(titolo) c'era una volta un'atroce scena d'amore....
ho sentito dei passi,sono corsa subito a spiare dietro la porta.osservavo dallo spioncino.sentivo dei passi,tacchi alti,ecco l'ennesima delusione.
una vecchietta scendeva le scale col chiuaua al guinzaglio.....
come sono patetica.....
sento il rumore di una porta che si chiude,le grida di un bambino.eccola!
i capelli neri,lisci.la pelle olivastra e luminosa.
prende suo figlio in braccio.trattengo il respiro,si è voltata verso la porta di casa mia e scruta.suo figlio strilla e lei va via.
è tornata.apre la porta col bambino addormentato tra le braccia.ho passato 3 ore fantasticando su di lei.chissà che suono dolce e lieve avrà la sua voce.le sue mani avranno un tocco tanto delicato da sentire i brividi.
le sue cosce e i suoi fianchi sembrano formare una coda da sirena.è ammaliante.
m'immagino mentre faccio l'amore con lei,e i suoi lunghi capelli neri cadono su di me come una cascata di bronzo.
mi sta chiamando mio marito."sì pronto......va bene,ciao."mi vesto e non mi sono resa conto che sono rimasta dietro la porta 10 minuti con la bava alla bocca.esco di casa e mentre chiudo la porta la sento alle mie spalle.mi giro e incrocio il suo sguardo.gli occhi marroni,profondi,fieri.
avrei voluto rapirla in quel momento."voi siete nuovi nel palazzo vero?da quanto siete qui?".la sua voce,era quella di una ragazzina.il suo sorriso così timido,un essere divino.
non resisto.le prendo la faccia tra le mani e la bacio,la trattengo con forza,non lasciarmi.mi spinge via.barcollando cerca le sue chiavi apre la porta,e sparisce.
non posso dire nulla,posso solo ripensare alle sue mani che picchiano sul mio seno,i suoi occhi così sconvolti.
lei dentro una prigione di cristallo.