non conosco Paolillo personalmente, ma l'ho letto, anche perché da anni mi occupo del "giardino islamico" (detto anche "giardino-paradiso", di matrice persiana preislamica: "paradiso" deriva infatti dal termine in lingua persiana antica
pairi-daeiza che vuol dire "giardino cinto da mura"), tema su cui ho anche visto pubblicare un mio libro in Italia
http://www.cacopardo.it/content/view/54/45/svolto conferenze in varie località italiane, riprese anche da riviste del settore:
http://www.hortusgiardini.it/articolo.aspòID=2e potuto svolgere una relazione ad un Congresso Internazionale di Arte Islamica organizzato dall'IRCICA ad Isfahan (che é la città più collegata, peraltro, proprio all'evoluzione del modello del giardino persiano...)
Paolillo é unanimemente considerato il maggiore esperto italiano di giardini cinesi
alcuni accenni (ma solo accenni) interessanti sul rapporto fra modello del giardino cinese e modello iranico si trovano in
LA VIA DELLA SETA
Luce Boulnois
Bompiani 2007
la difficoltà per tali approfondimenti sta nel fatto che sinologi, yamatologi, islamologi, ecc. ed anche più architetti, botanici, storici della letteratura e dell'arte sono
in genere categorie separate, che scarsamente interagiscono e ci? rende difficile scoprire gli intrecci.....per non parlare degli archeologi classici (ossia che si dedicano ad esempio alla Roma antica) che quasi mai conoscono le radici asiatiche degli stessi grandi giardini palaziali imperiali romani (non a caso nati SOLO dopo le conquiste romane in Medio Oriente....).