Oggi, oramai ieri 22 gennaio 2012, ho fatto il mio primo spettacolo cinese, nel senso che il 90% del pubblico, almeno 250 persone, erano cinesi.
Capodanno lunare cinese, ma anche vietnamita, ecc. ma anche festa della primavera, e sembrava primavera.
Non abbiamo potuto fare prove, perchè il piccolo palco era una pedana occupata in permanenza da piccoli e grandi cantori, cinesi in maggioranza ma anche italiani, artisti marziali armati anche pesantemente, di spade, sciabole, strumenti strani, alabarde, leoni danzanti mossi da due incredibili acrobati cinesi, ecc. Ho temuto per le mie scenografie, ma non v’è stato danno alcuno.
Ragionando ho grosso modo lavorato come in un recente spettacolo a Castelletto Ticino, qualche passaggio un po’ peggio per mancanza di prove (ho usato tre modi di fare apparire ombrelli e ho un po esagerato in questo) e di spazio, qualche altro anche meglio (ho ideato una nuova versione della carta tagliata e ricostruita con un drago che si accoppia all’arte delle carte ritagliate cinesi che è piaciuto molto) e un inedito finale pirotecnico da ventaglio che ci nasconde completamente.
Poi l’associazione dimocilamano, italo cinese, mi ha invitato a cena, e una signora che aveva la sua piccola figlia tra il pubblico mi ha fatto i complimenti, ma mi ha detto una cosa che mi ha colpito di più, non so se a ragione oppure sbaglio, mi ha detto: ma la cosa più bella che lei ha fatto non è il tipo di effetti, ma l’entusiasmo dei bambini, difatti la maggior parte dei numeri li ho fatti andando sulla parte del palco più vicina al pubblico, i bimbi erano tutti sotto, ed erano stupiti e coinvolti in modo sempre più intenso, e composto allo stesso tempo. Devo dire anche che non tentavano di prendere gli ombrelli che producevo, non c’era la distrazione che a volte abbiamo incontrato in altri contesti con i bambini. C’era una tenera bambina che aveva un fiore in mane che si è avvicinata al mio vaso di fiori di piume appena prodotto e voleva prendere uno dei fiori colorati! Guardandoli mi è venuto in mente un film che mi colpì e commosse moltissimo anni fa: L’estate di Kikujiro, di Takeshi Kitano. Quando vedo dei bambini così teneri mi commuovo come mi commuovevo quando mia figlia era piccola (peraltro mi commuove ancora oggi)..
Devo dire che il mio personaggio del mago cinese Chang Tai Chi sta migliorando, grazie ai consigli di tanti colleghi maghi, MagicLab tutto, Walter Maffei, e molti altri, perchè quando tre organizzatori cinesi vengono da me e mi parlano tranquillamente in cinese, come fosse una cosa naturale, qualcosa deve essere accaduto, Dopo di che le mie capacità linguistiche in materia cinese non sono inesistenti, ma sono comunque fin troppo modeste, e ho ripiegato sull’inglese. Anche questo però è strano, anzichè parlarmi in italiano, mi parlavano in inglese ...
Si trattava di ragazzi cinesi della seconda generazione, ragazzi davvero in gamba, precisi e con una forza interiore che mi ha colpito.
Ho visto pure uno di loro, giocoliere nel senso occidentale del termine, nulla di tradizionale come invece faccio io, che ha fatto cose meravigliose. C’erano artisti marziali, cinesi, ma anche molti allievi italiani, davvero bravi, e lo posso dire con cognizione di causa diretta.
Mi ha colpito anche l’attenzione di adulti cinesi che hanno visto qualche numero magico che forse hanno visto nella loro madrepatria prima di emigrare.
Per me comunque l’emozione è stata incredibile, quando alla fine della festa, ovviamente il nostro numero era l’ultimo perchè dopo il palcoscenico è stato chiuso per impraticabilità di campo, ci hanno così annunciato Chang Tai Chi, Rolando, Chang Li, Alice.
E Alice, mia figlia e assistente, piccola donna che cresce fin troppo velocemente, è stata paziente e precisa nell’aiutarmi.
Ho chiuso il numero con una posizione dello stile (intero) di kung fu del Drago, che la sera precedente mi era stata spiegata da un monaco Shaolin, perchè lì era pieno di gente che praticava arti marziali, e ho voluto loro rendere omaggio..
Infine ci hanno invitato mangiare alla sede dell’associazione, cena deliziosa, piatti che non si trovano nei ristoranti, e come dolce una zuppa dolce con fiori di loto, datteri rossi e altri ingrediente che in realtà è una medicina della medicina tradizionale cinese.
E ora siamo nell’anno del Dragone di acqua, abbiamo brindato e ci siamo scambiati auguri italo cinesi, bevendo vino e liquore di Confucio.
Buon anno a tutti.