praticamente risale a quando è nato il sito, avete scavato tanto per trovarlo!!!
Ebbene sì, questo era la base d'utenza di AssoCina, oggi è molto diversa, sicuramente più varia, forse migliore.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

BlackPepper

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« Risposta #22 il: 05 Dicembre, 2006, 13:05:26 pm »
Un  tempo pensavo scioccamente che le diversità potessero unire, adesso invece penso che sia il contrario  :(  Alla fin fine il diverso spaventa sempre...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

aron

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« Risposta #23 il: 05 Dicembre, 2006, 14:17:16 pm »
E che c'entra questo? stiamo parlando di professioni e nn della diversità razziale o quello che sottointendi tu.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

chinagirl

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« Risposta #24 il: 05 Dicembre, 2006, 15:27:19 pm »
cavolo ale, hai scavato a fonde eh!!?..pensavo fosse un topit nuovo!!e leggendo leggendo, quando sono arrviata alle mie parole....pensavo qualcuno si fosse spacciato per me di nuovo!!! :lol:  :lol:  :lol: ma nn mi spiegavo l'avantar...eheh
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinagirl »
??ama e lasciati amare??...MoulinRouge

BlackPepper

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« Risposta #25 il: 05 Dicembre, 2006, 23:52:29 pm »
Citazione da: "aron"
E che c'entra questo? stiamo parlando di professioni e nn della diversità razziale o quello che sottointendi tu.

Leggi l'oggetto dei topic ogni tanto, ti farebbe bene.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da BlackPepper »
Sorridi sempre anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c´è la tristezza di non saper sorridere. - J.M.

Piergiorgio

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« Risposta #26 il: 20 Dicembre, 2006, 02:31:21 am »
mmmmm......

ba' sulla varieta' culturale penso che sia una cosa importante, in quanto apre molti orizzonti e si amplia la cultura generale; Penso che l' Occidente, massimamente l' Euruopa e il Regno Unito, abbia guadagnato moltissimo dal maggiore contatto colle culture orientali, a partire dal XIX secolo (anche se le vicende che hanno portato a questo maggiore contatto siano alquanto discutibili (colonialismo))

Intanto sono un po' perplesso dal fatto che in questo ed altri threads il discorso cade sulla varieta', diciamo genetica; Secondo me la moglie o il marito non lo si dovrebbe cercare sulla base della nazionalita' o dell' etnia, ma dall' interesse comune (che non e' quello economico come molti commentano un po' salacemente in altri threads)
Non che sia bacchettone, eh ! semplicemente ritengo che non si dovrebbe fare del rapporto di coppia una ragione fondamentale di vita, anche se capisco che la giovane eta' media dei membri del Forum implica ormoni molto forti  :wink:

Saluti,
Dott. Piergiorgio.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Piergiorgio »

babo

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« Risposta #27 il: 20 Dicembre, 2006, 11:05:30 am »
Citazione da: "Piergiorgio"
Penso che l' Occidente, massimamente l' Euruopa e il Regno Unito, abbia guadagnato moltissimo dal maggiore contatto colle culture orientali, a partire dal XIX secolo (anche se le vicende che hanno portato a questo maggiore contatto siano alquanto discutibili (colonialismo))

Dott. Piergiorgio.


Che cosa avrebbero guadagnato?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Piergiorgio

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« Risposta #28 il: 20 Dicembre, 2006, 15:43:23 pm »
Nella sostanza, pur nelle peculiari condizioni del XIX secolo, l' Euruopa ha guadagnato sostanzialmente in arricchimento degli orizzonti culturali. La cultura e il pensiero Orientale sono stati diffusi in Occidente attraverso la traduzione dei classici del Pensiero Cinese, Indiano, Giapponese ecc. e dal maggiore scambio culturale permesso dalle Navi a Vapore, che, bisogna ammetterlo, e' un mezzo di comunicazione molto più efficace di un commerciante lungo la Via della Seta (Mi riferisco ovviamente a Marco Polo).

Se ci fai caso, le prime edizioni Occidentali dei testi del pensiero Confuciano, Taoista, Buddhista, Induista ecc. risalgono alla meta'-fine del XIX secolo.

Spero di essere stato esauriente; trovo questa risposta non precisamente chiara, che in questo momento ho la testa altrove....

Saluti,
Dott. Piergiorgio.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Piergiorgio »

babo

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« Risposta #29 il: 20 Dicembre, 2006, 17:31:00 pm »
l'arricchimento culturale è sempre cosa buonissima.
Cmq i fondamenti del pensiero e della cultura cinese furono introdotti in Europa dai gesuiti, di cui molti italiani, già a partire dal XVI secolo e l'influenza fu grande anche sui filosofi illuministi del '700, anche se avevano un po' idealizzato il modello politico-social cinese.
E lo scambio fu naturalmente in entrambi i sensi. Il problema è che fino alla fine del XIX secolo i cinesi, esclusi ambienti ristretti, si rifiutarono di prendere in considerazione ci? che gli veniva proposto dall'esterno.
Se consideri l'opera di Matteo Ricci o Aleni te ne renderai conto.
Quando l'Italia contava qsa in Cina..... :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »