premesso che come al solito il povero vasco
apre un secondo thread dopo che lui stesso partecipa a quello sulla siccità in Cina che, ovviamente, riguarda lo stesso tema e affronta cause e conseguenze
http://www.associna.com/modules.phpònam ... ic&t=11947(ma che volete,
per lui é difficile accorgersene....)...., naturalmente, chi non é altrettanto analfabeta
avrebbe collegato i due elementi della stessa questione ed avrebbe anche notato che la conseguenza sarà (
come detto appunto nei links dell'altro thread...) l'accentuarsi dell'aumento (già esistente grazie alle speculazioni delle multinazionali agroalimentari e dei sussidi che i "buoni" governi USA pagano agli agricoltori del Midwest per
non coltivare immense aree e mantenere alti i prezzi!!!!!!) del prezzo internazionale dei cereali, con gravi problemi per Paesi che a differenza della Cina, grazie alla dipendenza dall'Occidente rapinatore (
da cui la RPC si é liberata!) non hanno affatto mutato in meglio la loro situazione negli ultimi decenni:
anche solo dal link postato qui :
"Se alla fine degli anni 50, nella Cina chiusa, una gravissima carestia provocò decine di milioni di morti per fame, quest'anno, con una Cina aperta e molto più ricca, un'altra attesa grave carestia potrebbe avere impatti internazionali più che interni"e:
"La crescita dei prezzi complessivi si farà sentire in maniera più forte là dove già ci sono difficoltà economiche: in Tunisia e in Egitto, ad esempio, le rivolte politiche sono scoppiate per gli aumenti dei prezzi del pane."dove l'elemento che pare preoccupare di più l'Occidente non sono le crisi alimentari in quei Paesi ma il fatto che esse acuiscano il clima di rivolta (lì, non in Cina dove invece sarebbe salutato da tanti nostalgici occidentali delle guerre dell'oppio come una manna!!!)
ed é questa, risultato della crescita di un Paese che ha sbattuto la porta in faccia ai diktat occidentali da tempi,
la differenza essenziale, che porta addirittura a conseguenze paradossali:
dal link postato:
"Per la Cina il maggior ricorso alle importazioni alimentari è certamente questione grave ma ha anche un vantaggio politico. I cereali seminati negli Stati Uniti (tra i maggiori esportatori), potrebbero aiutare a riequilibrare quest'anno la bilancia commerciale bilaterale, contribuendo quindi a sciogliere le tensioni economiche e monetarie tra i due paesi. La Cina, con oltre 2.700 miliardi di dollari di riserve e un surplus commerciale che nel 2010 è stato del 6,6%, pu? certamente pagarsi il conto alimentare."
quindi a pagare le
vere conseguenze non sarebbero i Cinesi...