Devi anche vedere dove c'è la criminalità a ShenZhen, cioè non in "centro" (ossia quell'enorme zona che va dai laghi a She Kou), nei villaggetti di baracche attorno alla città. Una criminalità in diminuzione e sempre inferiore agli standard europei (per non parlare di quelli americani) comunque. A ShenZhen vado nel mercato notturno senza problemi, anche con la mia ragazza. mai successo nulla. Polizia pochissima, evidentemente è nelle zone "calde".
Certo, no è la Cina, sono d'accordo. Ma è la Cina del futuro, quella a cui punta di diventare il resto della Cina, come ho avuto modo di vedere nell'altra città in cui ho abitato fino a qualche mese fa, ChangChun, nel nord vicino ad Harbin, una specie di città-cantiere di gente che è stata finora a ShenZhen e adesso torna per ampliare la città e costruire una nuova Cina grazie alle nuove regole economiche mutuate dall'esperimento riuscito di Deng, contrapposto alla dittatura antieconomica di Mao.
ShenZhen, zona inaspettatamente anche di cultura: pochi lo sanno, ma c'è un museo straordinario nel nuovo centro amministrativo, biblioteche stratosferiche e soprattutto le piccole città fortificate antichissime degli Hakka, rimaste incredibilmente identiche a com'erano 400 anni fa, completamente innestate dentro la metropoli e ben conservate da un'ottima (una volta tanto) scelta politico-amministrativa.
Gli stipendi nostri sono però occidentali: io sono sui 13000 yuan netti, la mia ragazza sugli 11000, suo padre poi è prof di economia all'università e lì di soldi ne fa parecchi, anche se è considerato benestante ma non ricco guadagna più di noi messi insieme. Insomma, stipendi europei ma con cibo (cinese: io adoro il cibo cinese, non mi è mai venuto in mente di comprare olio d'oliva o spaghetti in Cina, lo ritengo una follia) davvero 10 volte meno (qui un primo al ristorante costa 7 euro, lì 7 yuan e in certi posti anche meno...). L'ultimo baracchino in cui sono andato mi ha servito un piattone fumante di brodo e noodles, con le cotiche e le verdure (foglie di aglio fresco, erba cipollina, rafano, loto). Delizia allo stato puro, 4 yuan. Visibilio :-) In pieno centro. Certo, non c'era l'aria condizionata e ci siamo fatti sparare il ventilatore in faccia, e probabilmente è per quello che costava così poco. Ma è pieno di baracchini del genere, si trovano ovunque.
La sicurezza a ShenZhen è data dal fatto che tutte le case sono quasi sempre dentro un unico quartierino tutto recintato, con la guardia all'ingresso. In pratica l'intero quartierino è gestito dai privati che l'hanno costruito, che pagano anche la sicurezza. Un po' come a Hong Kong per i singoli grattacieli "popolari" a Western, dove ho vissuto per un annetto circa (prendevo poi il traghetto ogni giorno per andare a ChungChao, meravigliosa isola su cui lavoravo in una scuola elementare bellissima).
Un'altra cosa che amo di ShenZhen è la concezione "a campus" dell'architettura: ogni quartiere ha il suo campetto da basket, ci sono servizi per tutti, vai al lago e puoi pescare, eccetera. Qui in Italia se vuoi tirare due canestri come minimo devi iscriverti in palestra, se vuoi pescare due pesciolini con il filo e il rocchetto devi prendere addirittura la licenza di pesca, e cose del genere. Too bad.
I difetti veri di ShenZhen sono gli stessi che noto in Cina in generale: la disparità terribile tra benestanti cittadini e poveracci nelle baracche in periferia estrema, la pena di morte (seppure in costante diminuzione e attualmente per fortuna ancora in piena moratoria), la censura su Internet così stupida e inutile che obbliga tutti a comprare una VPN altrimenti nemmeno si riesce a lavorare in pace, e cose del genere. Alcuni sono legati al fatto che ancora la Cina era sostanzialmente un paese del terzo mondo fino a pochissimi anni fa, e quindi non è che uno si possa aspettare Manhattan ovunque, e altri sono dovuti allo sviluppo incontrollabile e sfrenato che ha certo tantissimi fattori positivi ma certamente anche qualche effetto collaterale difficile da arginare, per quanto le autorità mi sono sempre sembrate seriamente intenzionate a lavorare per il bene comune. Hanno anche loro il loro bel potere da difendere purtroppo, ma non sono così bieche come le si dipinge in Italia, sicuramente.
Vi racconto una piccolissima cosa insignificante, che però per me è simbolica: dovevo andare a un matrimonio e mi sono accorto di non avere scarpe "buone". Qui in Italia le trovo tutte almeno a 100€ minimo minimo e sono tutte fuori misura (io porto il 38 e mezzo... partono dal 43...) e tutti mi dicono che devo farmele fare su misura, cioè devo spendere 2000€ :-O Allora che faccio? Telefono ai miei "suoceri" e gli chiedo di trovarmene. Loro amano andare in giro per shopping, mi mandano delle foto quando ne trovano che corrispondano alla descrizione di quelle che piacciono a me. Ne trovano di bellissime a 380 yuan, fatte a mano, marca italiana. Me le spediscono, arrivano in un mese, giusto perfette per il matrimonio. Risparmio netto: 1940€ (calcolate 10€ di spese di spedizione ed eventuale IVA da pagare in dogana). God bless China! ^___^
Torno quest'estate. È qualche mese che non vado in Cina quindi non vedo l'ora di tornarci. Vedremo cos'è cambiato.