Voglio raccontarvi una storia di incomprensione culturale che mi è capitata tempo fa;
premetto ,anche se non sono una grandissima religiosa praticante(come del resto la maggior parte degli italiani),di sentirmi attratta e il bisogno di essere ôancheö una cristiana ,visto che vivendo a Taiwan ho sempre seguito il buddhismo e il taoismo.
Sin da piccola ,quando abitavo a Taiwan, assieme e mia sorella e alcune amiche,andavo a messa una domenica si e una no, da quando sono venuta in Italia ho continuato a frequentare la chiesa,anche se quella a Taipei era del ramo protestante, e in Italia quella cattolica (non ho mai badato alle differenze). Ma come la gente di qua,per lo meno la maggior parte degli italiani che frequento, non vanno quasi mai a messa,anche io ho ridotto la mia frequenza .I motivi del mio distacco però sono diversi rispetto a quando vivevo a Taipei ,sono da attribuire ai cristiani italiani, nel piccolo paese dove vivo attualmente la gente mi ha sempre guardata male,con sospetto e disprezzo,le prime volte che sono andata a messa qui,mi sono sentita in imbarazzo,tutti mi guardavano e commentavano,era l'anno 2003,insomma ho capito che c'era qualcosa che non andava,non ho mai indagato in profondo,forse per Dio noi siano tutti uguali davanti a se,ma per i cristiani Italiani evidentemente no,il colore della pelle fa la differenza .Da allora quando posso mi reco nel Duomo della capoluogo di provincia,che purtroppo visto la distanza non posso frequentare spesso,li mi trovo meglio,in una grande città la gente non mi nota,e ci sono tanti cristiani ôdi pelle diversaö come me!
Ma una cosa che volevo raccontarvi mi è successa un anno dopo,il parroco del mio paese mi conosce di vista e non so che idea si sia fatta di me, non mi è mai sembrato aperto,anzi mio marito mi ha raccontato episodi molto sgradevoli,trasvoliamo,adesso non sto a raccontarveli,insomma lui è un leghista dichiarato,con tanto di ôPedigreeö , arriva dalle montagne della Valtellina, tra noi non corre buon sangue,e io non vado mai nella ôsuaö chiesa ,i nostri incontri si limitano al giorno in cui lui passa a benedire la casa, a pelle si capisce che lui non ha simpatie nei miei confronti,probabilmente io rappresento una minaccia per i ôcristiani Docö ,magari mi sbaglio non lo so,di conseguenza io mi comporto di ghiaccio nei suoi confronti, non sono prevenuta,ma per me il suo comportamento non è educato nei miei confronti,io sono una persona come chiunque, probabilmente è lui che è prevenuto,voi direte,magari abbiamo bisogno di parlarci,ma io oramai gli ho messo una pietra sopra, penso che lui si comporta in modo sgarbato per via della mia origine ,tra me e lui non c'è nessun dialogo,
una cosa mi ha fatto veramente arrabbiare l'ultima volta che è venuto a benedire la casa, normalmente quando veniva ero da sola,ma questa volta c'era anche mio marito, in cucina lui ha appeso una quadro,dove su un foglio di bambù c'è scritto con ideogrammi un proverbio cinese, la sua esatta traduzione è :ôse hai sbagliato a fare qualcosa non stare a piangerci sopra,ma pensa piuttosto a non sbagliare ancora un'altra voltaö!!!!
Lui ha iniziato a chiede se era un testo di chi sa che religione, ammettendo di essere ignorante circa le scritture straniere, e di non conoscere le altre religioni e le loro storia,comunque il discorso che stava campando in aria non centrava nulla con quel quadro, per mio marito ,che non sa leggere gli ideogrammi , e me, rappresenta solo un elemento decorativo, l'arte della scrittura, una bella immagine da appendere al muro,come un qualsiasi quadro,nulla di più!
Alla fine del suo discorso(che voleva farmi capire che tutte queste cose sono spazzatura,e lui non conosce e non è interessato alla spazzatura,quindi non le conosce) ha fatto una confusione tale che non avevo parole ,non ha chiesto cosa era,cosa rappresentava e cosa c'era scritto, io ero ammutolita,non sapevo più che pensare,tante parole di pensieri che si erano sviluppati nella sua mente , dopo il discorso ha trovato un pizzico di interesse e la sua domanda è stata,öma in che lingua è scritto? ô - e mio marito gli ha risposto ôin mandarinoö - lui indicando me a mio marito ha detto-ô ah ecco allora loro sono dei mandarini,proprio dei mandariniö. Dopo queste parole volevo cadere a terra,davvero non sapevo più cosa dire,sono rimasta ammutolita,gli ho messo una pietra sopra,gli ho dato 5 euro di offerta ho aperto la porta e addio!
Naturalmente noi tutti sappiamo chi erano i mandarini in Cina,per lo meno i cinesi ,e io naturalmente non sono una mandarina, e oggi non ci sono più i mandarini,che sono esistiti durante la varie dinastie imperiali cinesi etc. ,e sappiamo che per mandarino si intende la lingua cinese parlata
http://it.wikipedia.org/wiki/Cinese_mandarino , ma mandarino tradotto in mentalità insubre leghista, ha un significato diverso, visto il suo sorrisetto ironico sarcastico ho capito che intendeva per indicare una persona originaria da una cultura ritenuta rozza, volgare, o comunque non stimabile .Essere un mandarino....potevo allora dirgli che era scritto in terrone, tanto faceva lo stesso.....insomma l'incomprensione si è trasformata in offesa nei miei confronti...o sono io che non capisco a cosa voleva alludere e arrivare!
Comunque continuo a frequentare da sola il Duomo di città,senza parlare con nessuno,forse è meglio! Forse i parroci di Taiwan hanno il mio stesso viso e non hanno pregiudizi prima di conoscermi!Forse i cristiani italiani sono diversi dagli altri!