in realtà quanto sostenuto da Aron è anche il parere di diversi studiosi che (io riporto in modo esemplificato, ovviamente) così argomentano:
1) mentre nella società cristiana la carità fa parte dei doveri di un buon cristiano, nel caso della morale cinese, influenzata principalmente da buddismo e taoismo, il povero è tale perchè influenzato da karma negativo, risultato da cattiva condotta in una vita precedente e quindi la solidarietà verso il povero è minore
2) a questa considerazione di partenza si deve aggiungere l'effetto che il regime comunista ha avuto nello scoraggiare tutte le varie forme di associazionismo, tra cui anche quelle a fine di bene
3) il sistema comunista, tra l'altro, aveva proprio come suo scopo la riduzione delle disparità, e quindi anche il trattamento della povertà era un compito centralizzato nelle strutture statali
Queste considerazioni ovviamente nascono dalla constatazione che in termini percentuali di PIL i ricchi cinesi donano molto di meno rispetto per esempio ai ricchi americani.
Questo per elencare quanto si dice a conferma delle osservazioni di Aron.
D'altro canto bisogna osservare che:
a) i ricchi cinesi in realtà non sono ricchi, ma "arricchiti", ovvero persone che ancora non hanno la confidenza con lo status dell'essere ricco
b) molti di questi quindi sono ancora nella fase dell'arricchimento, della crescita delle loro aziende ed attività , e quindi non hanno ancora avuto il tempo di pensare ad altro che non sia l'arricchimento
c) la Cina è ancora un paese che in termini assoluti è una potenza economica, ma mediamente è ancora un paese povero, e quindi gran parte della sua popolazione semplicemente non ha la possibilità di fare opere di carità
d) solo in anni recenti la dirigenza politica ha rivisto la sua politica sull'associazionismo per la solidarietà, e quindi esiste un grande gap in termini organizzativi rispetto ad analoghe organizzazioni europee ed americane
e) un ricco americano che fa opere di beneficenza ha degli sgravi fiscali molto più vantaggiosi rispetto agli europei e, manco a dirlo, rispetto ai cinesi
Ed infine, come tutto quello che riguarda la Cina, la situazione è in rapido cambiamento.
La tragedia dello tsunami è stato un evento per il quale la macchina della solidarietà si è mossa con efficacia ed efficienza inedite, permettendo la raccolta di fondi privati in termini mai visti prima in Cina, cosa che fa pensare che un forte cambiamento sia in atto e che i privati possano prendere via via un ruolo maggiore ed affiancare lo stato nella solidarietà.