"multiculturalismo" basato sul comunitarismo (ricetta britannica pre-Cameron), "liberalismo muscolare che riafferma i sacri valori britannici" (ricetta di Cameron), "assimilazionismo centralista" (ricetta francese assai simile a quella di cameron), "assimilazionismo federalista" (ricetta tedesca), pressappochismo xenofobo/falsobuonista (ricetta italica) sono tutti scontati fallimenti perchè partono tutti in diverso modo da concetti che da decenni sociologi, antropologi, esponenti dell'associazionismo dei migranti e delle ONG hanno dimostrato essere pure menzogne, infatti:
- non esiste alcuna cultura/identità pura in cui rappresentanti di culture/identità "altre" possano/debbano "integrarsi" come bravi scolaretti!
- non esiste alcuna "appartenenza" fissa che determini comportamenti, conflitti, interazioni positive, ecc.; ciascuno "appartiene" simultaneamente a sfere identitarie differentissime (familiare, etnica, religiosa, ideologico-politica, di classe, di tifoseria sportiva, di orientamento sessuale, generazionale, di livello educativo, di stile di vita, di moda musicale, ecc.) e le scelte individuali (e anche i conflitti) si determinano dal continuo intreccio di tali sfere;
- la "tolleranza" é figlia del ritenersi falsamente "superiori" da parte di chi "tollera" verso chi "é tollerato" (lo diceva già Montesquieu) e non é così lontana concettualmente dall'"intolleranza";
- ogni riaffermazione nostalgica di "gloriose tradizioni" francesi, britanniche, italiche, oltre che essere figlia di menzogne storiografiche (che presentano ad esempio le Isole Britanniche o la Penisola Italiana come "unitarie" da sempre.....!!!!!) é sintomo di cancro coloniale, di razzismo, di etnocentrismo malamente mascherati e ovviamente non accettati da popoli che per secoli hanno subito i crimini dei "Bianchi", degli "Occidentali" e oggi sono in condizione di reagire in vari modi;
- affermare l'esistenza di una "italianità", "britannicità", "francesità" (e men che mai "padanità"....) a cui i migranti dovrebbero conformarsi significa:
* non ricordare che tutti i popoli sono insiemi di gruppi culturali, etnici, linguistici differenti (sardi e veneti, corsi e bretoni, gallesi e scozzesi, ecc.) ben prima che i moderni migranti raggiungano il territorio cionsiderato "loro";
* negare le differenze ed i conflitti interni ai gruppi stessi, si tratti di migranti (ad esempio fra Cinesi del Nord e del Sud, fra Berberofoni ed Arabofoni algerini, fra Pakistani Pashtun e Beluci, ecc.) o di autoctoni (ad esempio fra senesi e fiorentini, fra veneziani e milanesi, ecc.) sedimentatesi anche con lunghi conflitti sanguinosi;
* cristallizzare le realtà umane in caratteristiche falsamnte fisse nel tempo che invece mutano al mutare delle interazioni, delle residenze, delle evoluzioni sociali, ecc.
in realtà, tutte queste "teorie" sono solo sfaccettature dello stesso fenomeno figlio delle dottrine coloniali e postcoloniali occidentali (eredi esse stesse dell'ipernazionalismo occidentale)che i diversi poteri in crisi di modello dell'Occidente cercano di usare solo per:
- scaricare su capri espiatori "stranieri" gli errori ed orrori della loro gestione e del crollo del loro modello;
- sviare l'attenzione delle vittime impoverite di tali errori/orrori dalle responsabilità dei gruppi egemoni occidentali;
- sfruttare strumentalmente rabbia e disperazione delle vittime impoverite di tali errori/orrori per restare al potere;
- non permettere il riconoscimento dell'"altro che c'é in noi" per evitare solidarietà e collaborazioni fra oppressi di diversa origine etnica, geografica, culturale, religiosa contro i truffatori/oppressori di tutti loro, qualsiasi passaporto abbiano in tasca