esempio di due diversi approcci alla stessa notizia:
*** 2 utenti veri di ASSOCINA, wen (che ha aperto il topic) e kay_asuma discutono seriamente di un interessante esempio dell'evoluzione dafli anni '80 ad oggi dell'applicazione al mondo dei films (e dei videogames, aggiunge giustamente kay) degli stereotipi da Guerra Fredda made in USA, sottolineandone gli aspetti razzisti e/o collegati appunto alla diffusione di certi tipi di sterotipi negli USA;
*** 1 pseudoutente (vasco) dinanzi a yale complesso ed interessante argomento non riesce che a fare "decisive" puntualizzazioni di data.... e naturalmente non dice NULLA sull'argomento del thread definito dal titolo dato ad esso da wen.....
bene, tornando alla discussione (quella vera...), vorrei fare alcune osservazioni:
- la cinematografia USA non é affatto nuova ad essere veucolo di messaggi sinofobici e questo non da ora che la Cina é diventata una grande potenza economica, ma dagli anni 20-30, quando non lo era affatto (e non era neppure guidata dal PCC!!!): basti ricordare la serie infame di FU MANCHU, quindi esuste sicuramente una componente razzista, che prescinde dalla contingenza storica;
- la prima versione di "Red Dawn" fu coeva della campafba demonizzante reaganiana contro l'URSS es era un preciso segnale dell'alzarsi della tensione voluto dagli USA in quella campagna per destabilizzare il ruolo internazionale (e l'economia) dell'URSS, questa nuova versione si colloca in un contesto del tutto diverso (ad esempio l'URSS era in crisi di sottoproduzione e non esportazione, la Cina certamente oggi no....; hli USA non hanno più la potenza economica degli anni '80, ecc.) ed é pertanto interessante capire i moyivi ideologici e di marketing di questa scelta che certo non farà migliorare le relazioni USA-RPC (ad esempio, come si inserisce nel gioco politico interno USA anti-Obama???);
- che ricostruire mezzi sovietici (di cui gli USA in realtà dispongono grazie agli acquisti di "rottami" dopo le guerre mediorientali e afghana...per studiarli) fosse una grossa sfida per una Hollywood capace di costruire i mezzi (un po' più difficili da avere...) du "Guerre Stellari" mi pare non del tutto vero, quindi non trovo nulla di particolarmente "alto" bnella prima versione del film, la cui ipotesi era altrettanto irrealistica di quella attuale, dato che una invasione degli USA da parte di Cubani e Sovietici o da parte di Cinesi risulta addiriyyura più fantasiosa dell'invasione degli alieni.....
dunque il problema torna ad essere: quali settori (economici e politici( della società USA hanno interesse allì'operazione oggi ed a quali fette di pubblico si rivolge (commercialmente ma anche ideologicamente)
azzardo una ipotesi:
settori dell'establishment conservatore (repubblicano ma anche della destra democratica legata al complesso industrial-militare) hanno interesse nel coltivare una visione xenofoba delle cause della crisi che sta dilabiabdo i ceti medio-bassi USA, scaricandone la colpa sulla Cina, per evitare che si radicalizzi la rimessa in discussione di quelle "regole del gioco" a loro care che sono invece le VERE cause della crisi; in questo ambito, un po' di terrore sinofobico torna utile e fa cassetta solleticando le angosce degli strati meno dotati di strumenti analitici culturali della realtà (operai licenziati, piccoli bottegai, poveri ultranazionalisti, ecc.).
in fondo, mentre negli anni '80 "Red Dawn" era soprattutto un'operazione di compattamento anticomunista, oggi é un'operazione di scontro fra linee politiche INTERNO agli USA ed ai loro satelliti occidentali!
sarà interessante vedere le reazioni della RPC e che impatto avrà in Europa ed in Italia (ad esempio nelle città ad alta presenza di migranti e seconde generazioni cinesi...) quando uscirà