Credo che uno degli elementi più confortanti degli esiti delle consultanzioni elettorali e referendarie di quest'anno e delle loro campagne, sia l'evidente flessione dell'influenza delle televisioni come strumento di generazione del consenso, a vantaggio della rete.
Diversamente dalla televisione, Internet è un medium strutturalmente democratico, perché è difficilissimo da controllare e consente di esprimersi anche a chi abbia pochissimi mezzi.
Tutto sommato era una evoluzione abbastanza prevedibile, ma certo non da chi è proprietario di televisioni e ne sfruttava senza scrupoli il potere mediatico.
Perché una delle caratteristiche del potere, quando diventa eccessivo, è di togliere a chi lo esercita la capacità di vederne le debolezze.