I segreti di Fukushima
fanno arrabbiare l'Asia
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/ ... tp/397274/
Che brutto questo articolo...almeno per me!
Purtroppo, nella stampa italiana c'è stata molta disinformazione e speculazione sulla tragedia giapponese, anche se non voglio dire che sia stata una prerogativa solo delle nostre testate giornalistiche.
L'incipit di quest'articolo mi sembra veramente discutibile:
Sulle prime, l’enormità di quello che ha colpito il Giappone ha significato che anche i Paesi con cui le relazioni diplomatiche sono spesso difficili, come la Cina e la Corea, avessero accantonato ogni rancore e fatto il possibile per aiutare un vicino bersagliato così brutalmente dalle catastrofi naturali. Ora, però, il perdurare della crisi alla centrale nucleare di Fukushima, il pericolo radiazioni, e soprattutto il modo poco trasparente con cui le autorità della centrale diffondono le notizie al riguardo, hanno cominciato a scalfire un po’ il sostegno incondizionato inizialmente espresso al Giappone.
Mentre è sicuramente vero che, giustamente, Cina e Corea hanno esortato il Giappone a fornire loro un'informazione più completa e celere possibile sulla situazione di Fukushima, non mi sembra lo sia altrettanto il fatto che questo abbia scalfitto la volontà di sostenere il Paese vicino ferito dalla catastrofe (almeno per quanto riguarda la Cina, in questa sede non mi occuperò della Corea). Dato che stiamo parlando di relazioni diplomatiche, e non di una lite di condominio, mi sembrerebbe doveroso curare al massimo la scelta delle parole per convenire adeguatamente i contenuti.
Da quando è iniziata la tragedia giapponese, ho molto seguito la stampa cinese in lingua inglese, in particolare il sito China Daily, che ha dato una copertura secondo me molto vasta e di una certa qualità all'evento. In generale, da diversi articoli ho avuto l'impressione che la Cina voglia cogliere quest'opportunità per riavvicinarsi al Paese vicino, partecipandone attivamente alla ricostruzione.
Quest'articolo parla del colloquio tra Kan e Wen, in merito alla situazione di Fukushima:
http://europe.chinadaily.com.cn/china/2 ... 316162.htmviene sicuramente confermato, come scritto nell'articolo di La Stampa, che Wen ha fatto pressione per la massima trasparenza e tempestività possibile in merito alle informazioni su Fukushima, ma emerge anche come la preoccupazione per la gestione della situazione alla centrale non abbia affatto "scalfitto un po' il sostegno incondizionato" al Giappone, dato che Wen, in realtà, ha ribadito la volontà della Cina nell'aiutare il vicino disastrato, tesi che ho visto ribadita su China Daily in continuazione da quando è avvenuto il disastro.
He also said China is willing to strengthen cooperation in disaster relief and post-disaster reconstruction with Japan, adding that he wanted to "promote healthy and stable Sino-Japanese relations".
Quest'articolo della giapponese NHK, riporta anch'esso il colloquio tra Kan e Wen:
http://www3.nhk.or.jp/daily/english/12_41.htmlAnche qui emergono i toni cordiali e collaborativi emersi nell'articolo di China Daily, e addirittura si afferma che Wen avrebbe detto a Kan che si sente come se il disastro fosse avvenuto in Cina, e viene ribadita la volontà espressa dai due Paesi nel voler rafforzare la loro collaborazione nella prevenzione dei disastri e sulla sicurezza nucleare.
Wen and Kan also agreed to strengthen cooperation on nuclear safety and disaster prevention measures, as next year will mark the 40th anniversary of the normalization of diplomatic ties between the 2 nations.
Come dicevo, leggendo China Daily in questi giorni, ho più volte avuto l'impressione che la Cina vorrebbe cogliere l'occasione per riavvicinarsi al suo vicino; a dimostrarlo sono analisi come questa
http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2011- ... 290198.htmin cui l'autore, detto in soldoni, suggerisce al Giappone di contare meno sugli Usa, e di più sui suoi vicini asiatici.
Quindi boh, leggendo la stampa cinese e giapponese, ho ricevuto un'impressione diversa su come stiano procedendo le relazioni sino-giapponesi, anche con l'incognita della situazione a Fukushima, rispetto a come sono state descritte nell'articolo di La Stampa. Ma naturalmente, è solo il mio punto di vista, e le mie interpretazioni di ci? che ho letto potrebbero non essere adeguate.