In quanto ARCI è aperto solo ai soci. È del tutto legale. A Bologna c'è stato per anni il Decadence, circolo ARCI incentrato sulla cultura del goth, del S/M e del LBGT, certamente molto sessuale ma sicuramente anche culturale, come ce ne sono storicamente nelle più famose città del nordeuropa. Mi pare abbia chiuso quest'anno, solo perché è un po' fuori moda, ma non per questioni legali.
Come dicevo: sei un imprenditore, hai la possibilità di avere potenzialmente tutta la clientela e pagare le tasse, oppure avere solo la clientela degli iscritti con tessera, pagare meno tasse, perseguire per forza lo scopo dello Statuto e pareggiare il bilancio a fine anno (in pratica paghi solo gli stipendi, niente lucro).
Ovvio che se lucri falsificando i bilanci o fai entrare anche chi non ha la tessera sei fuorilegge. Bisognerebbe certamente aumentare i controlli da questo punto di vista, che vedo il governo sta facendo e anche bene.
Discorso completamente diverso per gli immobili commerciali del Vaticano che possono lucrare, possono fare entrare tutti e in più non pagano le tasse, perché una legge prima di Berlusconi poi di Prodi gliel'ha permesso. Legge che giustamente questo governo vuole abolire.
Cioè: è assurdo adesso parlare di sindacati e circoli ARCI, perché quelli sono tutti dietro la stessa legge sul no-profit e la cultura, mentre il Vaticano ha una legge apposita. Ossia: non solo può usufruire della legge di cui parli di cui usufruiscono circoli ARCI et similia, ma hanno @b]anche[/b] il permesso esplicito di far entrare tutti e lucrare pur non avendo alcun interesse culturale né sociale, basta avere una stanza con un crocifisso e una panca ed essere di proprietà della Santa Sede.