non e' una questione di cattiveria la mia.... giusto stamani al telegiornale ho sentito la notizia dell'arresto di 4 cinesi che compivano rapine e estorsioni a danni dei connazionali. Pochi giorni fa altri cinesi arrestati per lo stesso motivo, e sempre qualche giorno fa un mio amico proprietario di un internet point in via Filzi si lamentava che ogni settimana doveva pagare soldi a dei cinesi affinche' questi non gli creassero problemi o devastassero il locale ("per fortuna pago solo 400 euro alla settimana, gli altri pagano di piu" come mi ha detto). Che la maggior parte sono lavoratori seri e in gamba non c'e' dubbio, ma che ci siano anche estorsori e mafiosi idem, e minimizzare la cosa come se fosse inesistente o veramente ininfluente mi sembra molto ipocrita. Quello che mi ha preoccupato e rattristito molto in questi anni e' come molti giovani cinesi siano attratti morbosamente dalla criminalita', dall'atteggiarsi a piccoli mafiosi e invischiarsi in crimini piu' o meno gravi (dal sequestro di persona, alla rapina all'omicidio). In questi anni ho visto amici che una volta erano bravissimi, crescere e diventare criminali: Sichao, Rana, Negro, Luca tutta la loro compagnia, (solo per fare nomi noti, chi sta a Prato ha foprse avuto il dubbio piacere di conoscerli), ma ce ne sarebbero tantissimi di esempi. Idra, ti ricordi di Xin Junò eravamo soci, e l'ho visto letteralmente crescere qua in Italia e lo conosco benissimo come un fratello. Abbiamo aperto diversi club in tutta Italia insieme, e piano piano lui li ha usati per coprire le sue attivita' illecite, lasciandomi sempre all'oscuro e non rispondendo mai alle mie domande o dubbi. E l'ho visto commettere crimini, magari non cosi' gravi, ma comunque crimini che andavano dallo spaccio di stupefacenti, al sequestro di persona, all'estorsione, e al riciclaggio di denaro falso (e attualmente e' indagato per diversi reati). Ma ci sono stati e ci sono ancora molti Xin Jun in Italia, molti altri Chen Hong, molti altri Rana, Negro, Luca, Dahai... Troppi. E il mito della "violenza" o della "banda" al fine di guadagnare soldi facilmente si sta diffondendo sempre di piu'. 2 Gennaio 2005: matrimonio di un mio amico cinese a Milano (lui abitava a Prato). Invitati: tutti i suoi amici cinesi di Prato o altre citta' d'Italia: e tutti questi giovani a vantarsi guasconamente dei loro crimini, a vantarsi dal fatto che sono agli arresti domiciliari o ricercati dalla polizia, o a vantarsi che hanno partecipato all'omicidio di qualcuno. Allucinante... ma come mai la gioventu' di oggi e' cosi' attratta da tali miti negativi? tu NON SAI che dolore provavo a ascoltare questi ragazzi che una volta erano amici con POTENZIALITA' di diventare persone bravissime, e ora vedreli rovinati cosi'. Tu NON SAI cosa significa vedere amici, fratelli o anche persone che ho amato prendere queste direzioni soltanto per arricchirsi e allontanarsi. Tu non sai cosa significa credere in una persona, dargli tutta la fiducia, amore, amicizia per poi vedersi "tradito" in questo modo. Tu NON SAI cosa significa vedere morire sotto gli occhi un ragazzo che amavo tantissimo e che fino a pochi mesi prima era bravissimo, ucciso soltanto perche' ha dovuto pagare per le proprie decisioni "sbagliate". E TU NON sai cosa significa avere amici fraterni, o anche un partner con cui si e' diviso la vita, amicizia e magari anche un po' di amore, e a un certo punto essere totalmente esclusi dal loro mondo soltanto perche' non accettavo le loro "nuove" scelte di vita e i loro sistemi di arricchirsi facilmente.
La comunita' forse la conosco un po' meglio degli altri italiani, anche perche' non penso che nessun'altro abbia avuto cosi' tante occasioni come me per conoscerla da vicino. E' vero che ho conosciuto spesso la parte "peggiore". Ma e' anche vero che tutta questa diffidenza, silenzi, o il fatto stesso di essere escluso automaticamente dalla loro vita a causa di idee o origini diverse fa male.
Con questo NON dico che tutti i cinesi sono criminali. Come in tutti i paesi e tutte le nazionalita' ci sono i "buoni" e i "cattivi". ma il silenzio impenetrabile che circonda sempre la comunita' cinese, la loro diffidenza e estrema chiusura alla fine fanno confondere le carte sul tavolo. Chi sono i buoni? chi sono i cattivi? Tutto e' cosi' vago, misterioso, sconosciuto e lontano che alla fine tutto risulta confuso. Mi preoccupa che qua a Prato l'escalation della violenza e dei reati commessi da cinesi sta aumentando vertiginosamente, e coinvolge sempre molti piu' giovani cinesi che si lasciano affascinare dal mito del successo e della violenza (o del semplice crimine per arricchirsi piu' facilmente e maggiormente). Come pensi che mi sento dentro di me? pensi che mi senta bene ad avere amici fraterni e sapere che un giorno magari possano trovarsi inguaiati o prendere strade troppo rischiose? La comunita' cinese, a differenza delle altre, e' sempre stata molto chiusa, isolata, impenetrabile. E tutto questo non va certo a influire positivamente sull'idea che gli italiani hanno dei cinesi. Finche' la comunita' cinese continuera' a essere sempre cosi' chiusa, esisteranno sempre questi pregiudizi da parte degli italiani. Non basta un forum di Associna per migliorare le cose e far conoscere meglio agli italiani quello che accade veramente o quello che NON accade veramente all'interno della comunita, perche' i membri di questo forum si contano sulle dita di due mani, una percentuale troppo irrisoria in confronto alla totalita' dei cinesi d'Italia. In questi anni che ho cercato sempre piu' di entrare dentro la comunita' mi sono sempre scontrato con un muro di diffidenza pauroso, e soprattutto con un muro di silenzio che e' ancora piu' duro e impenetrabile della diffidenza. D'altronde non si puo' dire "gli affari dei cinesi riguardano soltanto e unicamente i cinesi". Se abitiamo in una societa', tutte le comunita' devono essere aperte.Qui invece si va al contrario: ci si chiude sempre di piu' all'interno di una comunita'. Tutto cio' che e' "cinese" o che accade nel mondo cinese non deve riguardare gli italiani. Sembra che quello che accade all'interno della comunita' non deva in qualche modo venire a conoscenza degli italiani. Mi sembra assurda questa mentalita'. Non viviamo in due mondi diversi, ne' tantomeno siamo membri di societa' segrete.
Conosco anche un sacco di persone in gamba, per fortuna e conto ovviamente su di loro. Ma teniamo conto di una cosa: i cinesi di seconda generazione come ci sono qui sul forum sono perle rare. per ogni Idra, Cilex, Ziner ecc.. esistono centinaia di altri cinesi che non hanno ne' la voglia ne' l'interesse a uscire dal loro piccolo mondo contribuendo a aumentare e solidificare ancora di piu' quell'aura di mistero e ignoto che aleggia intorno alla comunita'. E' triste ma vero. Non pensiamo che se Idra e' una persona aperta con tutti, allora TUTTI i cinesi sono come lui. Lui potra' rappresentare soltanto una piccolissima percentuale, che per varie ragioni ha avuto l'occasione di studiare e aprirsi verso l'esterno. Ma valutando obiettivamente la realta': quanti ce ne sono come Idra? quanti ce ne sono come lui che vogliono abbattere questo muro di silenzio e isolamento? Pochi. Molto pochi, in rapporto alla popolazione cinese totale d'Italia. Chi ci rimette? innanzitutto tutti i cinesi buoni, che in questo indistinto magma silenzioso, misterioso e chiuso, si vanno a confondere con le mele marce. Poi ci vanno a rimettere anche coloro che cercano di avvicinarsi a tale comunita', che si vedono naturalmente respinti o non accettati a causa dell'estrema chiusura e "segretezza" del mondo cinese.
Si, lo ammetto: lo dico e non voglio ripetermi: questi anni sono stati bellissimi per me. Ho conosciuto, amato, odiato tantissimi cinesi. Se potessi tornare indietro non cambierei assolutamente niente e ripeterei tutto dall'inizio, ripartendo esattamente da quel pomeriggio di maggio del 1989. Ma se c'e' una cosa che mi ha fatto soffrire assolutamente e che mi ha sempre ferito come 1000 pugnali, e' sempre stata questa diffidenza, questo senso di sospetto e chiusura che mi ha sempre impedito di andare un po' piu' oltre. Con alcune persone sono riuscito ad andare "oltre" ma sono stati rarissimi casi, che non confermano la regola. Sara' che abito in una citta' dove ormai la frattura tra i due mondi e' netta, e TUTTE queste questioni hanno assunto aspetti macroscopici e grotteschi. Mi da anche fastidio il fatto che si minimizza tutto, ignorando completamente le problematiche che esistono all'interno della comunita': dalla criminalita', allo sfruttamento, allo spaccio, all'estorsione.... si minimizza tutto facendo passare tutto sotto silenzio, come da tipico atteggiamento cinese. Chi ormai si e' assicurato un'esistenza decorosa, ricca, stabile qui in Italia, magari non e' piu' allenato o interessato a vedere queste cose, chiude spesso gli occhi per non vedere i problemi di un mondo che "sta piu' in basso". Ma agli occhi di un'altro, magari estraneo, che va sempre alla ricerca di quello che c'e' oltre un'apparente facciata di tranquillita' e sicurezza, questi particolari saltano agli occhi.
Dici che i miei amici ricchi hanno paura che io "copi" i loro metodi di arricchimento? puo' darsi, come puo' darsi che la verita' possa essere troppo scomoda e rischiosa. Ti ripeto, ne ho conosciuti cosi' tanti di cinesi che neanche te lo immagini, sono stato coinvolto (in maniera piu' o meno indiretta) in storie assurde. Mi hanno offerto un sacco di soldi per nascondere sequestrati, per falsificare documenti, per corrompere certe persone, per coprire attivita' non lecite, per procurare armi e sostanze stupefacenti e persino per eliminare una persona. E SEMPRE mi sono tirato indietro disgustato da questa smania di arricchirsi in maniera cosi' schifosa. Persone "insospettabili" come Vittorio, come il capo dell'ex ristorante giapponese vicino l'ospedale, come il secondo proprietario dell'ex Metropol, come il capo del club dell'Oriente e moltissime altre persone.. gente con i soldi, e se penso che queste "offerte" mi venivano da loro, mi fa ancora piu' ribrezzo pensare in che modo hanno guadagnato quei soldi. Mi hanno addirittura minacciato per certi reati di cui sono stato testimone, picchiato, ricattato, ma non ho mai pensato che se loro sono cosi', allora anche TUTTI i cinesi lo sono... Ma infine, QUESTO non e' il mondo cinese che volevo conoscere. Per fortuna ho conosciuto anche persone diversissime, totalmente l'opposto di questi. Ma le difficolta' sono state enormi, mancava proprio l'input, la spinta a avvicinarsi e conoscerci, dato che difficilmente un italiano puo' avvicinarsi al mondo cinese, e difficilmente un cinese interessa avvicinarsi al mondo italiano.
Ripeto e che sia chiaro: molti cinesi guadagnano soldi lavorando duramente, ma ce ne sono anche molti che guadagnano commettendo crimini. ODIO l'ipocritissima attitudine di sorvolare e ignorare queste cose come se non esistessero o se fossero cose cosi' marginali da risultare quasi ininfluenti o inesistenti. NON dico -e ripeto- NON DICO che TUTTI i cinesi siano criminali, perche' come in ogni comunita' c'e' il bene e il male. Ma il fenomeno esiste e sta crescendo sempre piu' rovinando l'immagine generale dei cinesi bravi che lavorano seriamente e rovinando anche l'impressione che gli italiani hanno dei cinesi. Ma FINCHE' esiste un tale isolamento e tale chiusura (o meglio: volonta' di stare separati) difficilmente si potra' valutare obiettivamente quanto c'e' di buono e di cattivo, quanto c'e' di leggenda e bugia e quanto c'e' di verita'. E infine: non basta un cinese come Idra o i pochi membri di questo forum per far si che TUTTI i cinesi d'Italia siano cosi' aperti e coscienti come voi. Voi siete diversi, perche' siete quasi nati (o nati al 100%) in Italia e ormai avete avuto una diversa formazione culturale. Ma la stragrande maggioranza degli altri cinesi NON e' nata qui e NON e' cresciuta qui: e' per questo che loro continuano a vivere in una maniera cosi' distaccata e spesso chiusa, ed e' per questo che gente come loro continuano a far alimentare i pregiudizi sul mondo cinese. Alla fine siete voi cinesi di seconda generazione che dovrete sobbarcarvi il compito di aprirvi all'esterno e dimostrare agli italiani cio' che c'e' di vero e cio' che c'e' di falso all'interno della comunita'. Le generazioni precedenti, numericamente piu' numerose di voi, ormai hanno "perso il treno" e quindi loro continueranno sempre e comunque a vivere nel loro piccolissimo mondo chiuso e impenetrabile.
TUTTO QUESTO e' applicabile a QUALSIASI popolo che e' emigrato: a suo tempo anche gli italiani in America si sono trovati nella stessa situazione: chiusi all'interno della propria comunita'. E all'esterno circolavano un sacco di leggende, bugie, mezze verita', paure e sospetti, soltanto perche' gli italiani non volevano aprirsi all'esterno e smentire. Addirittura si negava l'esistenza della mafia italiana. Ma la mafia esisteva, soltanto che la chiusura mentale degli italiani all'interno della comunita' continuava a alimentare sempre piu' l'idea che TUTTI gli italiani erano mafiosi. Come in TUTTE le comunita' c'e' una parte sana e una malata. E anche la comunita' cinese, come tutte le comunita' del mondo, NON e' esente. E' vero che i cinesi sono grandi affaristi, e lavorano duro, ma e' anche vero che ultimamente in Italia stanno arrivando anche molti criminali (soprattutto dalla Francia). Insomma, ripeto: il messaggio di quel tal Filippo riflette in pieno l'idea generale che un italiano medio ha dei cinesi: non dico che e' un'opinione sbagliata o giusta: dico soltanto che e' un'opinione basata sull'ignoranza. E l'ignoranza e' dovuta al fatto che i cinesi stanno TROPPO chiusi all'interno della propria comunita' senza che nessuno esca fuori allo scoperto per smentire o far conoscere il proprio mondo agli italiani. Possono essere messaggi stupidi: ma se un italiano NON conosce la comunita', se le poche notizie che filtrano all'esterno riguardano soltanto crimini, omicidi, sequestri perpetrati all'interno della comunita' cinese, come si fa a avere una idea diversa? A volte sembra esista una precisa volonta' da parte dei cinesi a far si' che nessuna notizia del loro mondo possa giungere all'esterno, sembra che la comunita' cinese non voglia far sapere cosa accade al proprio interno. In un clima del genere, non mi meraviglio che spuntino fuori messaggi come quelli di Filippo.
Io ho avuto la fortuna (anzi, ho dovuto farmi un culo cosi' per farlo) di conoscere piu' da vicino la comunita' cinese. Ma non penso che ogni italiano abbia voglia di fare lo stesso dato che l'approccio alla comunita' cinese e' estremamente difficoltoso.
Concludo, (poi l'admin puo' benissimo cancellare il mio topic) dicendo che non goustifico ne' condanno il messaggio di Filippo: puo' essere non veritiero, ma rappresenta in pieno tutti i dubbi che gli italiani hanno dei cinesi. Se uno di voi in questo forum ha degli amici italiani e questi italiani sanno che queste cose non sono vere... beh: e' troppo poco. Non basta un membro di Associna per far si che TUTTI i cinesi siano piu' aperti.
Infine, a nome di tutte le persone buone che ho conosciuto, dico soltanto: invece di stare a dire "ah! menzogna! noi non facciamo queste cose!" io rispondo: "uscite allo scoperto e diffondete la verita' senza stare rinchiusi nel vostro mondo".