in tutte le azioni che compio, comprese le iniziative realizzate riguardo alla Cina con ASSOCINA e VERSORIENTE (ad esempio sul té alla facolyà di studi Orientali, syl dragone cinese, ecc.), ovvero ad altre realtà con scuole, ONG, Università, ecc., io in realtà ho cercato sempre di farmi guidare da un concetto di "multiculturalismo" che non appiattisce il termine "cultura" sull'idea (errata) che esistano identità "pure", "autonome", da mettere eventualmente in contatto fra loro (oppure da rifiutare xenofobicamente).
In effetti, se "multiculturalismo" si riducesse a questo "metrtere in relazione culture ipotizzate come IN PARTENZA E DA SEMPRE DIFFERENTI (ed estranee)", come purtroppo avviene nel 90% dei casi delle stesse attività definite "multiculturali" o "interculturali" o come si intende spesso a torto quando si parla di "società multiculturale" nei media, si tratterebbe paradossalmente (ma purtroppo in Italia così avviene da anni, anche nei cosiddetti ambienti "democratici" e "buonisti") di un modo per aprire non volendolo la porta alla xenofobia e perfino al razzismo in senso stretto ("differenzialista"): basti pensare che perfino il SudAfrica dell'apartheid era definito dal governo razzista "multiculturale", partendo appunto dal presupposto di una CON-PRESENZA di culture radicalmente differenti da tenere "separate"!
Infatti, il problema A MONTE è quello che se non si ricercano e non si riconoscono GLI INTRECCI, I DEBITI, LE INCLUSIONI di elementi culturali (a volte determinanti e nel caso italico ed europeo PREVALENTEMENTE AFROASIATICI!!!!) in quella che errando veniamo fatti credere essere la "nostra" cultura, "pura", "autoctona", si é già nonvolendolo imboccata la strada della concettualizzazione razzista di "alterità" e "separatezza"!!!!
Come ho ripetuto tante volte anche su questo forum, senza la cultura cinese, iranica, berbera, egiziana, suro-palestinese-ebraica, mesopotamica, indiana NON ESISTEREBBERO parti decisive della cosiddetta "cultura italiana", nella poesia, nella musica, nella gastronomia, nella decorazione, nella religione, nelle simbologie, ecc. (scacchi, Divina Commedia, arance, carta, pensiero di S.Francesco, seta, poesia cortese, percussioni, birra, Cristianesimo, arco ogivale, liuto, angeli, chitarra, pizza, campane, risotto alla milanese, pensiero di S. Agostino, rosario, seta, Decameron, bussola, giardini palaziali, aureole dei santi, algebra, pensiero di S.Tommaso, gelato, gelso, concetto di cavalleria, elisir, tarantelle, e potrei continuare per varie pagine solo ad elencare....).
Lo stesso vale per la "cultura francese", per quella tedesca, per quella giapponese (fortemente debitrice alla Cina), per quella russa, ecc., ecc. e del resto senza il Buddhismo indiano, le simbologie sciamaniche siberiane, le tecniche di allevamento centrasiatiche, la cottura al vapore mongola, la miniatura persiana, anche la "cultura cinese" non si sarebbe evoluta nelle forme che conosciamo!
Quindi, per non dilungarmi troppo, per me il PRIMO "multiculturalismo" da ricercare, riconoscere, capire, apprezzare, valorizzare, divulgare, spiegare, diffondere é QUELLO DENTRO NOI STESSI e dentro quella che assai impropriamente chiamiamo "cultura nostra", e guarda caso l'importanza di quegli elementi "da culture altre" é immensamente più grande proprio nelle culture "europee" (che sono tali solo per convenzione....) che si sono auto-considerate e sono state riprese in seguito (attraverso mistificazioni e falsuficazioni come l'idea tutta neoclassica e romantica del candore dei monumenti greci e romani che erano invece di policromie violente!!!! si veda il libro "Athena Nera" di Bernal...sul perché di tale falsificazione...) come "modelli" e come "superiori":la greca, la romana, la cristiana, la francese, l'inglese, la tedesca, l'italiana, la spagnola, ecc. (anche se, ripeto a scanso equivoci, che "culture pure" non esistono neppure sulle isole, nelle foreste, sulle catene montuose e gli altipiani!!!!!)!!!!!
Solo sulla base di QUESTO "multiculturalismo" si pu? costruire davvero e non ipocritamente l'altro, quello fra "culture" con denominazioni differenti, nello stesso luogo geografico o nella stessa regione del Mondo o a livello di Pianeta.