La tratta della plastica - page 1 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: La tratta della plastica  (Letto 2669 volte)

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libero

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La tratta della plastica
« il: 12 Agosto, 2010, 10:08:35 am »
La tratta della plastica
Claudia Silvestrini, direttrice del consorzio Polieco, racconta come i cinesi hanno conquistato il mercato italiano dei rifiuti, che partono come scarto verso la Cina e ritornano in Europa come merce.
http://www.terranews.it/news/2010/08/la ... a-plastica
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kinzika

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Re: La tratta della plastica
« Risposta #1 il: 12 Agosto, 2010, 10:42:32 am »
Citazione da: "libero"
La tratta della plastica
Claudia Silvestrini, direttrice del consorzio Polieco, racconta come i cinesi hanno conquistato il mercato italiano dei rifiuti, che partono come scarto verso la Cina e ritornano in Europa come merce.
http://www.terranews.it/news/2010/08/la ... a-plastica


che bella notizia!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)

libero

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« Risposta #2 il: 21 Settembre, 2010, 11:05:43 am »
No al decreto vergogna
Sarà approvato questa settimana il nuovo Codice ambientale della Prestigiacomo che introduce la figura del broker dell’immondizia e potrebbe semplificare il traffico internazionale dei rifiuti.
http://www.terranews.it/news/2010/09/no ... o-vergogna
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

vasco reds

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« Risposta #3 il: 21 Settembre, 2010, 11:08:46 am »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

kinzika

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Re: La tratta della plastica
« Risposta #4 il: 21 Settembre, 2010, 12:02:24 pm »
Citazione da: "kinzika"
Citazione da: "libero"
La tratta della plastica
Claudia Silvestrini, direttrice del consorzio Polieco, racconta come i cinesi hanno conquistato il mercato italiano dei rifiuti, che partono come scarto verso la Cina e ritornano in Europa come merce.
http://www.terranews.it/news/2010/08/la ... a-plastica

che bella notizia!


ah non avevo capito che portavano lì i rifiuti tossici..

fa niente.. commentiamo meglio..

i rifiuti:

o li mandate tutti nello spazio con navicelle o vi conviene (dico vi alle industrie) chiudere proprio baracca e fare cose senza rifiuti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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vasco reds

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« Risposta #5 il: 21 Settembre, 2010, 14:11:27 pm »
utopia
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

kinzika

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« Risposta #6 il: 22 Settembre, 2010, 09:56:11 am »
Citazione da: "vascoexinhong"
utopia


utopia u bel niente! SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSE LA REALE CONVINZIONE CHE CERTI INVESTIMENTI ANDREBBERO FATTI PER IL BENE DELL'UMANITA' INVECE CHE PER GI AFFARI PROPRI  NON DOVREBBE ESSERE UTOPIA: CHE INVESTANO SULLA NASA O SU QUELO CHE PARE A LORO PIUTTOSTO CHE SU AFFARI CHE NESSUNO CONOSCE .. CHE PERO' CI RIGUARDANO DA VICINO PER I FIGLI FUTURI, I NIPOTI E PER NOI ADESSO... Sììì FATEI NASCERE TUTTI CON 10 TESTE TESTE DI CAXXO!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
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cavallo

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« Risposta #7 il: 22 Settembre, 2010, 11:10:33 am »
quotokinzika, tanto più che:
- oltre il 50% dei rifiuti (in particolare plastici) derivano da imballaggi inutili, eccessivi e/o solo promozionali e dallo scriteriato uso dei sacchetti di plastica usa e getta;
- milioni di tonnellate di rifiuti di ogni tipo (anche plastici) derivano dalle folli mode consumiste indotte dalle pubblicità che stimolano (talora obbligano, con prodotti non riparabili) a cambiare di continuo (chi pu?...) accessori, telefonini, computers, ecc.

e tutto PAGATO DAI CONSUMATORI (e dai contribuenti) , in termini di prezzo, costi sociali e salute, a vantaggio dei vampiri del profitto..... che si riempiono la bocca con la "libertà d'impresa"....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

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Re: La tratta della plastica
« Risposta #8 il: 22 Settembre, 2010, 13:14:51 pm »
Citazione da: "kinzika"
fare cose senza rifiuti.


utopia

chiarisco visto che alle volte penso di parlare cinese a degli italiani  :?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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« Risposta #9 il: 22 Settembre, 2010, 13:33:01 pm »
peccato che ci siano una infinità di studi ed esperienze (naturalmente minimizzate dai signori della guerra del packaging, del gadgeting, del conservatorismo liberista-commerciale e..da chi non sa neppure di cosa si stia parlando....) su:

- ritorno alla vendita di prodotti SFUSI (alimentari, detersivi, ecc.) a packaging zero;
- packaging totalmente riciclabile a rifiuti zero;
- apparecchiature anche complesse i cui elementi sono al 100% recuperabili in caso di cessazione del funzionamento, a rifiuti zero;
- riuso da parte anche di cooperative di solidarieetà sociale dei presunti "scarti" (mobili "rotti", biciclette "rotte", ecc.) a rifiuti zero;
- riduzione sistematica dell'iperconsumo e del continuo inseguire i modelli, che riduce anche del 70% su base annua la produzione di rifiuti;
- baratto e circuitazione di oggetti, libri (book-crossing) ed abiti usati, che riducono ovviamente i rifiuti;
- sostituzione di buste di plastica usa e getta con borse a lungo uso 8e non necessariamente di plastica), reticelle, sacche di tessuto, con un'ilteriore riduzione dei rifiuti...;
- car-sharing, rifiuto dell'uso dell'auto e dei cellulari, ecc., che comporta ulteriori significative riduzioni dei rifiuti....

se invece di avvolgersi nella ignoranza, nella pigrizia, nella piaggeria malcelata verso i signori delle plastiche, del ciclo dei rifiuti (spesso le ecomafie....), e dei guru dell'iperconsumismo compulsivo si prendesse coscienza di queste esperienze (in atto da Bolzano a Lille, da Dacca a Siena, da Salvador de Bahia a Los Angeles, da Brema alla stessa Cina....)
e ci si battesse per renderle non episodiche, non sottovalutate, ma anzi assistite, propagandate, supportate, mediatizzate, si otterrebbero 2 bellissimi risultati:
- meno rifiutti in giro nell'ambiente;
- meno posts spazzatura, figli di ignoranza e/o malafede, su Associna
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« Risposta #10 il: 22 Settembre, 2010, 15:07:54 pm »
fare cose senza rifiuti e fare cose con pochi rifiuti sono 2 cose ben diverse
meno stupidaggini da figlie di ignoranza e/o malafede, su Associna cerchiamo di non girare le frittate altrimenti si inquina il forum
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

cavallo

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« Risposta #11 il: 22 Settembre, 2010, 16:30:23 pm »
gira la frittata chi non sa fare altro perché non capisce neppure (pur essendo nato ed avendo frequentato la scuola dell'infanzia, forse, in Italia) l'Italiano:

ho fatto, per chi sa l'Italiano, esempi ANCHE di esperienze già in corso e per niente utopiche di PRODUZIONE ZERO DI RIFIUTI (naturalmente da parte di chi adotta/sceglie di adottare/pu? adottare specifiche strategie):

- ritorno alla vendita di prodotti SFUSI (alimentari, detersivi, ecc.) a packaging zero;
- packaging totalmente riciclabile a rifiuti zero;
- apparecchiature anche complesse i cui elementi sono al 100% recuperabili in caso di cessazione del funzionamento, a rifiuti zero;
- riuso da parte anche di cooperative di solidarieetà sociale dei presunti "scarti" (mobili "rotti", biciclette "rotte", ecc.) a rifiuti zero;

ed anche gli esempi in cui ho parlato di "riduzione dei rifiuti"  sono per chi sal'Italiano e non é in malafede come certe vaschette bucate "riduzioni" in rapportop alla produzione di rifiuti GLOBALE ma A RIFIUTI ZERO per quanto riguarda specifici consumi, perché é chiaro che riciclare abiti usati, non usare cellulare e auto, non usare le buste di plastica, ecc. PRODUCE ZERO RIFIUTI nel settore specifico  citato.

il tutto mostra che kimzika parlava di cose serie e fattibili e non di utopie (anche se senza utopie l'Umanità non avrebbe conosciuto alcun progresso....) e che chi minimizza quanto da lei scritto lo fa per un mix di ignoranza crassa e malafede oscena.....(o di totale svendita neuronale alle logiche del trash....)
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« Risposta #12 il: 22 Settembre, 2010, 16:36:36 pm »
Citazione da: "cavallo"
gira la frittata chi non sa fare altro perché non capisce neppure (pur essendo nato ed avendo frequentato la scuola dell'infanzia, forse, in Italia) l'Italiano:

ho fatto, per chi sa l'Italiano, esempi ANCHE di esperienze già in corso e per niente utopiche di PRODUZIONE ZERO DI RIFIUTI (naturalmente da parte di chi adotta/sceglie di adottare/pu? adottare specifiche strategie):

- ritorno alla vendita di prodotti SFUSI (alimentari, detersivi, ecc.) a packaging zero;
- packaging totalmente riciclabile a rifiuti zero;
- apparecchiature anche complesse i cui elementi sono al 100% recuperabili in caso di cessazione del funzionamento, a rifiuti zero;
- riuso da parte anche di cooperative di solidarieetà sociale dei presunti "scarti" (mobili "rotti", biciclette "rotte", ecc.) a rifiuti zero;

ed anche gli esempi in cui ho parlato di "riduzione dei rifiuti"  sono per chi sal'Italiano e non é in malafede come certe vaschette bucate "riduzioni" in rapportop alla produzione di rifiuti GLOBALE ma A RIFIUTI ZERO per quanto riguarda specifici consumi, perché é chiaro che riciclare abiti usati, non usare cellulare e auto, non usare le buste di plastica, ecc. PRODUCE ZERO RIFIUTI nel settore specifico  citato.

il tutto mostra che kimzika parlava di cose serie e fattibili e non di utopie (anche se senza utopie l'Umanità non avrebbe conosciuto alcun progresso....) e che chi minimizza quanto da lei scritto lo fa per un mix di ignoranza crassa e malafede oscena.....(o di totale svendita neuronale alle logiche del trash....)


esimio il rifiuto o inquinamento 0 non esiste, anche quando scoreggi emetti CO2 quindi inquini....

http://www.gizmodo.it/2008/01/29/il_met ... onica.html

se vuoi parlare di riduzione di inquinamento o di rifuti sono daccordo ma sostenere che il rifiuto non esiste è una delle solite tue panzane
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« Risposta #13 il: 22 Settembre, 2010, 16:44:48 pm »
il RIFIUTO ZERO (da non confondere come fanno gli analfabeti con l'inquinamento) esiste eccome, povero va-scolo, ibn rapporto,. come ho specificato (per chi ha imparato a leggere l'Italiano) RISPETTO A SPECIFICI CONSUMI/PRODOTTI:

esempio:
nel non-consumo/
- se NON COMPRO un'auto NON PRODUCO RIFIUTI MECCANICI AUTOMOBILISTICI cioé RIFIUTO ZERO;

nel riuso di prodotti usati/
- se invece di comprare una sedia NUOVA e gettarla quando é rotta, uso una sedia rotta gettata da altri e riparata AZZERO IL RIFIUTO-SEDIA, se scambio maglioni o foulards con altre persone invece di gettarli e comprarne nuovi faccio altrettanto;

nel packaging/
- se compro pasta in scatola di cartone e mangio la pasta PRODUCO RIFIUTO: il cartone; se la compro sfusa RIFIUTO ZERO; st abbandono l'uso delle buste di plastica e te sostituisco con sporte durevoli (magari in tessuto) PRODUCO ZERO RIFGIUTI di buste di plastica;

nell'uso di apparecchiature  ad elementi tutti riciclabili/
- se uso tali apparecchiature (esistono già) NON PRODUCO RIFIUTI

ecc.

ma so bene che non riuscirai a capire.....
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« Risposta #14 il: 22 Settembre, 2010, 16:46:53 pm »
allora mettiti un tappo nel sedere così sarai un cenniallo a rifiuto e impatto 0

http://it.finance.yahoo.com/notizie/in- ... f1dc4.html
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