Cosa mi fa veramente inca***** - page 1 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Cosa mi fa veramente inca*****  (Letto 16709 volte)

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ziner

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Cosa mi fa veramente inca*****
« il: 13 Maggio, 2005, 04:20:13 am »
http://www.corriere.it/vivimilano/forum ... stid=38070

Gente senza cervello che spara cazzate ma che poi finiscono per influenzare negativamente le persone già molto sensibili!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

cilex

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« Risposta #1 il: 13 Maggio, 2005, 10:21:49 am »
Bello.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

Idra

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« Risposta #2 il: 13 Maggio, 2005, 11:00:43 am »
A me mi ha fatto ridere. Credo che esternazione del genere dichiarino espressamente come il loro cervello è limitato. Droga? Lo spacciatore cinese è quello più conveniente!!!!!  Banconote false? Container cinesi pieni al porto di Napoli, il li ho finiti, ci vado domani a rifornirmi! Evasione fiscale, questo spesso è vero, ma sapete che anche l'80% dei italiani lo fanno? La ragione, certo non vado a spiegarlo a questi assidui utenti di bancomat che forse non riuscirebbero a seguire un discorso razionale.

Il problema è che noi cinesi siamo dei grandi lavoratori, è questo, nella libera concorrenza, fa male a chi ha gli occhi rossi dall'invidia(che parola brutta!!! E' pure uno dei sette peccati!!!).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

filippo1975

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« Risposta #3 il: 13 Maggio, 2005, 11:24:58 am »
per evitare casini.... quel Filippo che ha postato su quel forum NON sono io. Che esista la criminalita' cinese in Italia e' innegabile e che alcuni negozi o pronto moda sono coperture per attivita' piu' o meno illegali e' vero, soprattutto qui a Prato. Ma come esiste la criminalita' cinese esiste anche quella italiana, quella albanese, quella russa, quella rumena, quella nordafricana ecc.. Alla fine e' tutto un mangia-mangia. E chi ci rimette sono soltanto le persone normali (cinesi, italiane, africane, albanesi) che lavorano duramente e seriamente senza lasciarsi coinvolgere in attivita' illecite e che anzi, si fanno un culo cosi' per vivere.
Idra, il discorso invidia e libera concorrenza non e' forse molto azzeccato... quello che piu' fa paura agli italiani e' il modo "misterioso" con cui i cinesi vivono: nessuno sa cosa accade all'interno della comunita', non esistono apparenti contatti tra i due mondi, esiste come una barriera insormontabile tra i due mondi e quindi l'ignoto (la mancanza di informazioni o comunque conoscenza) crea paura, sospetto e anche odio. Un messaggio come quello di Filippo e' soltanto un'indice, una valvola di sfogo nato da una situazione che ogni giorno diventa sempre piu' drammatica: ovvero i due mondi (italiano e cinese) vanno sempre piu' distanziandosi e ignorandosi tra loro. E, come ho detto, questa mancanza di contatti o conoscenze crea paure e sospetti: paura di sapere cosa c'e' "al di la'" di tale muro.

Prima del viaggio di Colombo in America, era opinione comune che al di la' dello Stretto di Gibilterra ci fossero stati mostruose creature marine che divoravano i marinai, che arrivati a un certo punto il mondo finiva e si precipitava nell'abisso, che chi andava laggiu' non sarebbe mai piu' tornato vivo ecc... Ma questo perche'? perche' nessuno sapeva cosa c'era al di la'. C'era l'ignoto, c'era un mondo totalmente sconosciuto.

Il messaggio di Filippo e' un messaggio che avrebbe potuto scrivere un qualsiasi italiano, d'altronde TUTTI gli italiani che conosco pensano e dicono le stesse cose. E anche io, nonostante e' 16 anni che frequento cinesi (e per anni ho frequentato soltanto loro) ho ancora una conoscenza del mondo cinese molto superficiale. Ho degli amici cinesi carissimi che ci diciamo di tutto, ma alcuni argomenti restano e resteranno SEMPRE tabu', soprattutto quando si va a parlare delle loro attivita' o di come riescano a fare cosi' tanti soldi in cosi' breve tempo. Ho qualche amico di lunga data che nel giro di pochi anni hanno messo su fortune colossali senza apparentemente aver lavorato molto, ma ogni volta che chiedo come mai tutto cio' e' stato possibile, l'argomento viene abilmente troncato o evitato. Posso essere amico e intimo quanto voglio di loro, ma avverto benissimo che questi sono argomenti su cui non si puo' discutere o su cui si discute molto malvolentieri.

E finche' esistono tutti questi misteri questo senso "dell'ignoto", esisteranno (purtroppo?) sempre messaggi come quello di Filippo.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
\"quanto tempo ci vuole?\"
\"ci vuole... il tempo che ci vuole\"
(Joe The Piper, 1981)

Idra

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« Risposta #4 il: 13 Maggio, 2005, 11:46:39 am »
Filippo, questo messaggio tuo mi ha sorpreso. Eppure, credo che conosci bene la comunità cinese, pensavo che alcune cose non fossero misteri per te.
Sinceramente, il 90% dei cinesi in italia, sono dei grandi lavoratori. Non sono mai stati criminali, forse evasori, ma questo è un problema più generale.
Noi abbiamo un'altra mente di guadagnare soldi, sacrificio, tanto! coraggio, abbastanza!
Molti cinesi falliscono, altri diventano ricchissimi. Osiamo di più, e non ci accontentiamo di fare solo gli operai. E' una mentalità molto diffusa.
Che poi i tuoi amici ricchi non ti dicano come hanno fatto, la motivazionie più frequenti è perchè hanno paura che anche le altre persone lo facciano, la concorrenza anche tra noi è altissima, se non te ne sei accorto.
Siamo dei grandi fiutatori d'affari.
Alcune accuse, prese nei singoli casi, possono essere vere, ci sarà sicuramente qualche spacciatore cinese, ma ti assicuro, che la maggior parte dei cinesi anche a Paulo Sarpi, non sono dei delinquenti.
E' poco obbiettivo darci di delinquenti, è l'aggettivo meno caratterizzanti della nostra comunità.
Un ultimo esempio, sarebbe poco oggettivo dire che Gli italiani sono mafiosi e dentro il pomodoro che traspostano in america per fare la pizza (ipotizzo) ci sta spesso la cocaina. Forse sarà successo, ma mi sembra un commento poco obbiettivo e intelligente.

ps. che poi il 10% delinquenti devono essere isolati e combattuti è ovvio e molto importante.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Idra

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« Risposta #5 il: 13 Maggio, 2005, 12:01:43 pm »
Eppure, non me lo aspettavo da te, Filippo. Dici che chiunque avrebbe scritto quella roba li. Io credo che bisogna esse proprio stupidi a scrivere quella roba li. Finche sono loro ok, mi fa solo ridere, ma detto da te, mi fa un po' male. Sembra che siamo dei geni del crimine e che la forza dell'ordine sia così inadeguato da non riuscire a far emergere tali crimini. Io li considero solo dei commenti di gente molto stupidi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

cilex

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« Risposta #6 il: 13 Maggio, 2005, 14:27:39 pm »
Ricordati la conferenza, i barbari sono molto più utili di quanto credi!!!

perci? la prossima volta che un amico sta male; pensa prima di passargli la canna........... se quella canna che gli porterà a prendere trenta; sia veramente utile a qualcosa di più grande!!! non tutti gli amici che ti fanno gli sgambetti sono nemici........... e così possiamo ringraziare i cosidetti BARBARI come disse il prof della conferenza!!!!

Tutti i cinesi sono criminali al 90%; e questo lo sanno tutti il resto 10% sono angeli; c'è solo da scelgliere a quale percentuale appartenere!!!! (principio dello Yin e yang)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

ziner

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« Risposta #7 il: 13 Maggio, 2005, 15:50:01 pm »
Ho appena avuto un scambio di mail con lo staff di vivimilano, ho mandato un lettera con le mie cosiderazioni per spiegare che questi sono tutti pregiudizi stupidi ed ho allegato anche un pezzo dell'articolo "la morte di un cinese" (sperando che l'autore non si incazzi e venga ad accettarmi  :-D ) visto che era proprio quello volevo scrivere anchio, hanno detto che pubblicheranno la mia mail, almeno stavolta speriamo che qualche ignorante in più apra gli occhi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da ziner »

Idra

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« Risposta #8 il: 13 Maggio, 2005, 16:02:18 pm »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

cilex

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« Risposta #9 il: 13 Maggio, 2005, 17:38:14 pm »
Direi più che bello; coraggioso........
complimenti!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
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Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005

filippo1975

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« Risposta #10 il: 13 Maggio, 2005, 17:45:17 pm »
non e' una questione di cattiveria la mia.... giusto stamani al telegiornale ho sentito la notizia dell'arresto di 4 cinesi che compivano rapine e estorsioni a danni dei connazionali. Pochi giorni fa altri cinesi arrestati per lo stesso motivo, e sempre qualche giorno fa un mio amico proprietario di un internet point in via Filzi si lamentava che ogni settimana doveva pagare soldi a dei cinesi affinche' questi non gli creassero problemi o devastassero il locale ("per fortuna pago solo 400 euro alla settimana, gli altri pagano di piu" come mi ha detto). Che la maggior parte sono lavoratori seri e in gamba non c'e' dubbio, ma che ci siano anche estorsori e mafiosi idem, e minimizzare la cosa come se fosse inesistente o veramente ininfluente mi sembra molto ipocrita. Quello che mi ha preoccupato e rattristito molto in questi anni e' come molti giovani cinesi siano attratti morbosamente dalla criminalita', dall'atteggiarsi a piccoli mafiosi e invischiarsi in crimini piu' o meno gravi (dal sequestro di persona, alla rapina all'omicidio). In questi anni ho visto amici che una volta erano bravissimi, crescere e diventare criminali: Sichao, Rana, Negro, Luca tutta la loro compagnia, (solo per fare nomi noti, chi sta a Prato ha foprse avuto il dubbio piacere di conoscerli), ma ce ne sarebbero tantissimi di esempi. Idra, ti ricordi di Xin Junò eravamo soci, e l'ho visto letteralmente crescere qua in Italia e lo conosco benissimo come un fratello. Abbiamo aperto diversi club in tutta Italia insieme, e piano piano lui li ha usati per coprire le sue attivita' illecite, lasciandomi sempre all'oscuro e non rispondendo mai alle mie domande o dubbi. E l'ho visto commettere crimini, magari non cosi' gravi, ma comunque crimini che andavano dallo spaccio di stupefacenti, al sequestro di persona, all'estorsione, e al riciclaggio di denaro falso (e attualmente e' indagato per diversi reati). Ma ci sono stati e ci sono ancora molti Xin Jun in Italia, molti altri Chen Hong, molti altri Rana, Negro, Luca, Dahai... Troppi. E il mito della "violenza" o della "banda" al fine di guadagnare soldi facilmente si sta diffondendo sempre di piu'. 2 Gennaio 2005: matrimonio di un mio amico cinese a Milano (lui abitava a Prato). Invitati: tutti i suoi amici cinesi di Prato o altre citta' d'Italia: e tutti questi giovani a vantarsi guasconamente dei loro crimini, a vantarsi dal fatto che sono agli arresti domiciliari o ricercati dalla polizia, o a vantarsi che hanno partecipato all'omicidio di qualcuno. Allucinante... ma come mai la gioventu' di oggi e' cosi' attratta da tali miti negativi? tu NON SAI che dolore provavo a ascoltare questi ragazzi che una volta erano amici con POTENZIALITA' di diventare persone bravissime,  e ora vedreli rovinati cosi'. Tu NON SAI cosa significa vedere amici, fratelli o anche persone che ho amato prendere queste direzioni soltanto per arricchirsi e allontanarsi. Tu non sai cosa significa credere in una persona, dargli tutta la fiducia, amore, amicizia per poi vedersi "tradito" in questo modo. Tu NON SAI cosa significa vedere morire sotto gli occhi un ragazzo che amavo tantissimo e che fino a pochi mesi prima era bravissimo, ucciso soltanto perche' ha dovuto pagare per le proprie decisioni "sbagliate". E TU NON sai cosa significa avere amici fraterni, o anche un partner con cui si e' diviso la vita, amicizia e magari anche un po' di amore, e a un certo punto essere totalmente esclusi dal loro mondo soltanto perche' non accettavo le loro "nuove" scelte di vita e i loro sistemi di arricchirsi facilmente.

La comunita' forse la conosco un po' meglio degli altri italiani, anche perche' non penso che nessun'altro abbia avuto cosi' tante occasioni come me per conoscerla da vicino. E' vero che ho conosciuto spesso la parte "peggiore". Ma e' anche vero che tutta questa diffidenza, silenzi, o il fatto stesso di essere escluso automaticamente dalla loro vita a causa di idee o origini diverse fa male.

Con questo NON dico che tutti i cinesi sono criminali. Come in tutti i paesi e tutte le nazionalita' ci sono i "buoni" e i "cattivi". ma il silenzio impenetrabile che circonda sempre la comunita' cinese, la loro diffidenza e estrema chiusura alla fine fanno confondere le carte sul tavolo. Chi sono i buoni? chi sono i cattivi? Tutto e' cosi' vago, misterioso, sconosciuto e lontano che alla fine tutto risulta confuso. Mi preoccupa che qua a Prato l'escalation della violenza e dei reati commessi da cinesi sta aumentando vertiginosamente, e coinvolge sempre molti piu' giovani cinesi che si lasciano affascinare dal mito del successo e della violenza (o del semplice crimine per arricchirsi piu' facilmente e maggiormente). Come pensi che mi sento dentro di me? pensi che mi senta bene ad avere amici fraterni e sapere che un giorno magari possano trovarsi inguaiati o prendere strade troppo rischiose? La comunita' cinese, a differenza delle altre, e' sempre stata molto chiusa, isolata, impenetrabile. E tutto questo non va certo a influire positivamente sull'idea che gli italiani hanno dei cinesi. Finche' la comunita' cinese continuera' a essere sempre cosi' chiusa, esisteranno sempre questi pregiudizi da parte degli italiani. Non basta un forum di Associna per migliorare le cose e far conoscere meglio agli italiani quello che accade veramente o quello che NON accade veramente all'interno della comunita, perche' i membri di questo forum si contano sulle dita di due mani, una percentuale troppo irrisoria in confronto alla totalita' dei cinesi d'Italia. In questi anni che ho cercato sempre piu' di entrare dentro la comunita' mi sono sempre scontrato con un muro di diffidenza pauroso, e soprattutto con un muro di silenzio che e' ancora piu' duro e impenetrabile della diffidenza. D'altronde non si puo' dire "gli affari dei cinesi riguardano soltanto e unicamente i cinesi". Se abitiamo in una societa', tutte le comunita' devono essere aperte.Qui invece si va al contrario: ci si chiude sempre di piu' all'interno di una comunita'. Tutto cio' che e' "cinese" o che accade nel mondo cinese non deve riguardare gli italiani. Sembra che quello che accade all'interno della comunita' non deva in qualche modo venire a conoscenza degli italiani. Mi sembra assurda questa mentalita'. Non viviamo in due mondi diversi, ne' tantomeno siamo membri di societa' segrete.
Conosco anche un sacco di persone in gamba, per fortuna e conto ovviamente su di loro. Ma teniamo conto di una cosa: i cinesi di seconda generazione come ci sono qui sul forum sono perle rare. per ogni Idra, Cilex, Ziner ecc.. esistono centinaia di altri cinesi che non hanno ne' la voglia ne' l'interesse a uscire dal loro piccolo mondo contribuendo a aumentare e solidificare ancora di piu' quell'aura di mistero e ignoto che aleggia intorno alla comunita'. E' triste ma vero. Non pensiamo che se Idra e' una persona aperta con tutti, allora TUTTI i cinesi sono come lui. Lui potra' rappresentare soltanto una piccolissima percentuale, che per varie ragioni ha avuto l'occasione di studiare e aprirsi verso l'esterno. Ma valutando obiettivamente la realta': quanti ce ne sono come Idra? quanti ce ne sono come lui che vogliono abbattere questo muro di silenzio e isolamento? Pochi. Molto pochi, in rapporto alla popolazione cinese totale d'Italia. Chi ci rimette? innanzitutto tutti i cinesi buoni, che in questo indistinto magma silenzioso, misterioso e chiuso, si vanno a confondere con le mele marce. Poi ci vanno a rimettere anche coloro che cercano di avvicinarsi a tale comunita', che si vedono naturalmente respinti o non accettati a causa dell'estrema chiusura e "segretezza" del mondo cinese.
Si, lo ammetto: lo dico e non voglio ripetermi: questi anni sono stati bellissimi per me. Ho conosciuto, amato, odiato tantissimi cinesi. Se potessi tornare indietro non cambierei assolutamente niente e ripeterei tutto dall'inizio, ripartendo esattamente da quel pomeriggio di maggio del 1989. Ma se c'e' una cosa che mi ha fatto soffrire assolutamente e che mi ha sempre ferito come 1000 pugnali, e' sempre stata questa diffidenza, questo senso di sospetto e chiusura che mi ha sempre impedito di andare un po' piu' oltre. Con alcune persone sono riuscito ad andare "oltre" ma sono stati rarissimi casi, che non confermano la regola. Sara' che abito in una citta' dove ormai la frattura tra i due mondi e' netta, e TUTTE queste questioni hanno assunto aspetti macroscopici e grotteschi. Mi da anche fastidio il fatto che si minimizza tutto, ignorando completamente le problematiche che esistono all'interno della comunita': dalla criminalita', allo sfruttamento, allo spaccio, all'estorsione.... si minimizza tutto facendo passare tutto sotto silenzio, come da tipico atteggiamento cinese. Chi ormai si e' assicurato un'esistenza decorosa, ricca, stabile qui in Italia, magari non e' piu' allenato o interessato a vedere queste cose, chiude spesso gli occhi per non vedere i problemi di un mondo che "sta piu' in basso". Ma agli occhi di un'altro, magari estraneo, che va sempre alla ricerca di quello che c'e' oltre un'apparente facciata di tranquillita' e sicurezza, questi particolari saltano agli occhi.
Dici che i miei amici ricchi hanno paura che io "copi" i loro metodi di arricchimento? puo' darsi, come puo' darsi che la verita' possa essere troppo scomoda e rischiosa. Ti ripeto, ne ho conosciuti cosi' tanti di cinesi che neanche te lo immagini, sono stato coinvolto (in maniera piu' o meno indiretta) in storie assurde. Mi hanno offerto un sacco di soldi per nascondere sequestrati, per falsificare documenti, per corrompere certe persone, per coprire attivita' non lecite, per procurare armi e sostanze stupefacenti e persino per eliminare una persona. E SEMPRE mi sono tirato indietro disgustato da questa smania di arricchirsi in maniera cosi' schifosa. Persone "insospettabili" come Vittorio, come il capo dell'ex ristorante giapponese vicino l'ospedale, come il secondo proprietario dell'ex Metropol, come il capo del club dell'Oriente e moltissime altre persone.. gente con i soldi, e se penso che queste "offerte" mi venivano da loro, mi fa ancora piu' ribrezzo pensare in che modo hanno guadagnato quei soldi. Mi hanno addirittura minacciato per certi reati di cui sono stato testimone, picchiato, ricattato, ma non ho mai pensato che se loro sono cosi', allora anche TUTTI i cinesi lo sono... Ma infine, QUESTO non e' il mondo cinese che volevo conoscere. Per fortuna ho conosciuto anche persone diversissime, totalmente l'opposto di questi. Ma le difficolta' sono state enormi, mancava proprio l'input, la spinta a avvicinarsi e conoscerci, dato che difficilmente un italiano puo' avvicinarsi al mondo cinese, e difficilmente un cinese interessa avvicinarsi al mondo italiano.
Ripeto e che sia chiaro: molti cinesi guadagnano soldi lavorando duramente, ma ce ne sono anche molti che guadagnano commettendo crimini. ODIO l'ipocritissima attitudine di sorvolare e ignorare queste cose come se non esistessero o se fossero cose cosi' marginali da risultare quasi ininfluenti o inesistenti. NON dico -e ripeto- NON DICO che TUTTI i cinesi siano criminali, perche' come in ogni comunita' c'e' il bene e il male. Ma il fenomeno esiste e sta crescendo sempre piu' rovinando l'immagine generale dei cinesi bravi che lavorano seriamente e rovinando anche l'impressione che gli italiani hanno dei cinesi. Ma FINCHE' esiste un tale isolamento e tale chiusura (o meglio: volonta' di stare separati) difficilmente si potra' valutare obiettivamente quanto c'e' di buono e di cattivo, quanto c'e' di leggenda e bugia e quanto c'e' di verita'. E infine: non basta un cinese come Idra o i pochi membri di questo forum per far si che TUTTI i cinesi d'Italia siano cosi' aperti e coscienti come voi. Voi siete diversi, perche' siete quasi nati (o nati al 100%) in Italia e ormai avete avuto una diversa formazione culturale. Ma la stragrande maggioranza degli altri cinesi NON e' nata qui e NON e' cresciuta qui: e' per questo che loro continuano a vivere in una maniera cosi' distaccata e spesso chiusa, ed e' per questo che gente come loro continuano a far alimentare i pregiudizi sul mondo cinese. Alla fine siete voi cinesi di seconda generazione che dovrete sobbarcarvi il compito di aprirvi all'esterno e dimostrare agli italiani cio' che c'e' di vero e cio' che c'e' di falso all'interno della comunita'. Le generazioni precedenti, numericamente piu' numerose di voi, ormai hanno "perso il treno" e quindi loro continueranno sempre e comunque a vivere nel loro piccolissimo mondo chiuso e impenetrabile.
TUTTO QUESTO e' applicabile a QUALSIASI popolo che e' emigrato: a suo tempo anche gli italiani in America si sono trovati nella stessa situazione: chiusi all'interno della propria comunita'. E all'esterno circolavano un sacco di leggende, bugie, mezze verita', paure e sospetti, soltanto perche' gli italiani non volevano aprirsi all'esterno e smentire. Addirittura si negava l'esistenza della mafia italiana. Ma la mafia esisteva, soltanto che la chiusura mentale degli italiani all'interno della comunita' continuava a alimentare sempre piu' l'idea che TUTTI gli italiani erano mafiosi. Come in TUTTE le comunita' c'e' una parte sana e una malata. E anche la comunita' cinese, come tutte le comunita' del mondo, NON e' esente. E' vero che i cinesi sono grandi affaristi, e lavorano duro, ma e' anche vero che ultimamente in Italia stanno arrivando anche molti criminali (soprattutto dalla Francia). Insomma, ripeto: il messaggio di quel tal Filippo riflette in pieno l'idea generale che un italiano medio ha dei cinesi: non dico che e' un'opinione sbagliata o giusta: dico soltanto che e' un'opinione basata sull'ignoranza. E l'ignoranza e' dovuta al fatto che i cinesi stanno TROPPO chiusi all'interno della propria comunita' senza che nessuno esca fuori allo scoperto per smentire o far conoscere il proprio mondo agli italiani. Possono essere messaggi stupidi: ma se un italiano NON conosce la comunita', se le poche notizie che filtrano all'esterno riguardano soltanto crimini, omicidi, sequestri perpetrati all'interno della comunita' cinese, come si fa a avere una idea diversa? A volte sembra esista una precisa volonta' da parte dei cinesi a far si' che nessuna notizia del loro mondo possa giungere all'esterno, sembra che la comunita' cinese non voglia far sapere cosa accade al proprio interno. In un clima del genere, non mi meraviglio che spuntino fuori messaggi come quelli di Filippo.
Io ho avuto la fortuna (anzi, ho dovuto farmi un culo cosi' per farlo) di conoscere piu' da vicino la comunita' cinese. Ma non penso che ogni italiano abbia voglia di fare lo stesso dato che l'approccio alla comunita' cinese e' estremamente difficoltoso.
Concludo, (poi l'admin puo' benissimo cancellare il mio topic) dicendo che non goustifico ne' condanno il messaggio di Filippo: puo' essere non veritiero, ma rappresenta in pieno tutti i dubbi che gli italiani hanno dei cinesi. Se uno di voi in questo forum ha degli amici italiani e questi italiani sanno che queste cose non sono vere... beh: e' troppo poco. Non basta un membro di Associna per far si che TUTTI i cinesi siano piu' aperti.
Infine, a nome di tutte le persone buone che ho conosciuto, dico soltanto: invece di stare a dire "ah! menzogna! noi non facciamo queste cose!" io rispondo: "uscite allo scoperto e diffondete la verita' senza stare rinchiusi nel vostro mondo".
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HuRoby

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« Risposta #11 il: 13 Maggio, 2005, 18:40:37 pm »
Caro Filippo,
Raramente mi ritrovo a leggere post lunghi cm i tuoi,ma x questo ho fatto un eccezione,visto ke riguarda me,te e gli altri. Sn molto colpito dalle tue parole,dai tuoi commenti,dei tuoi consigli e soprattutto dai tuoi pensieri. Ammiro il tuo modo di pensare e spero un giorno di raggiungere la tua saggezza,se così vogliamo/possiamo kiamarla. NN c'è motivo ke io scriva altro anke xkè Filippo ha ben indicato tutto e anke xkè sarebbe tutto inutile,quello ke potrei scrivere porterebbero ad altre domande e soprattutto a domande senza risposte,ma soprattutto xkè alla fin fine ognuno risponde cn le proprie convinzioni e le proprie esperienza e nn potremmo mai cambiare il modo di ragionare di quei cinesi ke lavorano,lecitamente o illecitamente, di far conoscere il proprio mondo agli altri.  ma cm noi facciamo così,anke gli italiani kiudono il loro mondo a noi cinesi.......io ho avuto esperienze negativi cn italiani xci? nn ne voglio(volevo) conoscere ma ovviamente ci possono essere quei cinesi ke hanno solo amicizie italiane....NN so se abbiate ben compreso il mio punto di vista,ma spero di si(cmq intendevo solo dire...ke TUTTO varia da xsona a xsona,ki ha avuto fortuna,ki no). Uno dei motivi x cui nn voglio frequentare questo forum è prorio dato dal fatto ke gli obiettivi di questo forum sn troppo grandi x me, e io,essendo un tipo svogliato sin dalla nascita,nn mi reputo motivato
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da HuRoby »

filippo1975

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« Risposta #12 il: 13 Maggio, 2005, 18:43:13 pm »
finisco veramente, poi NON rispondo piu' a topic del genere perche' in qualche modo mi fanno male: ripenso sempre a tutte le persone che ho perso e le sconfitte subite a causa dell'estrema lontananza dei nostri 2 mondi:

Tutto quello che ho scritto sopra e' quanto ho sperimentato io nel corso di 16 anni in una citta' come Prato. E Prato, a detta di tutti i cinesi e' ormai un caso a parte. La settimana scorsa sono andato a trovare il mio bf a Perugia. Lui e' cinese come voi, eppure da quello che mi ha detto, e da quello che mi hanno detto altri cinesi, sembra che il colore della pelle o la nazionalita' non influiscono minimamente. Ha paura a venire a Prato, anche se ci aveva fatto una mezza idea. ha paura di entrare in un mondo cinese troppo chiuso, e di non sapere piu' come uscirne fuori. Per questo, a malincuore, ha declinato l'idea di poter venire qui a Prato e essere piu' vicini.

Ho sentito dire da qualcuno che al di fuori di Prato esistono altri posti dove cinesi e italiani cooperano tra loro, escono insieme, si amano, si divertono, lavorano, parlano senza pregiudizi e senza paura. Non so dove sia questo posto, ma ne ho sentito parlare cosi' tante volte come un'utopica Atlantide che penso che possa esistere veramente.

Poi, guardo Prato e dico "ma no... tutto cio' non puo' esistere".

Ma fa male, molto male (e voi non sapete quanto) quando vado in cerca di un sorriso, uno sguardo, e vedo soltanto diffidenza e indifferenza negli occhi della gente.
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HuRoby

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« Risposta #13 il: 13 Maggio, 2005, 18:47:56 pm »
Filippo,quando ti incontrerò,sarò ben lieto di offrirti un caffè
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da HuRoby »

filippo1975

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« Risposta #14 il: 13 Maggio, 2005, 19:18:18 pm »
Citazione da: "HuRoby"
Filippo,quando ti incontrerò,sarò ben lieto di offrirti un caffè


corretto con un po' di vodka please...  :lol:

Anzi, faccio come il mio amico Fernando:

"Filippo, che me lo puoi offrire un caffe'?"
"Certamente"
"Allora dato che ci sei, offrimi anche un gelato e un panino"

 8O
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da filippo1975 »
\"quanto tempo ci vuole?\"
\"ci vuole... il tempo che ci vuole\"
(Joe The Piper, 1981)