Nel mezzo del cammin di nostra vita, nella consueta strada grigiastra e monotona che ci riserva questa vita, l'incontro del 17 ha squarciato le nostre abitudini, anche se per poco tempo.
Un giorno speciale, ma soprattutto delle persone speciali, persone provenienti da tutta Italia, uniti da una voglia di stare insieme.
I romani, non poteva essere altrimenti, hanno riconfermato la loro puntualità, una caratteristica che riecheggia dal primo meeting e che pesa sulle mie spalle essendo io perennemente in ritardo.
Il tappeto rosso, preteso da ôGiochidiparoleö nelle sue riflessioni sul primo meeting tenutosi l'anno scorso, non c'è stato; in compenso, il tempo, rientrante fra le maggiori preoccupazioni dei giorni scorsi e incentivato negativamente (o forse disincentivato) dalle gufate di ôZinerö e ôZeroneö, ci ha regalato una splendida giornata.
Cielo azzurro, con spruzzi multiformi di nuvole, squarci di luci filtrati fra i rami d'alberi benevoli e un prato, creato da madre natura, sulla quale attraversa un brioso ruscello.
A dir la verità, il ruscello era anche molto gelato, ne sanno qualcosa i miei piedi e quelli di ôGiochidiparoleö.
Alla stazione, alle 10 del mattino, vagava senza meta anche Nicola, intrepido guerriero della vita alla ricerca degli altri associni. A quell’ora, alla stazione, ci sono spesso molti cinesi viaggiatori, ma il romanaccio del gruppo proveniente dalla capitale ha aiutato Nicola così che quando li ho raggiunti erano già insieme.
Facce nuove aspettavano me e il buon ôAngelevanö (buttato giù con forza dal suo soffice letto):
Simone, Pei, "Bianconiglio", Alessandro e Silvia, novella associniana che con la sua vivacità, ha rotto il ghiaccio del primo impatto, dissolvendo quel ôdisagioö caratteristico dei primi saluti.
E si, pu? suonare strano chiamare la gente con un nick name, ma questa è una caratteristica originaria dei meeting AssoCina, oramai una consuetudine alla quale non faremo a meno anche nelle prossime righe.
Ritrovo ovviamente il caro vecchio ôGiochidiparoleö, più splendente che mai (chiedetelo alle ragazze presenti) e Alfa, l’uomo che non manca mai nelle occasioni speciali.
Partiamo per la nostra destinazione.
Il gruppo di Padova (ôCilexö, ôDolcecandyö, ôDolcecandy bisö, ôNatsukiö, ôJayö, ôKenö), quello di Milano (ôLinlinö, ôOnenemonö, ôSephirothö, ôYo350mlö, ôNikkiö, ôYo350ml bisö), quello di Reggio Emilia (ôChinagirlö e Francesca) e un altro gruppetto di Prato ("VampiraMiyu" e Andrea) ci seguono a ruota e sono trascinati dalla stessa "VampiraMiyu", ovvero Katia, intrepida guida sradicatasi dai propri impegni.
Fuoco, cibo, torta, discussione, cena, balletto: gli ingredienti di una giornata magica, che per sintesi e per gelosia, le custodirò dentro di me, senza svelarveli.
Ma allora, che cos’è AssoCina?
AssoCina è tanto, tanto,
ma per un giorno ha voluto essere di più, non un semplice divertimento fra i presenti, infinitamente diversi e profondi nella loro personalità, né un dibattito elitario dei ôcoltiö, alla ricerca di troppe serie e rigide risposte, ma un’esperienza!
Un’esperienza che accomuna persone che per un giorno hanno lasciato lontano i propri impegni, i propri interessi, per ritrovarsi e vivere l’effimera essenza delle persone che ci circondano, nel viverli veramente nella loro semplicità e purezza, nello stesso modo di quando si è dei bimbi felici.
Siamo veramente un bel gruppo, peccato per il tempo fattasi troppo breve, pensa se fossimo stati un paio di giorni insieme, o magari se avessimo intrapreso un viaggio insieme, in Cina, alla ricerca delle nostre radiciàà
à.
à..eh sià.
à.
.à.AssoCina fa proprio sognare. :wink: