studiare cinese... e poi??? - Richieste di Aiuto - Associna Forum

Autore Topic: studiare cinese... e poi???  (Letto 7327 volte)

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sari87

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studiare cinese... e poi???
« il: 06 Febbraio, 2012, 10:53:49 am »
Ciao a tutti!
sono una ragazza italiana di 24 anni con la triennale in lingue (cinese, inglese e tedesco). appena laureata sono andata in cina e ho vissuto a tianjin per un anno e mezzo continuando a studiare cinese. ho anche l'hsk nuovo livello 5.
Sono tornata ad agosto e ho cercato lavoro in italia ma non ho trovato nulla che abbia a che fare con il cinese.
il problema è che oltre alle 4 lingue che so, non ho una professione concreta. mi hanno detto in molti di intraprendere la via del business e dell'economia, ma io mi sono avvicinata alla cina per amore per la cultura, la scrittura, l'arte, la letteratura. cose come relazioni internazionali, politica, economia, legge, non mi interessano.
vorrei tanto tornare in cina, qui in italia mi sento chiusa in gabbia soprattutto perché al momento sono passiva, non sto lavorando, non so in che direzione muovermi, vorrei lavorare per guadagnare qualcosa per poi proseguire gli studi magari (in cina), ma non saprei neanche in che direzione proseguire gli studi, sapere solo le lingue non basta, serve qualcos altro! e io non so cosa potrei aggiungere che abbia relazione con la cultura cinese.
premetto che mi piace molto disegnare...
ah, quanto mi manca la cina!

cavallo

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #1 il: 06 Febbraio, 2012, 12:45:13 pm »
ciao sari, in Italia, attualmente (la tendenza é divers ma non rapidissima) le maggiori possibilità (sempre nell'ambito di una grande difficoltà generale dovuta soprattutto ai tagli ai bilanci per cultura, integrazione, ecc. del precedente governo) di mettere a frutto studi di Cinese, a mio avviso, sono:
- quella attinente le attività di mediazione culturale (dovresti contattare associazioni come "Mediazione Sociale" a Roma, il COSPE, l'Arci, ecc., oppure l'OIM o simili ) e insegnamento del Cinese a bambini di 2a generazione;
- quella attinente l'interpretariato/le traduzioni di testi per aziende, delegazioni, ecc. (di cui trovi talora traccia anche su questo Forum).

quanto alle prospettive, esse dipendono dall'andamento dei rapporti, specie economici, fra Cina e italia.

altra ipotesi, ma che richiede qualche capitale iniziale (o credito bancario o uso di specifici progetti di Enti Locali inn supporto alla microimprenditoria) é quella di creare (meglio se in partnership con 2G cinesi) una sala da té, una galleria d'arte, un negozio di nicchia assai specifico (ossia non onnicomprensivo ma specializzato in qualcosa che possibilmente non richieda un grande capitale iniziale, tipo carte intagliate o simili) oppure ancora creare assieme a persone che si intendano di tali aspetti "servizi alle imprese cinesi in Italia" sul fronte del marketing, della vetrinistica, della promozione della diversificazione (in questo caso il capitale iniziale é minimo: basta una stanza con un computer dal buon software e un collegamento internet; il problema é farsi accettare e conoscere), o anche al turismo cinese in Italia,  che sono assai carenti
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vasco reds

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #2 il: 06 Febbraio, 2012, 14:40:03 pm »
in effetti sara ci si chiedeva anche in un'altro thread se fosse utile ancora oggi sapere il cinese...

cavallo

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #3 il: 06 Febbraio, 2012, 15:58:58 pm »
come fatto rilevare da vari utenti nel thread sull'utilità di studiare il cinese (che in Occidente si rivela crescente, specie in Paesi con meno provincialismo e ritardi dell'Italia), la questione é duplice:
- quella di tendenza, che dipende appunto dalla velocità con cui ogni Paese si adegua alla necessità di intensificare i rapporti con la (e la conoscenza della) RPC, e che in Italia é minore che altrove ma in atto e che produce a medio termine una crescente utilità di conoscere il cinese (come provano anche le iniziative di ASSOCINA descritte in homepage);
- quella immediata, che deve tener conto delle difficoltà a cui ho fatto cenno nel mio precedente post.

in quel thread si é anche ribadito che imparare il Cinese (come molto altro) é utile se e solo se lo si abbina ad altre competenze che hanno a che fare sia con le necessità attuali che con quelle di tendenza delle relazioni con l'universo cinese (migranti, aziende, turismo, ecc.): tendenze che non rendonon utile il Cinese "ancora", ma semmai "sempre di più", come confermato da tutte le strategie istituzionali che in Francia, GB, USA, ecc. si stanno sviluppando assai più che in Italia (dove comunque già 130 scuole vedono corsi di Cinese) finalizzate a promuovere lo studio di quella lingua.

tale abbinamento può avvenire in una singola persona (se ne ha le opportunità, non diffusissime), attraverso pluriesperienze e pluricompetenze, ma può perfettamente avvenire anche in 2-3 persone (italiane e/o 2G di origine cinese) che integrano competenze fra loro diverse.

quel che conta é individuare "nicchie" oggi inesplorate o carenti (ce ne sono eccome) e trovare quali competenze servono e con chi associarsi per dispiegarle a costo il più basso possibile, non perseguendo strade impraticabili se non per poche unità al decennio, che invece talora le Università fanno balenare (tipo "archeologia in Cina", "cattedra di Cinese", ecc.).

ti assicuro che, anche sulla base di recenti esperienze a Roma  con Marco Meccarelli ed altri di VERSORIENTE, capita eccome che serva chi sappia davvero l'Italiano e il Cinese (ma deve saperlo davvero, essere capace di parlarlo, scriverlo, leggerlo, tradurlo almeno per affrontare le esigenze di un corso di marketing, di un intervento di mediazione culturale, di un corso per bambini, di una collaborazione con una Istituzione, della stesura di bdepliants e opuscoli, di un servizio ai turisti, di una agenzia di supporto ai commercianti cinesi, ecc.) e non lo si trovi facilmente; basta che vedi gli annunci su questo stesso Forum nella parte relativa al lavoro.....

il fatto é che si tratta quasi sempre di impegni episodici, brevi, mentre se si vuole legittimamente trovare qualcosa di meno precario occorre, ripeto, "fare rete" in 2-3 persone e creare una microstruttura di servizio stabile che intrecci competenze differenti (ad esempio chi sa promuovere il valore dei prodotti e non sa il cinese e chi non sa promuovere il valore dei prodotti e sa il cinese, ovvero chi sa il cinese e non si intende di offerta turistica e chi non sa il cinese e se ne intende: sono 2 esempi fra i molti possibili)

e questo non é in contraddizione con il fatto che la tua passione principale sia per la cultura e non per l'economia: dato che giustamente parli di lavoro, deve essere per te possibile coniugare dimensioni culturali e produzione di reddito; ad esempio, aiutare i commercianti cinesi a Roma a promuovere il valore immateriale di alcuni dei loro prodotti e diversificare le loro offerte é un fatto culturale, che ha a che vedere con la cultura e la Storia cinese (sono quelli i "valori immateriali" da promuovere, del té, delle scarpe "lunga marcia", della porcellana, di certa bigiotteria, delle pantofoline ricamate, del ginseng, di certa gastronomia, dei prodotti erboristici, ecc.) ma ha necessariamente ricadute economiche per i commercianti e per chi si riesca a porre al loro servizio, il che implica (dato che quasi nessuno di loro parla Italiano...) necessariamente persone che sappiano il Cinese.
« Ultima modifica: 06 Febbraio, 2012, 16:08:39 pm da cavallo »
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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #4 il: 06 Febbraio, 2012, 18:34:30 pm »

cavallo

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #5 il: 06 Febbraio, 2012, 19:30:14 pm »
da quel link traggo in particolare:

marcowong
« Risposta #11 il: 06 Ottobre, 2011, 18:06:43 pm »la lingua è uno dei principali strumenti per conoscere meglio una cultura. Sconsiglierei di puntare solo sulla lingua cinese, mentre invece lo consiglio vivamente a quanti lo vogliano affiancare ad altre professionalità.
In altre parole, prima di imparare a parlare in cinese, bisogna padroneggiare quello di cui si voglia parlare.
Traduci« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 02:00:00 am da marcowong »


dato che molti degli altri post riguardano pareri attinenti la situazione in Cina per gli espatriatib e non le possibilità di usare utilmente in Italia, a scopo lavorativo, le nozioni di Cinese acquisite.

come vedi, sara, marco conferma che il Cinese é uno strumento consigliabile e che lui consiglia vivamente a quanti lo vogliano affiancare ad altre professionalità ; tu dici di non averne di altre professionalità e quindi io ti ho sottolineato che quel che un individuo non ha e non può fare da solo/a si può realizzare con un piccolo team in cui si integrino professionalità diverse e ti ho anche indicato quali potrebbero essere i settori OGGI  in cui agire.
 
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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #6 il: 08 Febbraio, 2012, 17:03:58 pm »
quoto. un tempo pare fosse abbastanza facile trovare lavoro in cina sapendo solo il cinese.. adesso invece mi pare siano cambiate le cose. A meno che non ti accontenti di lavoretti come insegnare ingelse (in città sperdute però, quelle maggiori sono piene di madrelingua)..e magari nemmeno full time..  Ho un'amica che parla cinese, anche lei laureata in cinese e inglese.. non ha trovato però lavori decenti, anzi al momento l'unico che ha trovato è uno per il quale il cinese non serve a nulla..
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #7 il: 08 Febbraio, 2012, 18:17:06 pm »
Sono sempre dell'idea che studiare una o più lingue è molto utile. Non è certo però che questo possa garantirti un posto di lavoro. E' vero che il mondo è grande e magari può non servire un bilingue in Cina, ma magari può servire in un altro Stato.

Detto ciò, sicuramente se oltre a conoscere le lingue si è anche laureati o specializzati in altri campi si spalancano molte più porte. Pensa ad esempio ad un ingegnere chimico che conosce inglese, russo e cinese (ho esagerato un pò).

Può essere utile avere un'esperienza commerciale o nel campo della moda. Molti giovani stilisti trovano lavoro in Cina ad esempio, così come molti piccoli imprenditori che possono esportare prodotti nostrani o fare da fulcro, per determinate aziende cinesi, per il mercato sia italiano che internazionale.

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #8 il: 08 Febbraio, 2012, 19:41:20 pm »
ma veramente sari/sara poneva il problema di come usare le sue conoscenze della lingua cinese (e posto che afferma di non avere altre professionalità e che per di più dice di non essere tanto interessata alla "via del business") per lavorare qui in Italia...non in Cina
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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #9 il: 08 Febbraio, 2012, 19:53:57 pm »
quante sale da thè ci sono a roma?

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #10 il: 08 Febbraio, 2012, 19:59:19 pm »
quoto. un tempo pare fosse abbastanza facile trovare lavoro in cina sapendo solo il cinese.. adesso invece mi pare siano cambiate le cose. A meno che non ti accontenti di lavoretti come insegnare ingelse (in città sperdute però, quelle maggiori sono piene di madrelingua)..e magari nemmeno full time..  Ho un'amica che parla cinese, anche lei laureata in cinese e inglese.. non ha trovato però lavori decenti, anzi al momento l'unico che ha trovato è uno per il quale il cinese non serve a nulla..

verissimo soprattutto detto da uno che tocca con mano sul campo la situazione e non per il solito sentito dire.... di salgari ce n'è stato solo uno....

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Re:studiare cinese... e poi???
« Risposta #11 il: 31 Marzo, 2012, 17:57:47 pm »
Ho sentito di una ragazza cinese 2G che fa un lavoro particolare: traduce le intercettazioni telefoniche dei cinesi.
Oltre a sapere il cinese mandarino, bisogna saper capire i vari differenti dialetti dello Zhejiang... mestiere difficile per un italiano.