http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/27/news/fukushima_allarme_per_il_reattore_2_radioattivit_altissima_via_i_tecnici-14142459/?ref=HRER2-1
http://www.informazione.it/a/4E0B23CA-B ... RTE-CONTRO
http://www.greenreporter.it/2398/societ ... i-bambini/
http://www.vip.it/scandali-bugie-e-menz ... iapponesi/
http://www.ilpost.it/tag/crisi-energetica-giappone/
http://www.bera05.it/component/k2/iteml ... 20giappone
http://www.bera05.it/component/k2/iteml ... 20giappone
e ben prima del sisma...
http://sbilanciamoci.info/layout/set/pr ... -cura-2126
Continuo a non condividere nel modo più assoluto l'uso strumentale che stai facendo dell'immane tragedia che sta colpendo il Giappone, per dimostrare l'inadeguatezza del modello di sviluppo giapponese (ed occidentale in generale).
Non sto dicendo che questo modello non sia sbagliato, ci? che trovo profondamente scorretto, anche a livello morale, è prendere a pretesto i problemi conseguenti ad un'immane catastrofe naturale per dimostrare questa tesi, quando i drammi conseguenti ad un terremoto di magnitudo 9 e ad uno tsunami con onde gigantesche, in un Paese con centrali nucleari, avrebbero potuto essere i medesimi ovunque, in Cina, in Russia, in Usa...Ovunque!!!
Perchè ti stai accanendo con tale ferocia nei confronti di questa povera gente, sicuramente mi sbaglio ma appari quasi compiaciuto se non arrivano sufficienti coperte, o i danni alla centrale vanno aggravandosi. Mi vuoi dire davvero che dopo uno dei sismi più enormi di sempre, un Paese con un modello politico ed economico diverso avrebbe reagito meglio? Forse ci sarebbero state meno case travolte dallo tsunami o meno difficoltà nell'approvigionare gli sfollati, con le infrastrutture completamente devastate?
In Cina, in Francia, in Usa, non sarebbe potuto verificarsi, conseguentemente ad una calamità naturale, un incidente nucleare?
Certo, la TEPCO ha una lunga storia di menzogne, tutte volte a proteggere i loro interessi. Ma perchè, forse in Cina, che pure ha un modello di sviluppo diverso, non ci sono scandali di corruzione e censure, volte a proteggere i profitti???
E lo scandalo del latte alla melamina che cos'era?
E quest'ennesimo scandalo alimentare, di cui si dibatte tanto in questi giorni?
http://www.chinadaily.com.cn/imqq/bizch ... 187192.htmhttp://europe.chinadaily.com.cn/china/2 ... 209162.htmImmagino che questa sia brava gente, a cui non importa del profitto, ma della salute delle persone, perchè stiamo parlando della Repubblica Popolare Cinese, non di un becero paese occidentale. Devono essere state inavvertite sviste se delle schifezze sono finite nel pastone dei maiali.
Quanto al ripensamento sul nucleare di qualche giorno fa, accennato dal governo di Beijing (ma non solo), sull'onda emotiva suscitata dal disastro nucleare giapponese, ecco che la Cina ha già finito in tempi lampo la sua pausa di riflessione, annunciando fiera che le sue centrali sono sicure e che il suo programma di espansione nucleare non si fermerà.
http://europe.chinadaily.com.cn/china/2 ... 232660.htmE' chiaro che i governi mondiali hanno soltanto fatto credere che ci ripenseranno sul nucleare per dare un segnale di tranquillità ai loro popoli in preda al panico, ma si tratta per lo più di
menzogne, di propaganda spicciola, perchè la verità è che non servono i disastri nucleari per dirci che il nucleare è pericoloso, LO SAPPIAMO DA SEMPRE, e quando ci scappa il morto, tutti si affrettano a tranquillizzare la gente soltanto per una questione di facciata, ma all'atto pratico i governi e le società continuano a fare i loro interessi, a prescindere dal bene delle persone. Tutto il resto è
demagogia. E questo succede ad ogni latitudine, in Cina, in India, in Italia, in Portogallo, etc., perchè nonostante questi Paesi possano basarsi su modelli ideologici differenti, sono tanti (nel bene, ma soprattutto nel
male) i punti di contatto fra di essi. E se la Germania s'è affrettata a chiudere alcuni dei suoi impianti, dimostra quanto fossero insicuri, e i tedeschi ora devono solo ringraziare la catastrofe giapponese se si risparmieranno qualche probabile incidente futuro a quegli impianti obsoleti.
Dire che i giapponesi ora meritano ci? che gli sta accadendo perchè hanno commesso errori che altri non hanno fatto o non sono prossimi a commettere è, a mio parere, palesemente falso, significa voler negare l'evidenza.
Non so se dopo questa terribile catastrofe il Giappone abbandonerà il nucleare, ma intanto come è ovvio crescono le proteste degli attivisti antinucleari
http://www3.nhk.or.jp/daily/english/27_18.htmle sono stati sospesi (mi augurerei per sempre) i progetti di costruzione di altri impianti:
Plans to build nuclear power plants in Japan have been suspended since the disaster. Many plants have not resumed operation after regular inspections.
E' verissimo, dopo questa catastrofe a catena (terremoto, tsunami, disastro nucleare e conseguente contaminazione ambientale) il Giappone dovrà profondamente ripensare il proprio modello di sviluppo, soprattutto in relazione alla sua problematica conformazione geologica.
Perchè non te ne fai nulla di cittadine illuminate a giorno, se poi la tua acqua e il tuo riso sono immangiabili in quanto radioattivi. Ma questa riflessione non deve valere solo per loro, penso.
In questi giorni ho letto un'immensa quantità di articoli da fonti giornalistiche di tutto il mondo (CNN, New York Times, Washington Post, BBC, Chinadaily, NHK, etc.), ed è verissimo che il dramma del Giappone ha sollevato mille domande sui problemi concernenti lo sviluppo sostenibile, il nucleare, lo sfruttamento delle risorse...E' un momento di grave crisi per tutta l'umanità, che deve confrontarsi con un numero sempre maggiore di persone che vogliono accedere al benessere, quando le risorse sono limitate. Ed è tuttora vero che c'è chi ha troppo, e chi ha troppo poco, e bisogna assolutamente arrivare ad un riequilibrio della situazione.
Ma c'è modo e modo di riflettere, ragionare, analizzare, affinchè il dibattito sia davvero costruttivo, per tutti, e non solo sterile scontro ideologico. Innanzitutto devono essere riflessioni libere da pregiudizi e il più possibile imparziali. Alcune di quelle che ho letto, specie nella stampa estera, avevano questi requisiti, e mi hanno davvero arricchita. Le tue analisi, invece, rientrano tra quelle che non sono state in grado di convincermi, non per una totale scorrettezza della tesi di fondo (ho già detto e ribadito che il modello di sviluppo occidentale è insostenibile), ma per i suoi metodi di avvallo, col mirato utilizzo di alcune informazioni (spesso pretestuoso e privo di un reale rapporto di causa ed effetto) e il voluto tralascio di altre.
Chi vede nell'attuale sofferenza del popolo giapponese una sorta di giusta punizione divina, come fanno alcuni cattolici, per il fatto che i giapponesi ai loro occhi sono degli infedeli, o certi ambientalisti, che pensano sia la vendetta delle balene (a quando la vendetta di maiali e conigli sulla popolazione italiana?), oppure gli anticapitalisti più estremi, come se il modello di sviluppo giapponese non avesse caratteristiche riscontrabili in altri modelli, a mio parere non ha capito molto di cosa sia un dibattito onesto e costruttivo, e sta solo strumentalizzando per interessi propri una tragedia dai molteplici volti. I problemi che stanno affrontando oggi i giapponesi possono insegnare molto a tutta l'umanità, non solo a loro, e ci? che dovremmo fare è riflettere all'unanimità e solidarizzare, innanzitutto, dato che al di là dei confini, territoriali ed ideologici, siamo tutte persone sulla stessa barca.
Tanto so che non ti smuoverò di un cm dalla tua posizione, ma ho sentito comunque il bisogno di esprimere questi pensieri. Ribadisco il mio profondo rispetto verso la tua grande cultura e i tuoi valori personali, che credo siano anche i miei, ma disapprovo la tua metodologia dialettica.