forse non ci capiamo:
- un conto sono le pratiche mediche con l'uso di parti del corpo umano nell'antichità o nel Medioevo o successivamente in Cina e in Giappone, su cui non ho informazioni (e per questo non ero intervenuto), un conto quelle coeve in Europa Occidentale;
- un conto sono le pratiche mediche normali ed autorizzate nelle rispettive epoche e un conto quelle reputate all'epoca illegali, criminali, o ancott le ciarlatanerie, le pagliacciate (non necessariamente le pratiche proibite erano ciarlatanerie....);
- in Occidente, nel periodo considerato, ogni pratica su cadaveri era rigidamente VIETATA (dissezione per motivi di studio e a maggior ragione uso di parti dei corpi per qualsiasi scopo medico) e se avveniva (ripeto, Leonardo faceva dissezioni per studiare l'anatomia) era clandestina ed illegale, altro che "pubblicità";
- ci? non esclude affatto pratiche come quelle descritte dall'articolo da te linkato avvenissero, ma appunto questo rtientra nelle cronache nere (e permettimi di dire trash) dell'epoca, del sottobosco dell'illegalità e non nella Storia delle pratiche mediche accettate dalle società occidentali medievali e postmedievali (ripeto, in Oriente la cosa poteva essere del tutto diversa, ma quensto non c'entra nulla....);
- se si vuole scrivere un articolo come il suddetto, allora non servono riferimenti, bibliografie, ecc.; se invece si vuole realizzare un approfondimento (o un saggio) scientifico e storico serio allora tali riferimenti (del tutto assenti in TUTTI i links postati da te) é indispensabile per non fare la figura dei ciarlatani: penso conosci le regole degli ambienti scientifici e storici...
sullo specifico articolo, alcune osservazioni:
- come gli altri é privo di ogni fonte (e quindi inutilizzabile per qualsiasi studio SERIO);
- parla esplicitamente di pratiche VIETATE in Occidente anche se sostiene che
" nel 1424 le autorità egiziane furono costrette a prendere dei provvedimenti, arrestando persone che vendevano un olio estratto da cadaveri imbalsamati trafugati"
come se prima di tale data simili pratiche fossero legali in Egitto, il che E' FALSO; oltre tutto, ripeto, prima delle scoperte archeologiche della fine del secolo XVIII le mummie vere disponibili in Egitto erano pochissime (frutto collaterale di saccheggi di tombe di età faraonica realizzati per ben altri scopi) e quindi non capaci di alimentare per secoli tale pratica illegale, per cui alla sua illegalità si aggiungeva probabilmente soprattutto la contraffazione citata pure nell'articolo;
- il passo "Come racconta Ambroise Paré, famoso chirurgo dei re di Francia vissuto nel Cinquecento, le mummie false venivano realizzate anche in Francia, trafugando i cadaveri degli impiccati la notte, per poi prepararli in modo da farli sembrare antichi e venderli a caro prezzo agli speziali come mummie egizie." non dimostra nulla (manca ripeto di ogni fonte e riferimento), si colloca fra le tante "leggende metropolitane" medievali (fra cui i racconti sulla stregoneria, sulle streghe volanti in cielo, sulla vendita di "polvere di corno di unicorno", ecc., interessanti sul piano mitologico e antropologico ma non della Storia della Medicina....) e si riferisce comunque a pratiche DEL TUTTO PROIBITE in Occidente, per le quali non pu? esistere a mio parere alcun serio interesse se non criminologico;
- l'articolo stesso segnala la possibile radice della confusione alla base di simili credenze: "Il celebre naturalista Pier Andrea Mattioli segnalò che il termine mummia utilizzato negli antichi testi arabi e greci non si riferiva tanto ai cadaveri quanto ai preparati che si utilizzavano per l’imbalsamazione."
- usare "polvere di mummia" resta comunque del tutto diverso dall'uso medico di parti di cadaveri "freschi", pratica che nell'Occidente preindustriale era degna appunto solo di personaggi da films di Romero sugli zombies, ossia da criminali necrofili della peggior specie (si ricordi che la semplice profanazione di tombe, senza manipolazione del cadavere, comportava la condanna a morte nelle forme più atroci....) e coinvolgere tali pratiche nella Storia della medicina occidentale é del tutto errato;
- il passo: "Oggi registriamo un elevatissimo grado di popolarità, alimentata dai media, di metodi di cura cosiddetti ôalternativiö (alcuni non meno bizzarri di quelli a base di mummia) che non hanno nessuna validità scientifica ma le cui proprietà di guarigione vengono ritenute reali, anche per un comportamento piuttosto ambiguo e poco razionale di molti professionisti del settore." é patetico: associare l'omeopatia a simili pratiche relative a cadaveri freschi e mummie (che restano cose ben diverse fra loro...) mostra un desiderio di criminalizzazione delle medicine alternative degno della parte più ottusa dei baroni della medicina occidentale ma non stupisce in un articolo privo di ogni base di "validità scientifica" pur invocata (quando si imparerà, anche su questo Forum, a citare le fonti invece che inventare sarà un grande passo avanti vero un comportamenti "meno ambiguo e irrazionale"....)
vedo infine che, pur non avendo trovato un solo scritto con riferimenti bibliografici e fonti (indispensabili), hai trovato da solo su Internet vari materiali, per cui almeno sull'Occidente e il Medio Oriente dubito che gli utenti di ASSOCINA possano fare più di te; diverso é il discorso su Cina e Giappone (dove i sistemi di riferimento culturali e religiosi medievali erano totalmente differenti e certe pratiche potevano essere accolte nella farmacologia ufficiale e per nulla vietate....), ma ripeto, su questo occorre rivolgersi a mio parere non alle ciarlatanerie internet prive di riferimenti indispensabili ma a esperti di Storia della Medicina CINESE e GIAPPONESE, magari delle Università di quei Paesi, DIRETTAMENTE e in forme che consentano di avere riferimenti bibliografici seri: l'argomento lo impone e comunque resta regola generale!