L'Italia si è buttata a capofitto nella guerra in Iraq perchè vi ha visto un grande business sotto (tutti gli appalti per la ricostruzione ed il rilancio della città...), non certo per motivi ideologici ne tantomeno in difesa di principi di "libertà e democrazia" (perchè se la democrazia deve esere imposta a suon di bombe, non è poi tanto una democrazia...).
Ed in secondo luogo, perchè risentiamo ancora troppo della voce dei "padroni americani"...
Io personalmente non sono stato d'accordo con la spedizione dei nostri soldati in Iraq: ma l'Italia di Berlusconi si è dimostrata degno vassallo degli Stati Uniti d'America (che purtroppo influenzano gran parte del mondo Occidentale e stanno gettando le loro radici anche in Oriente, oramai - parlo soprattutto del Giappone, di cui ho una conoscenza più approfondita). Io contavo in una più solida consapevolezza Europea dopo la formazione dell' U.E. economica, ma ancora dovrà passare del tempo a quanto pare...
Spero che un domani, forte anche di una buona autosufficienza politica ed economica che una solida Unione Europea aprà darle, l'Italia sappia mostrarsi più consapevole dei suoi mezzi, più indipendente nelle sue decisioni, e decisamente, più rispettosa dei principi di libertà e democrazia tanto sbandierati per giustificare la partecipazione a questa guerra...