Antonio Gramsci ("Quaderni dal Carcere" - Il Risorgimento) ha analizzato compiutamente le caratteristiche di un processo di unificazione nazionale (quello italico) avvenuto:
- in assenza di una vera borghesia a carattere nazionale;
-attraverso trasformismi /si veda anche "Il Gattopardo"/ e con l'appoggio ricercato e legittimato da Garibaldi, in Sicilia e Campania, di mafia e camorra;
- ad opera di una dinastia straniera (i Savoia, che l'Italiano neppure lo parlavano, conoscendo solo Piemontese e Francese!!!!!);
- con un gruppo dirigente sabaudo antimeridionale (Cavour non viaggi? mai a Sud di Firenze perché il Sud gli faceva ribrezzo....) e con teorici di deliri come il fatto che la Sicilia fosse "peggio dell'Affrica" (con 2 f) perché almeno "l'Affrica era abitata da Negri certo inferiori ai Bianchi ma puri, la Sicilia da meticci"!!!!!!!!!!!
- in fortissima dipendenza finanziaria, militare, politica e poi economica da Francia e GB;
- con l'incapacità di vincere una sola guerra "d'indipendenza" autonomamente contro gli Asburgo, senza il ruolo determinante della Francia o, nella 3a, della Prussia (ricordate Lissa e Custoza???);
- con caratteristiche annessioniste (Italia Centrale, con plebisciti-truffa) e colonialiste (Sud, col massacro della "guerra al brigantaggio" anticontadina, dopo l'impresa dei Mille voluta e supportata dalla GB);
- con la rapina dell'economia meridionale (chiusura delle manifatture tessili campane concorrenziali per quelle piemontesi, saccheggio del Tesoro napoletano, trasferimento della cantieristica navale da Napoli a Genova, ecc.);
- tradendo il vero federalismo (quello di Cattaneo, comunalista e non regionalista e che voleva una "libera federazione di popoli che comprendeva....l'Austria"!!!!, non la pagliacciata nazi-celtica leghista attuale).
quindi la questione non é mai stata "fare gli Italiani", dall'alto, come volevano D'Azeglio e poi Cavour, poiché semmai é proprio il carattere "dall'alto in basso" acquisito dai tutto il processo, che ne ha eliminato gli esistenti contributi popolari, ad aver impedito una vera unificazione.
successivamente, l'Italia ha avuto solo altri fattori unificanti forzati, come la Prima Guerra Mondiale (decisa con un tradimento di alleanze e un semicolpo di Stato extraparlamentarmente), l'imposizione della lingua "unificante" a suon di vergate nelle scuole, il fascismo (creazione italiana DOC), ecc., o di profonda divisione interna come la fase della lotta della Resistenza contro i nazifascisti (inclusi appunto gli sgherri italiani di Salò e perfino reparti di SS italiani!!!).
nessuno di quei processi ha creato caratteri, tradizioni, identità "nazionali" ed inoltre l'Italia veniva da una Stopria di frammentazione comunale o per piccole aree, plurisecolare (Comuni, Repubbliche Marinare, Principati, Signorie) che aveva consolidato differenze areali culturali, gastronomiche, politiche, artistiche, linguistiche, che il processo "unitario" sabaudo ha ignorato o combattuto.
niente a che vedere con le travagliate, dure, anche feroci ma autoctone e segnate da vere rotture Storie dei processi unitari in Spagna, Francia, Germania, Isole Britanniche, Russia e tantomeno con la nascita del vero "Stato-nazione" (senza il quale nessuna "unità" moderna é concepibile) in Francia con la Riv.Francese, una epopea che l'Italia non ha mai vissuto (e infatti non vi é stata rottura borghesia-aristocrazia) se non sulla punta delle baionette francesi dell'"Armée d'Italie" che ci hanno esportato perfino il modello dfella bandiera tricolore (a cui abbiamo sostituito il verde al blu....), e poi rapinata dei suoi tesori d'arte (e dei suoi coscritti mandati a morire in Russia....) da Napoleone!!!!