il Multiculturalismo trattato con disprezzo - page 3 - Disinformazione e luoghi comuni - Associna Forum

Autore Topic: il Multiculturalismo trattato con disprezzo  (Letto 14790 volte)

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Natsuki

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« Risposta #30 il: 10 Luglio, 2010, 15:14:37 pm »
ahahah, che ridere!!
una volta uno mi disse "ca**o ma quanti cinesi ci sono in giro"
e io gli risposi "visto che il rapporto con la popolazione mondiale è di 1 a 5, siamo ancora in pochi qua!"
il problema del multiculturalismo non è tanto l'integrazione, il problema è che lo si vede come una globalizzazione planetaria.
dal punto di vista umanistico e cultura si pu? ben capire che certuni possano essere contrari perchè la mescolanza di razze pu? portare alla scomparsa di antiche tradizioni. il punto però è che col passare del tempo e lo scambio generazionale, certe tradizioni andrebbero perdute comunque perchè sono i giovani per primi a non volere o a non essere interessat ia portare avanti traduzioni da loro giudacate vecchie ed obsolete.
cmq, i bianchi non devono lamentarsi tanto che la loro "razza" stia scomparendo, infondo sono loro che di figli non ne vogliono fare!
conosco una miriade di italiani che a 40 anni non ne vogliono sapere di avere figni (perchè troppe responsabilità, perchè dopo non hanno più libertà, perchè non vogliono fare sacrifici). certo che è sempre facile scaricare la colpa agli altri.
è sempre colpa nostra che siamo in tanti, non colpa loro che sono pochi e manco vogliono procreare (che sarebbe pure un insegnamento della bibbia, ma lasciamo perdere)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Natsuki »

libero

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« Risposta #31 il: 07 Febbraio, 2011, 20:42:18 pm »
Cameron: il multiculturalismo è fallito
Il premier britannico: ½La tolleranza passiva incoraggia la separazione. Lo stato liberale impone i suoi principi?
http://www.corriere.it/esteri/11_febbra ... aabc.shtml

Cameron: ''Multiculturalismo ha fallito''
http://tv.repubblica.it/mondo/cameron-m ... 1462?video

"Il multiculturalismo ha fallito"
"Il multiculturalismo di Stato è fallito e ha lasciato i giovani musulmani vulnerabili al radicalismo". Dopo Angela Merkel, anche David Cameron, dalla Conferenza internazionale sulla sicurezza in corso a Monaco di Baviera, dedicata all'Islam, all'Egitto e ai problemi del Medio Oriente, recita il requiem del multiculturalismo
http://www.rainews24.rai.it/it/news.phpònewsid=149812

Cameron: alt al multiculturalismo
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AaYCk65C
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

dorian

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« Risposta #32 il: 08 Febbraio, 2011, 01:01:42 am »
beh anche
il mono
miononno
culturalismo
monotematico
suo
ha fallito
e creato molti danni
nevvero?
perfido mono....
teista ?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

kinzika

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tutto
« Risposta #33 il: 08 Febbraio, 2011, 11:05:24 am »
Citazione da: "dorian"
beh anche
il mono
miononno
culturalismo
monotematico
suo
ha fallito
e creato molti danni
nevvero?
perfido mono....
teista ?


a sì .. è tutto un fallimento!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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cavallo

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« Risposta #34 il: 08 Febbraio, 2011, 12:59:53 pm »
"multiculturalismo" basato sul comunitarismo (ricetta britannica pre-Cameron), "liberalismo muscolare che riafferma i sacri valori britannici" (ricetta di Cameron), "assimilazionismo centralista" (ricetta francese assai simile a quella di cameron), "assimilazionismo federalista" (ricetta tedesca), pressappochismo xenofobo/falsobuonista (ricetta italica) sono tutti scontati fallimenti perchè partono tutti in diverso modo da concetti che da decenni sociologi, antropologi, esponenti dell'associazionismo dei migranti e delle ONG hanno dimostrato essere pure menzogne, infatti:
- non esiste alcuna cultura/identità pura in cui rappresentanti di culture/identità "altre" possano/debbano "integrarsi" come bravi scolaretti!
- non esiste alcuna "appartenenza" fissa che determini comportamenti, conflitti, interazioni positive, ecc.; ciascuno "appartiene" simultaneamente a sfere identitarie differentissime (familiare, etnica, religiosa, ideologico-politica, di classe, di tifoseria sportiva, di orientamento sessuale, generazionale, di livello educativo, di stile di vita, di moda musicale, ecc.) e le scelte individuali (e anche i conflitti) si determinano dal continuo intreccio di tali sfere;
- la "tolleranza" é figlia del ritenersi falsamente "superiori" da parte di chi "tollera" verso chi "é tollerato" (lo diceva già Montesquieu) e non é così lontana concettualmente dall'"intolleranza";
- ogni riaffermazione nostalgica di "gloriose tradizioni" francesi, britanniche, italiche, oltre che essere figlia di menzogne storiografiche (che presentano ad esempio le Isole Britanniche o la Penisola Italiana come "unitarie" da sempre.....!!!!!) é sintomo di cancro coloniale, di razzismo, di etnocentrismo malamente mascherati e ovviamente non accettati da popoli che per secoli hanno subito i crimini dei "Bianchi", degli "Occidentali" e oggi sono in condizione di reagire in vari modi;
- affermare l'esistenza di una "italianità", "britannicità", "francesità" (e men che mai "padanità"....) a cui i migranti dovrebbero conformarsi significa:
* non ricordare che tutti i popoli sono insiemi di gruppi culturali, etnici, linguistici differenti (sardi e veneti, corsi e bretoni, gallesi e scozzesi, ecc.) ben prima che i moderni migranti raggiungano il territorio cionsiderato "loro";
* negare le differenze ed i conflitti interni ai gruppi stessi, si tratti di migranti (ad esempio fra Cinesi del Nord e del Sud, fra Berberofoni ed Arabofoni algerini, fra Pakistani Pashtun e Beluci, ecc.) o di autoctoni (ad esempio fra senesi e fiorentini, fra veneziani e milanesi, ecc.) sedimentatesi anche con lunghi conflitti sanguinosi;
* cristallizzare le realtà umane in caratteristiche falsamnte fisse nel tempo che invece mutano al mutare delle interazioni, delle residenze, delle evoluzioni sociali, ecc.

in realtà, tutte queste "teorie" sono solo sfaccettature dello stesso fenomeno figlio delle dottrine coloniali e postcoloniali occidentali (eredi esse stesse dell'ipernazionalismo occidentale)che i diversi poteri in crisi di modello dell'Occidente cercano di usare solo per:
- scaricare su capri espiatori "stranieri" gli errori ed orrori della loro gestione e del crollo del loro modello;
- sviare l'attenzione delle vittime impoverite di tali errori/orrori dalle responsabilità dei gruppi egemoni occidentali;
- sfruttare strumentalmente rabbia e disperazione delle vittime impoverite di tali errori/orrori per restare al potere;
- non permettere il riconoscimento dell'"altro che c'é in noi" per evitare solidarietà e collaborazioni fra oppressi di diversa origine etnica, geografica, culturale, religiosa contro i truffatori/oppressori di tutti loro, qualsiasi passaporto abbiano in tasca
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vasco reds

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« Risposta #35 il: 08 Febbraio, 2011, 13:36:51 pm »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

vasco reds

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« Risposta #36 il: 08 Febbraio, 2011, 13:37:36 pm »
.
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kinzika

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non sono... quisquilie
« Risposta #37 il: 08 Febbraio, 2011, 14:08:38 pm »
Citazione da: "cavallo"
"multiculturalismo" basato sul comunitarismo (ricetta britannica pre-Cameron), "liberalismo muscolare che riafferma i sacri valori britannici" (ricetta di Cameron), "assimilazionismo centralista" (ricetta francese assai simile a quella di cameron), "assimilazionismo federalista" (ricetta tedesca), pressappochismo xenofobo/falsobuonista (ricetta italica) sono tutti scontati fallimenti perchè partono tutti in diverso modo da concetti che da decenni sociologi, antropologi, esponenti dell'associazionismo dei migranti e delle ONG hanno dimostrato essere pure menzogne, infatti:
- non esiste alcuna cultura/identità pura in cui rappresentanti di culture/identità "altre" possano/debbano "integrarsi" come bravi scolaretti!
- non esiste alcuna "appartenenza" fissa che determini comportamenti, conflitti, interazioni positive, ecc.; ciascuno "appartiene" simultaneamente a sfere identitarie differentissime (familiare, etnica, religiosa, ideologico-politica, di classe, di tifoseria sportiva, di orientamento sessuale, generazionale, di livello educativo, di stile di vita, di moda musicale, ecc.) e le scelte individuali (e anche i conflitti) si determinano dal continuo intreccio di tali sfere;
- la "tolleranza" é figlia del ritenersi falsamente "superiori" da parte di chi "tollera" verso chi "é tollerato" (lo diceva già Montesquieu) e non é così lontana concettualmente dall'"intolleranza";
- ogni riaffermazione nostalgica di "gloriose tradizioni" francesi, britanniche, italiche, oltre che essere figlia di menzogne storiografiche (che presentano ad esempio le Isole Britanniche o la Penisola Italiana come "unitarie" da sempre.....!!!!!) é sintomo di cancro coloniale, di razzismo, di etnocentrismo malamente mascherati e ovviamente non accettati da popoli che per secoli hanno subito i crimini dei "Bianchi", degli "Occidentali" e oggi sono in condizione di reagire in vari modi;
- affermare l'esistenza di una "italianità", "britannicità", "francesità" (e men che mai "padanità"....) a cui i migranti dovrebbero conformarsi significa:
* non ricordare che tutti i popoli sono insiemi di gruppi culturali, etnici, linguistici differenti (sardi e veneti, corsi e bretoni, gallesi e scozzesi, ecc.) ben prima che i moderni migranti raggiungano il territorio cionsiderato "loro";
* negare le differenze ed i conflitti interni ai gruppi stessi, si tratti di migranti (ad esempio fra Cinesi del Nord e del Sud, fra Berberofoni ed Arabofoni algerini, fra Pakistani Pashtun e Beluci, ecc.) o di autoctoni (ad esempio fra senesi e fiorentini, fra veneziani e milanesi, ecc.) sedimentatesi anche con lunghi conflitti sanguinosi;
* cristallizzare le realtà umane in caratteristiche falsamnte fisse nel tempo che invece mutano al mutare delle interazioni, delle residenze, delle evoluzioni sociali, ecc.

in realtà, tutte queste "teorie" sono solo sfaccettature dello stesso fenomeno figlio delle dottrine coloniali e postcoloniali occidentali (eredi esse stesse dell'ipernazionalismo occidentale)che i diversi poteri in crisi di modello dell'Occidente cercano di usare solo per:
- scaricare su capri espiatori "stranieri" gli errori ed orrori della loro gestione e del crollo del loro modello;
- sviare l'attenzione delle vittime impoverite di tali errori/orrori dalle responsabilità dei gruppi egemoni occidentali;
- sfruttare strumentalmente rabbia e disperazione delle vittime impoverite di tali errori/orrori per restare al potere;
- non permettere il riconoscimento dell'"altro che c'é in noi" per evitare solidarietà e collaborazioni fra oppressi di diversa origine etnica, geografica, culturale, religiosa contro i truffatori/oppressori di tutti loro, qualsiasi passaporto abbiano in tasca


cavallo, io e altri nel mondo dei cosmopoliti ed evviva le diversità ed il rispetto, possiamo essere distrutti da questo fallimento, come penso lo siano anche quelli che lo hanno detto credo solo per attirare l'attenzione sulla questione e cercare soluzioni migliori . Altri purtroppo invece.. cercano solo lo scontro e strumentalizzano la cosa, ma le "mnti" analitiche  ed alcuni bravi politici europei.. sicuramente vogliono solo cercare soluzioni e rialzare la situazione in modo cosmopolita.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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cavallo

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« Risposta #38 il: 08 Febbraio, 2011, 14:27:13 pm »
le soluzioni ci sono, le hanno individuate da decenni personaggi come Appadurai, Mosse, Ponzo, Vandana Shiva, Susi, Clifford, ecc. .

i politici le conoscono bene (o possono leggersele in poche ore).

ma sono soluzioni che rimettono radicalmente e necessariamente in iscusione non qusto o qull'aspetto della società, ma l'insieme del modello su cui si basa il concetto stesso di "Occidente" (falso come tutto il resto che lo attornia e lo caratterizza), che per sussistere ha bisogno indispensabilmente di:
- inventarsi il concetto di identità chiuse, fisse, "pure";
- inventarsi concezioni suprematiste (che sfociano nel razzismo);
- inventarsi l'universalismo di valori, concetti, istituzioni solo suoi e che ha esportato sulla punta delle baionette e della fame;
- inventarsi una missione di export della sua "democrazia";
e fa tutto questo per un motivo semplice e terribile:
giustificare la sua secolare e ancora attuale rapina

infatti, come si pu? parlare seriamente di "interculturalismo", "multiculturalismo", ecc.
se ancora oggi (e tanto più nei 2 secoli passati) un "Occidentale" consuma in media (dunque non solo Bill Gates, Berlusca, ecc. ma a suo modo anche il precario, il tassista, l'impiegato di banca che hanno un consumo ed un reddito spaventosamente maggiore di qullo dei colleghi del Sud del Mondo) risorse 10-12 volte un Pakistano, un Etiope, un Bangladesho, eccò

e dato che sulla Terra non ci sono risorse (acqua, metalli, ecc.) per portare TUTTI (anche i bangladeshi, i Sudanesi, perfino i Cinesi) al livello di consumi degli Occidentali (ripeto, al livello di consumi degli Occidentali non ricchi!!!!!), le soluzioni  per le forze egemoni dell'Occidente sono solo 2: imporre ai cittadini occidentali un drastico taglio del loro livello medio i vita e consumo (nessun governo "eletto democraticamente" potrebbe farlo mai, nessun partito proporlo agli elettori.... e quindi dovrà essere l'evoluzione della situazione mondiale ad imporlo!) o proseguire nel mentire ai propri concittadini e far credere loro che i responsabili di tutto siano migranti e genti non-occidentali (favorendo il razzismo) ed intanto fomentare destabilizzazioni delle economie emergenti (o come India e Cina riemergenti) non occidentali , sostenere fino alla follia ed oltre i tiranni locali servi dell'Occidente, alimentare guerre e conflitti per cercare di ritardare l'inevitabile crollo di un modello, occidentale, ecocida, genocida, eco-insostenibile e falso.

è in questo quadro e solo in esso che si pu? capire la questione del muticulturalismo/interculturalismo, che ne dipende totalmente
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yuefei

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« Risposta #39 il: 11 Febbraio, 2011, 11:16:32 am »
il multiculturalismo difficilmente attacca e mette su radici, a meno che non si sterminino gli autoctoni
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da yuefei »
Ni hao

cavallo

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« Risposta #40 il: 11 Febbraio, 2011, 13:39:31 pm »
non c'é limite a certi deliri!  

"multiculturalismo" e "sterminio degli autoctoni" sono concetti assolutamente incompatibili, salvo nell'ipocrita modello falsodemocratico e genocida degli USA, nati appunto dal sommarsi di genocidio e schiavismo e paladini dell'imperialismo mondiale......quelli che poi criticano la "cattiva" Cina ed "esportano" la democrazia con le guerre basate sulla menzogna.....

certe affermazioni (s)qualificano solo chi le fa e sono utili per capire meglio certe ipocrisie degli ascari dell'Occidente....
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Dubbio

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« Risposta #41 il: 11 Febbraio, 2011, 13:52:15 pm »
Citazione da: "cavallo"
certe affermazioni (s)qualificano solo chi le fa e sono utili per capire meglio certe ipocrisie degli ascari dell'Occidente....

Mi sa che non hai capito la frase di yuefei, perché ti impegni poco a capire il pensiero altrui, avendo la mente ingombra delle tue certezze.

Yuefei ha usato volutamente un'espressione contraddittoria, per rappresentare il suo scetticismo sulla possibilità di realizzazione di un effettivo multiculturalismo, ma è evidente l'ironia nell'accostamento tra multiculturalismo e sterminio degli autoctoni.

Non condivido il suo scetticismo, ma come vedi riesco a comprenderlo, il che in un forum aiuta  :-)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

cavallo

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« Risposta #42 il: 11 Febbraio, 2011, 13:59:33 pm »
che bello vedere che per attaccare  me almeno riemergi dalle nebbie del silenzio, Dubbio!

naturalmente non riemergi mai per intervenire sul mulriculturalismo, sul capodanno cinese, sui rom, sull'egitto, sylle difficoltà dello studio del Cinese, sui chilometri di OT, ecc. o su qualsiasi altro argomento, né, nel 99% dei casi) per reagire alle infamie che altri scrivono...

ma almeno per attaccare me intervieni.  sono contento di esserti uno stimolo utile..... e lo sono seriamente, non ironicamente.

sono anche contento che yuefei (che riemerge anche lui dal silenzio solo per attaccare me ed eventualmente kinzika....) trovi un interprete giurato e certificato delle sue "ironie", perché quel che ha scritto su me e kinzika farebbe pensare ad altro....

meno male che Dubbio c'é....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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Xaratos

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« Risposta #43 il: 23 Febbraio, 2011, 01:18:43 am »
Non mi sembra che Dubbio o Yufrei vogliano attaccare te o kinzika, ma forse, posso sbagliarmi, perché anch'io sono un utente silenzioso e riemergo dal "silenzio" quando leggo thread che possono interessarmi (e trovo il tempo di venire qui).

Tornanto IT, non posso far a meno di esaminare ci? che viene detto con la situazione nostra italiana... E credo che non ci siano dubbi sul fatto, che lo stato di "crisi" in cui si sono ritrovate diverse aziende (nel tessile, nell'edilizia e via discorrendo), abbia risvegliato certi "nazionalismi" che in realtà, qua in italia sono SEMPRE ESISTITI, ma che non hanno mai avuto "campo" perché c'era una situazione di "calma apparente". Come partito la Lega Nord si è fondato nel 1989, ma in realtà, è la coalizione di più movimenti "autonomisti" (quindi, esistenti da PRIMA di tale data).... Il problema è che per TUTTI è più facile addossare la colpa dei propri fallimenti a qualcuno, piuttosto che cercare un "dialogo" costruttivo e pacifico, in questo, viene meno il multiculturalismo, perché NON C'E' LA VOLONTA' di base... Tutti parlano di "globalizzazione" come "l'opportunità" del futuro, nella ricerca di condizioni economiche migliori, più confort,ecc... però intanto, il merchandise della Lega nord viene fatto in Cina, i componenti per computer vengono prodotti a Taiwan (o in Cina), e saldati in America, gli Iphone vengono prodotti schiavizzando cinesi, le Nike, sfruttando lavoro minorile e via discorrendo... La vendita è globale, il rispetto dell'umano NO... E il problema NON E' SOLO di "morale" o di ideologie più o meno xenofobe, ma anche di MERCATO... M'ha fatto impallidire (dallo schifo) le affermazioni di un tizio, un buddista come me (che come me, sta a parlare della pace nel mondo e del rispetto dell'essere umano, come il più grande scopo di tutti gli uomini di sicura fede buddista), che se gli operai cinesi pretendessero (e ottenessero) di esser pagati come noi, il nostro mercato sarebbe in crisi...

Per mia (e sua) fortuna, appena sentito queste bestialità, ho preso e sono andato via, ci sono cose che posso sopportare, anche una certa dose d'ipocrisia, ma come si dice:"a tutto c'è un limite!", anche se resta il fatto che "ha ragione"... Il multiculturalismo pu? (e DEVE) avanzare soltanto grazie all'istruzione libera e accessibile a tutti, ad eventi di socializzazione multietnico e alla false pretese di "appartenere ad un'etnia pura".
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

ZhouEnlai

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Re:il Multiculturalismo trattato con disprezzo
« Risposta #44 il: 10 Dicembre, 2011, 13:24:27 pm »
ho letto tutta la discussione.

comprendo che come me vediate la cosa da "expats" o perfino come cinesi di seconda e terza generazione nati in italia.

fatta questa premessa pero', e vivendo in Asia da 10 anni mi viene da ridere a leggere certe cose tanto piu' se si parla di Cina :

- nessun "laowai" puo' diventare cittadino cinese.
- se io ho un figlio con una cinese deve scegliere se essere cinese o italiano, non e' consentita doppia cittadinanza.
- i tuoi figli italo-cinesi verranno sempre bollati da tutti come "laowai" a iniziare dall'asilo.
- se sposo una cinese mi danno semplicemente un "permesso di soggiorno", revocabile dal PSB per qualunque futile mutivo (anche una semplice multa etc), e comunque con quello non puoi lavorare legalmente.
- ai bambini viene insegnato a scuole che loro sono di razza "Han" e che il "regno di mezzo" ha 5000 anni di storia e tanta cultura da venderne e che noi "laowai" abbiamo grandi nasoni e siamo pelosi "mao zi" e bla bla bla
-  solo da pochi anni un "laowai" puo' aprire una societa' al 100% di sua proprieta' (WFOE), prima si andava avanti a Joint-ventures, spesso con risultati disastrosi per gli investitori stranieri.
- trasferire soldi via bonifico dall'europa alla cina e' ancora una cosa rognosa in pieno 2011 a meno di usare Citibank o SHBC meglio se con un conto fatto a HongKong.
- il bancomat lo danno a cani e porci e ci sono ATM ogni metro ma la credit card in Cina te la puoi scordare e se anche hai il coraggio di fare tutta la trafila bizantina che richiedono funziona solo in Cina.
- agli stranieri e' vietato l'ingresso o comunque richiesto un costoso visa per andare in alcune zone, esempio il Tibet e parte dello Xinjiang, non chiedono neppure il passaporto basta che ti guardano in faccia e vedono che sei un"laowai".


Potrei andare avanti molto a lungo, e' solo la punta dell'iceberg  ... 

Tra l'altro parlando di razzismo intra-cinese chi come voi e'nato altrove viene bollato come "ABC" (american born chinese) etc ...nel vostro caso "IBC" (italian born chinese) e sfottuto in quanto secondo i loro rigorosi standards non siete abbastanza cinesi per essere accettati da loro al 100% (lingua in primis, ma anche cultura, etc).

Ergo, fossi in Voi mi lamenterei meno di come venite trattati in italia e lasmetterei di sputare nel piatto, grazie !