Ciao,
è molto triste per me leggere queste cose, soprattutto perché so che sono vere e diffuse.
Ogni volta che mia suocera veniva a trovarci dovevo andare a fare il permesso per lei consegnando una quantità assolutamente inutile ed ingiustificabile di documenti in duplice copia che il costo delle fotocopie era superiore a quello che mi costava la suocera in cibo per i 10 giorni che restava qui...
Devo dire però che nella mia città le cose sono molto meglio che nelle grandi città, probabilmente perché hanno meno pratiche da sbrigare che a Milano, Roma o Bologna...
Credo che questi poliziotti non siano minimamente preparati al loro compito. L'attuale ufficio stranieri è di competenza del "vecchio" ufficio passaporti.
Di fronte ad una immigrazione esponenziale, come quella che abbiamo avuto negli ultimi 10 anni, l'unica pensata è stata quella di dare questo compito a chi prima emetteva il passaporto per i cittadini italiani... la formazione l'hanno fatta con l'esperienza ed è per questo che "ufficio che vai, usanza che trovi".
Noi italiani nasciamo con un gene apposito il burocratosoma che ci permette di convivere con la burocrazia creativa che ogni governo si inventa.
Poi è vero che molti poliziotti e carabinieri hanno una bassa scolarizzazione e cultura ma questo non giustifica la maleducazione e l'arroganza.
In generale sarebbe meglio informarsi bene su quali sono i propri doveri ma soprattutto i diritti ed andare in questura insieme ad un amico possibilmente italiano.
In questo modo noterete che il comportamento dei poliziotti sarà indubbiamente più gentile e ben disposto perché sanno che non possono più giocare la carta del "gli ho spiegato la cosa 10 volte e non capiva, per questo ho perso la pazienza".
Infine una piccola nota positiva. Il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ha dichiarato sul blog di Beppe Grillo "E’ necessario superare la legge Bossi Fini perché sostanzialmente questa legge non rende possibile l’ingresso legale degli immigrati in Italia e li costringe alla clandestinità e a diventare preda dei criminali che organizzano la tratta delle persone. Per poter entrare legalmente in Italia è infatti oggi necessario che un datore di lavoro italiano faccia richiesta nominativa al paese d’origine dell’immigrato. Non accade mai perché i datori di lavoro vogliono prima conoscere le persone e poi assumerle."
E complimenti al ministro che se n'è accorto in soli 5 mesi...
Vedremo cosa cambieranno perché da italiano mi sono sempre vergognato di una legge così orrenda.
Marco