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Autore Topic: non solo ristoratori ma anche premi nobel ed oscar  (Letto 7040 volte)

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marcowong

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non solo ristoratori ma anche premi nobel ed oscar
« il: 11 Marzo, 2006, 01:28:05 am »
Durante la recente notte degli oscar, il regista di origine cinese Ang Lee ha ottenuto una statuetta come miglior regista con il film "Brokeback Mountain".

Ang Lee è sicuramente uno dei tanti esempi di emigrati cinesi che hanno conosciuto successo e fama all'estero, ma per il momento in Italia lo stereotipo del cinese è il cameriere del ristorante tipico all'angolo. Una delle ragioni è sicuramente il fatto che l'immigrazione in Italia è un fenomeno abbastanza recente, e quindi non c'è stato ancora il tempo per permettere l'affermazione di un immigrato cinese. A controprova possiamo nuovamente vedere l'esempio americano, dove ad un primo premio Nobel del 1957 a Chen Ning Yang and Tsung-Dao Lee, sono seguiti altri negli anni: Samuel Chao Chung Ting (1976); Yuan Tseh Lee (1986); Steven Chu (1997) e Daniel C. Tsui (1998). Oltretutto è facile constatare che nelle università americane, soprattutto nelle materie scientifiche, gli asiatici costituiscono una buona percentuale.

Ma un esempio molto più illuminante ci viene dalla Francia, che ha espresso un premio Nobel per la letteratura a Gao Xingjian nel 2000, e vanta degli scrittori del calibro di Shan Sa che, già scrittrice di un certo successo in Cina, una volta emigrata in Francia ha cominciato a scrivere direttamente in francese riuscendo ad ottenere dei premi come scrittrice francese.

La Francia è sicuramente un paese culturalmente molto più vicino all'Italia dell'America, ed ha vissuto, a causa del suo passato coloniale, in anticipo rispetto all'Italia il fenomeno dell'immigrazione. L'integrazione delle comunità straniere non è sempre felice, come dimostrano le dimostrazioni avvenute nelle banlieu parigine, ma comunque esiste in Francia un humus culturale che ha permesso a dei letterati cinesi di conoscere una nuova fase della loro carriera con risultati di assoluta eccellenza.

Questa è sicuramente una prova che gli immigrati sono una risorsa per il paese ospitante quando l'ambiente circostante permette il fiorire delle loro migliori capacità.

Dal mio blog su http://http://www.marcowong.it[/url]
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

glaus

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« Risposta #1 il: 11 Marzo, 2006, 04:03:34 am »
In effetti, Gao Xingjian ha avuto un successo straordinario in Francia soprattutto, ma è curioso che egli non sia considerato con grande rispetto dai suoi colleghi cinesi a causa della sua lingua molto povera, inadeguata ai canoni estetici, letterari e narrativi che si richiedono agli scrittori cinesi (le sue idee politiche, per altro, sono condivise da molti narratori in RPC).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

marcowong

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« Risposta #2 il: 11 Marzo, 2006, 10:38:20 am »
credo che il film di Ang Lee non abbia passato la censura cinese, Gao Xingjian non ha il placet della dirigenza cinese, viso che scrive di temi di cui non è ancora facile scrivere in Cina (rivoluzione culturale per esempio), sullo stile non mi pronuncio visto che l'ho letto in italiano, Shan Sa ha scritto un libro sul 4 Giugno 1989 quindi ovviamente anche lei è tabù in Cina.
Giusto per citare altri scrittori, mi sono dimenticato di un'altra scrittrice che ha conosciuto il successo anche fuori dalla Cina, Hong Ying, che adesso vive in Inghilterra. Ho visto i suoi libri tradotti in italiano, inglese e li ho trovati anche nelle librerie in Cina.
Altro scrittore che sta debuttando come regista, Dai Sijie, anche lui francese. Il suo libro che sta per diventare film è "Balzac e la giovane sarta cinese" o qualcosa del genere.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Giochidiparole

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« Risposta #3 il: 11 Marzo, 2006, 21:34:58 pm »
"Balzac e la piccola sarta cinese" è già un film. Mentre "muo e la vergine cinese", l'ultimo libro di Dai Sijie, lo devono fare per forza film! E' una forza!
C'è un altro scrittore degno di nota: Ha Jin. Acclamato negli Usa, sia per "l'attesa", sia per il suo ultimo lavoro "war trash"(tutti e due disponibili in italiano).
Un popolo di ristoratori, di scrittori e di registi  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Giochidiparole »

aron

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« Risposta #4 il: 27 Marzo, 2006, 19:29:55 pm »
però nn ho trovato nessun premio nobel cinese per economia, chimica o fisica o medicina :oops:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

Sephiroth

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« Risposta #5 il: 28 Marzo, 2006, 01:03:50 am »
Citazione da: "aron"
però nn ho trovato nessun premio nobel cinese per economia, chimica o fisica o medicina :oops:


Ti sbagli.
In FISICA c'e' una sfilza:
1957
http://nobelprize.org/physics/laureates/1957/index.html
"for their penetrating investigation of the so-called parity laws which has led to important discoveries regarding the elementary particles"
 Chen Ning Yang, Tsung-Dao Lee
half 1/2 of the prize, half 1/2 of the prize
China, China

1976
http://nobelprize.org/physics/laureates/1976/index.html
"for their pioneering work in the discovery of a heavy elementary particle of a new kind"
 Samuel Chao Chung Ting
half 1/2 of the prize

1997
http://nobelprize.org/physics/laureates/1997/index.html
"for development of methods to cool and trap atoms with laser light"
 Steven Chu    
1/3 of the prize

1998
http://nobelprize.org/physics/laureates/1998/index.html
"for their discovery of a new form of quantum fluid with fractionally charged excitations"
 Daniel C. Tsui
1/3 of the prize


Per le altre discipline credo ce ne siano rari casi. La scienza ad approccio galileano e' un'importazione recente nella cina e la cultura universitaria si e' sviluppata piu' tardi.
La cina sforna ogni anno una marea di ottimi tecnici, ma anche scienziati.
La ricerca scientifica produce effetti nel lungo periodo. Spesso le applicazioni al servizio dell'umanita' si riscontrano solo dopo molti anni.
Inoltre prima del premio nobel passano molti anni dal lavoro cardine del premiato. Tra l'altro puo' capitare che il premio sia conferito per uno solo dei lavori svolti. Per esempio einstein ha ricevuto il premio nobel ma non per la teoria della relativita'. Molti infatti chiedono un premio nobel per la relativita' di einstein in condizione post mortem.

Infine la cina sforna anche tanti buoni matematici essendo la scienza per eccellenza, ed in cina c'e' piu' interesse verso la scienza.
I matematici anche importanti a volte non ricevono il premio nobel, in quanto e' un premio che serve a lodare un lavoro che porta beneficio diretto all'umanita'. I risultati matematici spesso sono troppo astratti, poco applicati e apportano grossi benefici un po' a tutte le discipline piu' o meno nel lungo periodo, e quindi solo indirettamente al genere umano, al contrario della medicina per esempio.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)

aron

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« Risposta #6 il: 28 Marzo, 2006, 12:36:44 pm »
credo che nel futuro se continuamo cosi ci beccheremo tutti i premi nobel come le olimpiadi.  Beccatevi questo articolo  http://www.time.com/time/asia/covers/50 ... story.html   8O

Sembra che siano marziani...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

marcowong

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non c'è il premio nobel per la matematica
« Risposta #7 il: 02 Aprile, 2006, 02:52:47 am »
>I matematici anche importanti a volte non ricevono il premio nobel

Non c'è il premio nobel per la matematica, alcuni matematici ricevono il premio nobel per le implicazioni che il loro lavoro ha in altri campi (vedi per esempio quello descritto nel film "a beautiful mind" matematico insignito del premio nobel per l'economia).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Sephiroth

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« Risposta #8 il: 02 Aprile, 2006, 05:17:29 am »
Certo, hanno la fields medal.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)

alfa

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« Risposta #9 il: 02 Aprile, 2006, 11:18:04 am »
Tutti forte di mente ma su 1'300'000'000 di persone una squadra di calcio...?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da alfa »

silvia

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« Risposta #10 il: 06 Aprile, 2006, 02:44:26 am »
Dai tempo, va bhe che siamo tanti ma non si puo' essere i primi a tutto, si sa che i cinesi a calcio non va, bisogna farsi una ragione, noi siamo per le palle piccole come ping pong, e poi in cina non ci sono molti sport che praticano in america, qui abbbiamo un problema di fisico, si mangia il riso giù.-_-
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

glaus

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« Risposta #11 il: 13 Aprile, 2006, 06:44:27 am »
Non mi convince molto l'articolo del Time, sarà perché ci? che conta è la qualità della ricerca, non sempre la quantità di ci? che si studia.
Per questo i Cinesi sono maestri, me ne rendo conto alle mie lezioni di cinese classico. Sanno tutto...... :oops:
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aron

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« Risposta #12 il: 13 Aprile, 2006, 10:09:40 am »
Credo che più studi più diventi bravo e nn vicweversa.  Se nn sai di che cosa stai parlando, è meglio che fai una ricerca. Se no te lo dico io, i cinesi vincono ogni anno le olimpiadi di matematica, e stanno in una buona posizione anche in scienze. La scuola cinese è ammirata in tutto il mondo perfino gli Stati-Uniti stanno prendendo lezioni da questo. In genere tutti gli asiatici che hanno una formazione alla cinese. Credo che l'Italia sia... aiutami tu, sta cosi in fondo che nn lo trovo più.  Dimmi una cosa, se nn mi sbaglio i cinesi sanno inglese meglio degli italiani o no?  Dico quelli che hanno studiato all'università.
Se prendi un liceale cinese medio e quello italiano, e fai una prova generale su tutte le materie, credo che per te c'è da imbarazzarsi.
Forse se sei cosi spaccone e buffone da dire che è la sfortuna o che l'hai lasciato vincere(classico esempio italiano)...
Cmq se credi che la scuola occidentale sia migliore di quella orientale fai pure, nessuno te lo vieta.
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glaus

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« Risposta #13 il: 13 Aprile, 2006, 15:05:27 pm »
Non so nulla di scienze ma il livello di inglese degli universitari cinesi è pietoso, peggio di quelli italiani.
Non ho a che fare con liceali.
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aron

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« Risposta #14 il: 14 Aprile, 2006, 07:40:11 am »
Ah si?  Dipende da quale università vai, sai che in Cina ci sono università di cat a e di cat b o c.   Se vai ad una università famosa, credo che ti faresti un idea, parlano un inglese perfetto...nn come le università italiane, e dico qualunque università italiane.  Diciamo la verità gli italiani nn hanno un gran inglese
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