il problema é che con la sinofobia, la scarsa conoscenza della Storia cinese, gli stereotipi ma anche le curiosità positive che serpeggiano contemporaneamente in Iyalia, una tesina su una comparazione sulle donne nelle antiche Grecia/Roma/Cina, presentata da chi somaticamente si riconosce come figlia di "Cinesi di prima generazione" pu? FACILMENTE provocare domande (curiose o provocatorie a seconda dei casi) sulla COMPARABILITA' di quelle realtà e ancor di più sul rapporto fra certe situazioni femminili ed elementi storici, filosofici (pensa che in commissione puoi trovarti docenti di latino, storia, ecc.), ecc. creandoti problemi; in più da quel che dici hai studiato i testi occidentali 8e la storia greca e romana) ma certamente NON testi sui confronti fra Cina, Roma e Grecia antiche, che non si studiano affatto.... ed é lì il punto debole (e peraltro difficilmente difendibile) del lavoro assai bello che vuoi fare.
E' invece assai più probabile (proprio per quel che dici tu:"non penso nemmeno di trattare con chissà quale profondità tematiche filosofiche e letterarie o storiche, perchè non sarebbero nemmeno comprese dalla commissione...si ha una conoscenza abbastanza sommaria della cultura cinese, che motlo spesso si limitano a Bruce Lee.") che se la comparazione si fa solo su Cina e Giappone i commissari ne sappiano assai poco e se ti fanno domande tu possa cavartela facilissimamente....
Inoltre, se parli della Grecia e di Roma antica puoi impelagarti in un dibattito spinoso fra chi é acriticamente classicista (e magari maschietto conservatore, nostalgico di certe realtà romane...) e chi non lo é, mentre proprio per la crassa ignoranza di massa sull'Oriente, le situazioni dell'antica Cina e Giappone sono più neutre da trattare in un esame....
Dici poi: "Trovo che una cultura non la si possa realmente comprendere studiando o facendosela raccontare, ma solo vivendola" ma il fatto é che tu non hai vissuto la cultura né di Cina né di Grecia e Roma ANTICHE, e i ricordi di chi ha vissuto qualche decina di anni fa (in Cina o in Italia) naturalmente non riguardano affatto gli aspetti (in questo caso la condizione femminile) delle epoche di Giulio Cesare, della dinastia Tang, di Socrate, della dinastia Yuan, di Poppea o di Omero, per le quali (che sono il tema, il periodo da te scelto) solo gli studi teorici (basati su testimonianze letterarie, archeologiche, storiche e loro interpretazioni) e la ricerca possono dare elementi realistici, credibili, sostenibili, anche nelle loro versioni semplificate (come vedi non ti ho citato libri per non appesantirti...) su tali temo e l'esperienza personale non mi pare aiuti, se non si ha una bella..."macchina del tempo".
Sulle immagini, se ti creano problemi tecnici non usarle; sul copyright non c'é problema se le usi in una semplice tesina (non in un libro o in una rivista) e ne citi la fonte...