Bè, ha ragione Kyo, l'amore risolve tutto.
Però pu? sembrare spesso più un fine che un mezzo, dopotutto la non discriminazione potrebbe limitatamente corrispondere all'amore.
Siamo diversi dalla prima generazione nel modo di pensare, di concepire la vita e per molti, nel benessere.
Loro hanno combattutto per vivere, hanno il fuoco negli occhi e, stringendo forte i denti, si comportano in corrispondenza delle loro dure esperienze.
Noi siamo sicuramente più fortunati rispetto a loro, e abbiamo le possibilità di concepire la vita da un occhio più sereno, meno limitato dalle difficoltà della vita. Siamo sicuramente diversi, e lo dobbiamo essere per non buttare al vento i loro sacrifici.
Il mezzo della non discriminazione? Essendo stranieri in un paese probabilmente con una mentalità anche provincialesca (l'Italia è sempre stata un po' bigotta), abbiamo l'obbligo e il diritto di integrarci. L'obbligo dipende da noi!
Il diritto si conquista col rispetto da parte dei cittadini ospitanti della nostra ricca diversità. Questo tramite la comunicazione.
Si ha paura di ci? che non si conosce, e una comunità chiusa pu? alimentare inutili paure, tramite il dialogo è possibile cacciare tali paure e convivere in modo più amichevole.