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Autore Topic: default USA:...un modello moribondo  (Letto 14042 volte)

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Alex80

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« Risposta #45 il: 07 Agosto, 2011, 17:30:40 pm »
Bello questo articolo...
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AaJJWZuD
...come dicevo, dal declino si pu? arrivare alla rinascita, se si colgono le vere cause dei problemi e li si corregge. La civiltà occidentale non è alla "fine", ma ad un punto di svolta che si spera possa essere salutare. Ci? che sta declinando sono le nostre attuali democrazie malate, per le quali sono necessarie profonde riforme, in quanto è chiaro che la democrazia non è vera democrazia quando la casta politica e pochi colossi economici fanno i signori, mentre il "popolino" fatica ad arrivare a fine mese.
Comprendere l'importanza di collaborare con i Paesi emergenti anzichè vederli come antagonisti, è uno dei passi più importanti da fare, per ridurre ineguaglianze e razionalizzare lo sviluppo umano a livello globale.
Più la Cina sarà integrata al sistema globale, inoltre, più accelererà - forse - la strada verso una progressiva democratizzazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

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« Risposta #46 il: 07 Agosto, 2011, 17:57:40 pm »
"il bruco chiama fine del mondo quello che il mondo chiama farfalla"
Confucio

il problema é per chi vede le cose dalla parte del bruco occidentale avvinghiato alla nostalgia della sua egemonia coloniale e neocoloniale, di rapina........

lo stesso é avvenuto col declino ed il crollo dell'Impero Romano, della potenza iberocattolica, ecc.

http://cronologia.leonardo.it/biogra2/imperi.htm

(giugno 2011)
http://www.blitzquotidiano.it/politica- ... no-884854/







intanto per ora la Francia resta a tripla AAA...(come la Germania)
http://www.repubblica.it/economia/?ref=HRHM1-3
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Alex80

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« Risposta #47 il: 07 Agosto, 2011, 18:04:22 pm »
Appunto, il problema è per chi è fissato col concetto di egemonia, per le elite politiche, i nazionalisti, i razzisti, i manager multimilionari...per me che sono una povera disgraziata che in trent'anni di vita ha sempre condotto una vita umile ed onesta, e a cui non importa un fico secco se la potenza egemone è la Cina, gli Usa o il Marocco, se l'attuale sistema crolla non è un dramma, ma anzi, un'opportunità di cambiamento! :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

cavallo

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« Risposta #48 il: 08 Agosto, 2011, 06:25:47 am »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

cavallo

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« Risposta #49 il: 08 Agosto, 2011, 09:28:37 am »
una delle tante lezioni che la RPC sta dando all'Occidente...:

 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=Aahb2guD
Pechino sta infatti realizzando una leadership sempre più evidente nei principali comparti produttivi, tutti legati tra loro da un rapporto operativo coerente e lucido. Si è creata una sorta di "catena virtuosa" che, partendo dalla ricerca scientifica (la Cina spende ormai in R&S il 12,9% del totale mondiale ed è anche titolare del 12% dei brevetti rilasciati annualmente), prosegue con la produzione di beni e manufatti (lo scorso anno la quota di Pechino è salita al 21,7% del valore della produzione mondiale), si estende al commercio internazionale (il valore dell'interscambio cinese nel 2010 è salito al 9% del totale mondiale, con la Germania scavalcata come primo esportatore), per giungere al controllo dei mezzi con cui si effettuano gli scambi, cioè i porti e le flotte mercantili.
Qui è racchiuso il vero "segreto" degli spettacolari successi cinesi. Perchè i contenuti marittimi dei progressi economici cinesi nascono da un disegno assai lucido: assumere il controllo della catena logistica, dall'imbarco del prodotto alla sua consegna nel porto di arrivo, consente di limitare al massimo i costi dei beni scambiati riducendo nel contempo i rischi insiti nel trasporto stesso, dalla pirateria al terrorismo passando per i noli e le flotte in mano a Paesi e aziende potenzialmente ostili.
(...)al confronto, la flotta mercantile Usa è poco più di un settimo di quella di Pechino, quelle di Italia, Germania o Giappone circa un quinto ciascuna. Un ulteriore aiuto a distanziare i Paesi occidentali nasce dal fatto che la Cina realizza ormai circa il 40% del tonnellaggio totale annuo costruito a livello mondiale e che anche il suo libro ordini viaggia su quelle quote.


intanto Berlusconialand manda alla malora ricerca in genere,  cantieristica, portualità e infrastrutture connesse, potenzialità di "autostrade marittime" e anche ruolo dei suoi porti in relazione alla Cina ed alla collocazione geografica della Penisola italica (almeno Prodi su questo ci stava lavorando....)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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TianYian

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« Risposta #50 il: 08 Agosto, 2011, 11:37:39 am »
un articolo su "La Stampa" dell'8 agosto 2011 (oggi), c'e un intervista a Joseph Nye e Joseph Nye nega che l'america sia in declino e mette in dubbio il fatto che l'Asia possa scavalcare l'egemonia per gli USA, in questa intervista Nye tende a essere sia Ottimista e sia a minimizzare la crisi che attraversa gli USA.

ne sapete qualcosa su questo Joseph Nye???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da TianYian »

300

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« Risposta #51 il: 08 Agosto, 2011, 17:03:04 pm »
http://www.trend-online.com/prp/downgra ... na-080811/

una voce fuori dal coro che merita attenzione, soprattutto quando parla di Cina:

Citazione
Il downgrade servirebbe agli USA per far rientrare gran parte del debito dalla Cina che ne detiene una quota rilevante, tant’è vero che la stessa Cina, alla notizia del downgrade, si è alquanto alterata chiedendo anche garanzie (di che tipo??non si sa).

Sembra che l’unica soluzione sia affossare la Cina, la quale si trova sull’orlo di una crisi immobiliare per via della pessima distribuzione di ricchezza, e far orientare il centro del mercato tra USA ed Europa, altri salvataggi non servirebbero a nulla se non a peggiorare l’attuale situazione.


è un giovane economista, potrebbe aver capito tutto o...niente. cmq mi è sembrato che sul'orlo del default la Cina abbia stretto più degli Usa, impegnati in una battaglia politica che mi sa un po' di farsa.
chi vivrà vedrà!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da 300 »
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

cavallo

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« Risposta #52 il: 08 Agosto, 2011, 18:56:12 pm »
http://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Nye

forse basta, per rispondere alla curiosità di TY (che si poteva risolvere semplicemente conn una ricerca di pochi istanti su google....) citare CHI E' costui:

the co-founder, along with Robert Keohane, of the international relations theory neoliberalism,

the most influential on American foreign policy
insomma un economista reazionario che fa parte della banda che dagli anni '70 in poi ha ispirato proprio coloro che hanno portato alle crisi degli ultimi anni...!

"autorevole" nelle sue analisi e previsioni rispetto alla crisi attuale.....come un becchino per salvare un ammalato, come un rapinatore per analizzare le strategie di una banca....!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Gia_76

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« Risposta #53 il: 08 Agosto, 2011, 20:38:19 pm »
Citazione da: "Alex80"
Declino...o rinascita?
Se il PIL è il parametro di riferimento, allora vada per il primo. Ma se questa crisi del sistema economico occidentale sposterà l'asse dei valori...allora forse stiamo andando verso una rinascita. ^__^
Non ci conto. Credo anzi che questa crisi economica sia basata sul totale collasso morale, umano, educativo, dei valori della società occidentale che è ormai tanto acuto da colpire addirittura i sistemi produttivi.
Dopo qualche secolo di declino forse le cose cambieranno.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Gia_76 »

Gia_76

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« Risposta #54 il: 08 Agosto, 2011, 20:58:47 pm »
La mia in breve sulla crisi.

Da tempo affermo che l' occidente deve scegliere tra declino modello giapponese e declino modello urss. Sembra che le forze economiche (le agenzie di rating SONO wall street e la finanza), sconfessando obama che avrebbe preferito la via russa, ovvero gettare altri soldi nel sistema - gli ultimi dollari rimasti- lasciando il sistema così come è, per poi crollare di botto e del tutto, propendano per la via giapponese, ovvero austerità, debito privato in calo e debito pubblico netto sul pil in moderato aumento ma non in esplosione tale da generare una bancarotta dopo, e ovviamente *zero* cescita del pil per 20 anni o giù di lì e borse che crolleranno fino a ridursi di tre o quattro volte(il debito pubblico in jap è alto ma non altissimo, il 120% del pil, quello lordo è del 226% ma è un numero ingannevole perchè lo stato possiede le poste e altri enti che hanno attivi pari al pil).

E' un bene o è un male? Credo sia un bene.
 
Infatti, oltre al fatto che negli ultimi 30 anni ci sono stati interventi per salvare l'economia ogni 3-4 anni circa (nell' 87, nel 91, nel 98, nel 2001, e nel 2008, 09, 10 e oggi), rendendo il salvataggio non l'eccezione da fare una volta ogni 50 anni, che ci potrebbe anche stare, ma la regola, il che è assurdo e porta appunto alla bancarotta di tutto lo stato, va aggiunto che gettare dollari nell'attuale sistema significa che per ogni 100 dollari pompati 30-40 vanno a stimolare l'economia cinese, saudita, russa, brasiliana, etc e a indebolire e deindustralizzare ulteriormente l'economia americana. Cioè doppio autolesionismo.

Cosa accadrà?

Accadrà che non potendo più stimolare la crescita in nessun modo il ruolo degli USA si ridimensionerà, non solo verso la Cina, che è impegnata a diventare uguale a noi nel reddito procapite e non solo nel pil totale (obiettivi distanti 15-20 anni e solo 5-6 rispettivamente), me verso Germania e Giappone, che torneranno molto importanti. Questa infatti è la classica crisi "retroattiva", come quella del comunismo e del giappone: una crisi che cancella quello che si disse prima. Non era vero infatti che l'economia giapponese fosse migliore della nostra, era uguale, se ci superarono fu solo grazie ai debiti, e non è vero che il liberismo usa è superiore ai modelli tedeschi e giapponese, le tecnologie usa che si sono imposte sono state realizzate solo grazie ai debiti, adesso quindi tale primato usa hi-tech sparirà.

Nel medio periodo cmq si avvantaggeranno soprattuto i cinesi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Gia_76 »

Gia_76

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« Risposta #55 il: 09 Agosto, 2011, 13:57:51 pm »
Una parte dell'elite finanziaria è ancora per la bancarotta stile urss, chiedono alla banca centrale usa di stampare moneta in permanenza, nonostante l'abbiano già fatto fino a un mese fa, ottenendo ovviamente l'unico risultato di far aumentare l'inflazione e lasciare invariata la crescita La banca centrale pu? infatti far aumentare il credito nominale all'infinito, ma non pu? far crescere di un millimetro il credito reale, cioè quello nominale depurato dall'inflazione: ovvero ci sono più soldi che circolano ma tali soldi non hanno il potere d'acquisto di comprare nulla. Vediamo stasera quanti nuovi soldi stamperanno, resto del'idea che il segnale del rating sia molto forte e che il partito urss/greenspan/obama sia ormai, fortunatamente, in minoranza. Sarà un intervento moderato.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Gia_76 »

Alex80

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« Risposta #56 il: 09 Agosto, 2011, 21:06:43 pm »
Citazione da: "Gia_76"
Citazione da: "Alex80"
Declino...o rinascita?
Se il PIL è il parametro di riferimento, allora vada per il primo. Ma se questa crisi del sistema economico occidentale sposterà l'asse dei valori...allora forse stiamo andando verso una rinascita. ^__^
Non ci conto. Credo anzi che questa crisi economica sia basata sul totale collasso morale, umano, educativo, dei valori della società occidentale che è ormai tanto acuto da colpire addirittura i sistemi produttivi.
Dopo qualche secolo di declino forse le cose cambieranno.


Ma le tue osservazioni non contraddicono le mie.
La mia tesi è che se questa crisi sposterà l'asse dei valori (ovvero ritorneranno a prevalere la moderazione, la sensibilità, l'umanità, sul dio denaro) allora si potrà forse parlare di una rinascita.

Io di questa società sono stufa marcia. Non mi sento bene. Soffro di esaurimento nervoso, e certamente non sono l'unica. Sento un disagio profondo, non mi piace quello che mi circonda.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

Alex80

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« Risposta #57 il: 09 Agosto, 2011, 21:41:43 pm »
Citazione da: "TianYian"
un articolo su "La Stampa" dell'8 agosto 2011 (oggi), c'e un intervista a Joseph Nye e Joseph Nye nega che l'america sia in declino e mette in dubbio il fatto che l'Asia possa scavalcare l'egemonia per gli USA, in questa intervista Nye tende a essere sia Ottimista e sia a minimizzare la crisi che attraversa gli USA.

ne sapete qualcosa su questo Joseph Nye???

Non so cosa abbia detto questo Nye, ma se ti possono interessare delle argomentazioni a sfavore della tesi che l'egemonia americana sarebbe vicina alla sua fine, ti consiglio quest'articolo.
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AalVByuD

Mi sembra che non spari spropositi, e credo che effettivamente, soprattutto questo

Citazione
Terzo: la demografia. In quasi tutti i Paesi ricchi la popolazione cresce più lentamente o diminuisce. Negli Stati Uniti aumenta. Inoltre, gli Stati Uniti continuano a essere il polo di attrazione di talenti più potente al mondo. ? anche il Paese che favorisce la più rapida integrazione degli immigrati e trae il maggior profitto dalla presenza degli stessi, soprattutto da quelli che possiedono la migliore formazione.


continuerà ad essere uno dei punti di forza degli Usa, che si stanno notevolmente ridimensionando, questo sì, ma non al punto che dall'oggi al domani cesseranno di esistere...si spera, piuttosto, in una radicale evoluzione del sistema dei valori che coinvolga tutto l'Occidente.

P.S. Mi permetto di aggiungere che, a mio parere, il fatto che l'autore del pezzo sia una figura a suo modo controversa, non trasforma automaticamente in spazzatura quanto ha scritto in questo contesto (che naturalmente non è esente da critiche, comunque).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Alex80 »

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« Risposta #58 il: 10 Agosto, 2011, 06:50:40 am »
l'autore non é semplicemente  "controverso", é  uno dei teorici del modello che ha portato proprioo a questa crisi, quindi le sue valutazioni sono non solo poco credibili (visti gli errori colossali economici fatti da chi ha seguito le sue teorie!) ma contributo all'AGGRAVARSI della crisi stessa non individuandone le cause e i responsabili (fra cui, come teorico-ideologo lui stesso...).

credereste mai alle diagnosi  di un medico che vi ha avvelenato e vi fareste mai curare da lui? affidereste la tutela della vostra casa a chi ha collaborato a saccheggiarvela? consegnereste i vostri risparmi a chi ha insegnato a un truffatore a sottrarveli?

diceva uno splendido slogan della compagia dell'acqua di San Salvador quando lavoravo in quel luogo nel 1992: "o si é parte della soluzione o si é parte del problema": le due cose assieme sono impossibili......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #59 il: 10 Agosto, 2011, 10:15:26 am »
sembra che il vecchiaccio terribile abbia guadagnato 1 miliardo di $ dal declassamento del debito Usa  :-D
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/P ... 0097.shtml
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da 300 »
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