vi sentite più italiani o cinesi? - page 4 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: vi sentite più italiani o cinesi?  (Letto 22120 volte)

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paula

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« Risposta #45 il: 21 Agosto, 2006, 13:36:20 pm »
credo che stia solo a silvia, così come a tutti gli altri dentro o fuori da AssoCina, dire cosa sente e quella sarà sicuramente la definizione più esatta, soprattutto se si è onesti con se stessi e non si fa pura retorica.

 e poi la roba delle percentuali applicata al senso di appartenenza penso che sia un po' assurda visto che quando si parla di identità si parla di qualcosa che è anche in trasformazione e comprende un sacco di cose. non è una roba semplice ma complessa.
allo stesso tempo l'identità non è qualcosa di naturale ma culturale. la natura cambia lentamente la cultura pu? cambiare anche da una generazione all'altra.

e poi rispetto all ediverse culture: non ne esistono una migliore dell'altra sono diverse e basta. tra l'altro alcune hanno anche valori simili che sarebbe bello ogni tanto prendere in considerazione invece sempre di guardare solo le differenze.

credo inoltre che una identità non sia fatta (solo) di tratti somatici, anche perché rischi di appiattirti solo su quello che gli altri vedono in te (che a sua volta è mutevole) mentre tu sei un essere pensante e con sentimenti . lo hanno dimostrato anche scrittori figli o nipoti di cinesi emigrati.
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babo

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« Risposta #46 il: 21 Agosto, 2006, 14:04:01 pm »
Citazione da: "aron"
il senso degli affari. Il rispetto per gli anziani. Il modo di lavorare e educare i propri figli(nn c'e paragone per quanto riguarda l'educazione esemplare che viene dato ai cinesi). Il senso del pudore e ecc... Questo credo che basti per mostrare la superiorita della cultura cinese


Sufficientemente esauriente, grazie. :smt023
Anche se il senso degli affari stona un po' col resto.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da babo »

Kevin

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« Risposta #47 il: 21 Agosto, 2006, 16:16:29 pm »
Imparate dagli ebrei, ke sono intelligenti e fanno soldi a palate.
ovunque nasci,  ovunque vai sarai sempre un ebreo.
deve valere anche per noi cinesi, siete solo di seconda generalezione e già pensate di essere italiani?
Avete la pelle gialla, nessun italiano vi considererà mai un loro connazionale.

la mentalità, siete quello ke vuoi volete essere. non c'entra l'ambiente, è solo il cervello quello che conta.  
Ragazzi, vantatevi di essere cinesi, anche se siete italia da tanto tempo, siete solo cinesi.
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paula

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« Risposta #48 il: 22 Agosto, 2006, 12:05:35 pm »
Citazione da: "Kevin"
Imparate dagli ebrei, ke sono intelligenti e fanno soldi a palate.
ovunque nasci,  ovunque vai sarai sempre un ebreo.
deve valere anche per noi cinesi, siete solo di seconda generalezione e già pensate di essere italiani?
Avete la pelle gialla, nessun italiano vi considererà mai un loro connazionale.

la mentalità, siete quello ke vuoi volete essere. non c'entra l'ambiente, è solo il cervello quello che conta.  
Ragazzi, vantatevi di essere cinesi, anche se siete italia da tanto tempo, siete solo cinesi.


guarda caso si pu? anche diventare ebrei come si pu? diventare musulmani e cristiani. e si pu? allo stesso tempo rinunciare a una religione. mio padre l'ha fatto con quella cattolica ed era pure stato educato in una scuola di preti. nn è morto per questo ma ha trovato altre cose in cui credere.

cmq sono perplessa: conosco diversi figli di cinesi ma nn mi sembrava fossero gialli, soffrirò di una strana malattia tipo un daltonismo atipico?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da paula »

Kevin

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« Risposta #49 il: 22 Agosto, 2006, 12:58:39 pm »
stiamo parlando di razze e come si sente una persona, ebrei come popolo e non come religione. la religione è una cosa di metafisica. il tuo essere rimane sempre lo stesso anche se vivi in qualunque parte del mondo.

Ora il fatto di essere gialli io mi riferivo alla razza non di certo al colore  come dovrebbe essere ovvio alla maggior parte di voi.

Sentirsi cinesi è normale per questo ke mi stupisco ke tanta gente dice di sentirsi italiani solo perchè hanno vissuto qualche anno in italia, ripeto sono qui da quando avevo 7 anni.
dove è finito il patriotismo? poi si lamentano degli italiani ke  non sanno cantare l'inno italiano a confronto dei cinesi ke non si sentono cinesi sono dei patrioti doc
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Kevin »
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aron

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« Risposta #50 il: 22 Agosto, 2006, 13:35:07 pm »
La domanda e; e sufficiente pensare come gli italiani per sentirsi italiani? Questo e il quesito che mi (vi) pongo, e che e la situazione di Silvia.

Io nn so che dire, se penso come un somalo, mi devo sentire somalo e non cinese (anke se sono nato e cresciuto in cina con parenti e genitori cinesi)?  

Penso che e piu complicato di quanto pensassi. Io definirei queste persone come italiani con la sfortuna di nn avere un genitore o un tratto somatico italiano che gli renderebbero italiani al 100%. Certo e fastidioso essere chiamati cinesi solo perche si ha il viso di una cinese, non e cosi Silvia?

Un confronto con Michael Jackson penso che rende l'idea alla perfezione .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da aron »

aron

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« Risposta #51 il: 22 Agosto, 2006, 13:52:45 pm »
Certe volte mi domando se uno si definisce italiana come Silvia abbia mai pensato a cosa significhi veramente...  Silvia ha genitori e nonni e antenati cinesi che hanno lottato per il proprio paese e si sentono fieri di essere cinesi. Mi chiedo cosa provano i suoi antenati se fossero ancora in vita quando vedono lei dire non mi sento come uno di voi perche mi sento italiana, (cioe un paese che nn c'entra una mazza con le sue radici)? Probabilmente si sentirebbero rammaricati dalle sue parole come quasi tutti (il perche lo lascio a voi lettori). Per fortuna Silvia e un caso atipico tra i cinesi e nn credo che altri seguirebbero il suo esempio.

Infine chiedo a Silvia questo: se si gettase in un fiume con un italiana dai tratti somatici italiane, l'italiano salverebbe prima lei o l'italiana ?
Il cinese salverebbe prima lei anke se Silvia e italiana.
 :roll: Questo e tutto.
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babo

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« Risposta #52 il: 22 Agosto, 2006, 14:08:43 pm »
Cogito, ergo sum.  ;-)
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Levin

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« Risposta #53 il: 22 Agosto, 2006, 14:11:36 pm »
Mi trovo abbastanza d'accordo con Aron, per quanto da piccolo mi dannavo perche' non ero italiano ora sono piu' che felice et orgoglioso di essere cinese perche' e' una cultura molto antica e speciale senza niente togliere ad altri tipo Trinidad & Tobago.
Devo dire la verita' obbiettivamente la cultura cinese o orientale in generale mi avrebbe attirato cmq anche se fossi stato italiano.

Gli italiani non ci considereranno mai loro connazionali (apparte magari gli amici piu' cari), se andiamo in metro' saremo sempre osservati e delle volte giudicati, ma io non lo chiamerei razzismo siccome in tutta sincerita' lo farei anche io al loro posto, e' come se all'improvviso entrasse un negrone e' ovvio che tutta l'attenzione viene attirata da lui perche' e' "diverso" fisicamente e culturalmente.

Quindi W Cina, e tutti in Cina nel 2008 a sostenere la nostra nazione! :heart:
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Diego

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« Risposta #54 il: 22 Agosto, 2006, 16:34:52 pm »
Comunque, generalmente  la lingua è cultura! La lingua che parlate meglio è cio' che vi definisce maggiormente. Riguardo all'etnia, oggi e sempre di più, conterà sempre meno.

 :wink:  :wink:  :wink:

E comunque l'occhio a mandarla non è una novità recente in Europa!

A buon intenditore poche parole.
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Kevin

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« Risposta #55 il: 22 Agosto, 2006, 16:52:00 pm »
lingua non è cultura, io parlo italiano e cinese nella stessa maniera e anche l'inglese non me la cavo male, secondo  la tua definizione appartengo a  2 culture nello stesso tempo?

e poi se lingua è cultura, conosco gente ke parla perfettamente 3 lingue vuol dire ke è uno e trino?? quindi diventa dio!!!

etnia certo ke conta, la razza umana non progredisce appunto perchè si  fanno i miscugli, mai sentito la selezione naturale? mesolandosi si va solo ad ottenere un appiattimento della qualità  umana. infatto ke oggi  è così non lo metto in dubbio, ma non tutto quello ke si fa oggi è giusto, condividi?

se uno ha madre e padre cinese è cinese ovunque esso sia e ovunque esso viva. ho amici italiani  ke sono tati e vissuti in germania, ora sono tornati in italia perchè si sentono cmq italiani anche farlano malissimo la loro lingua, questo  è l'atteggiamento giusto.

se già alla seconda generazione non vi sentite + cinese alla 6 generazione sono tutti  apolidi!!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Kevin »
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Diego

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« Risposta #56 il: 22 Agosto, 2006, 18:46:50 pm »
Dovresti dirlo agli ebrei ed a tutti i loro premi nobel, studiosi di fama mondiale, ricercatori e quant'altro che i miscugli portano appiattimento culturale o quanto affermavi.








 :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Diego »

babo

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« Risposta #57 il: 22 Agosto, 2006, 18:48:50 pm »
Citazione
etnia certo ke conta, la razza umana non progredisce appunto perchè si fanno i miscugli, mai sentito la selezione naturale? mesolandosi si va solo ad ottenere un appiattimento della qualità umana. infatto ke oggi è così non lo metto in dubbio, ma non tutto quello ke si fa oggi è giusto, condividi?



La genetica ti darebbe torto. Le attuali "etnie" sono il frutto di secoli di questa mescolanza, al contrario le popolazioni rimaste  a lungo isolate
(in zone montane o sulle isole per esempio) hanno una maggiore "fragilità genetica" rispetto alle altre. Il ricambio genetico è positivo e non negativo.
Certo non rende ne migliori ne peggiori come persone, ma questo è un altro discorso. Chiedersi se sia giusto o no, penso abbia poco senso.
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Kevin

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« Risposta #58 il: 23 Agosto, 2006, 01:41:21 am »
sapete tutti come è funzionato l'evoluzione umana vero? habilis, erectus, neanderthal. sapiens e sapiens sapiens.

molto probabilmente queste specie per un certo periodo hanno vissuno contemporaneamente, naturalmente è rimasto quello + forte.

immaginate se homo erectus si fosse mescolato a homo di neanderthalò se non è appiattimento cos'è? vive la specie migliore!!!!!! non lo dico io, ma gente del calibro di darwin.

Quindi a parte discorsi razzisti. stando un po in italia e sentirsi subito italiano è una cosa troppo strana non vi sembra? tu italiano se vai all'estero e ci vivi per tanti anni poi ti senti straniero? è ridicolo!

la tua identità e carattere cambiano, ma il proprio gruppo di appartenenza non cambia. forse parlare si superiorità è esagerato ma ogn'uno ha i propri pregi e difetti. ma un cinese è cinese e un italiano è italiano. questo è un dato di fatto.

esempio? se un leone nasce e vive tra le pecore non è che diventa erbivoro e comincia a belare. non è logico? volete mescolare le due specie? ogn'uno ha la propria funzione
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Sephiroth

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« Risposta #59 il: 23 Agosto, 2006, 03:49:27 am »
Citazione da: "Kevin"
sapete tutti come è funzionato l'evoluzione umana vero? habilis, erectus, neanderthal. sapiens e sapiens sapiens.

Si', forse sei tu che hai idee un po' confuse su evoluzione e genetica.
La mescolanza del patrimonio genetico porta ad un miglioramento della specie.
Considera il patrimonio genetico di un essere. Secondo il modello biologico ogni patrimonio ha associato un valore di "fitness", ovvero una propensione a protrarre la specie. Sussiste una sorta di continuita' del fitness, cioe' esseri con patrimoni genetici simili hanno un fitness simile.
E' chiaro allora che una popolazione isolata ha caratteri ereditari molto simili all'interno del gruppo, e quindi fitness vicini. L'accoppiamento tra due persone del gruppo porta ancora a dna simili e quindi fitness vicini.
L'accoppiamento di due persone con geni molto differenti porta invece ad un discendente con caratteristiche molto differenti sia dal primo che dal secondo.
Tale individuo puo' avere un fitness maggiore o minore dei genitori. Se e' migliore siamo di fronte ad un miglioramento della specie!
Se e' peggiore, entra in gioco il meccanismo di selezione naturale (che cmq vale sempre, se si accetta).
Ergo la specie migliora con il mescolamento delle etnie.

D'altronde non dimenticare che la biodiversita' e' un fattore positivo.
Puoi vederla anche dal lato economico: i fattori di concorrenza. Le aziende simili con un servizio simile campano a stento, quelle che si differenziano hanno una maggiore capacita' di concorrenza.

Citazione
immaginate se homo erectus si fosse mescolato a homo di neanderthalò se non è appiattimento cos'è? vive la specie migliore!!!!!! non lo dico io, ma gente del calibro di darwin.

Sara', ma a me nun me par che darwin dicesse proprio questo!

Citazione
la tua identità e carattere cambiano, ma il proprio gruppo di appartenenza non cambia. forse parlare si superiorità è esagerato ma ogn'uno ha i propri pregi e difetti. ma un cinese è cinese e un italiano è italiano. questo è un dato di fatto.

Conveniamo prima cosa vuol dire "italiano" e "cinese". Tu che definizioni dai?

Citazione
esempio? se un leone nasce e vive tra le pecore non è che diventa erbivoro e comincia a belare. non è logico? volete mescolare le due specie? ogn'uno ha la propria funzione


La specie umana e' unica. Leone e pecore appartengono a due famiglie differenti. Il leone non puo' belare e diventare erbivoro per ovvi motivi fisici e zoologici. Il paragone non calza proprio.

Ricordati che nella tassonomia dei cani si parla di razza. Vuoi appartenere ad una razza?
Gli uomini sono suddivisi in etnie e popolazioni.

Infine mi riesce difficile definire la parola "cultura" di un paese che non comprenda la lingua del paese.
Per esempio quando citi la Trinita', e' implicito che tu conosci un frammento di religione cristiana che appunto fa parte della cultura italiana (anche nel caso di un italiano non religioso).
Oppure visto che conosci la lingua italiana avrai studiato sicuramente gli autori della letteratura italiana e le loro opere. Non e' quella cultura per antonomasia?
Potrei citare altri mille esempi, ma penso che sia gia' abbastanza chiaro.

Inoltre alcune etichette attribuite ad alcuni popoli mi sembrano solo frutto di pregiudizi, e di una malsana generalizzazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Sephiroth »
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.
Ludwig Wittgenstein (1889 - 1951)