La Cina rallenta? crisi in vista? - page 13 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: La Cina rallenta? crisi in vista?  (Letto 64762 volte)

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #180 il: 04 Settembre, 2012, 22:10:51 pm »
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

cavallo

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #181 il: 05 Settembre, 2012, 08:32:25 am »
i corvi sinofobi svolazzano senza rendersi conto che:
- se crollasse l'economia cinese sarebbe una catastrofe planetaria (vedi ad esempio le conseguenze sui BOND USA...);
- l'economia cinese piaccia o non piaccia é pianificata e diretta centralmente ed ha quindi forme di risposta diverse da quelle USA, francesi, spagnole, russe, ecc.;
- fa una gran pena lo svolazzare di chi amplifica gli innegabili problemi di una economia come quella della RPC, che ha un surplus gigantesco, capitali da investire colossali e un evidente (+) nel PIL, a partire dai rami secchi di economie come quella italica che ha un deficit mostruoso, un PIl in negativo, debiti colossali, aziende che chiudono e carenza di fondi per investire.....

ma che si può pretendere da chi zampetta e svolazza stancamente dietro le versioni fumetto-trash della Storia del più inutile esempio di tirannide ellenica, che aveva un'economia solo di rapina e ipersfruittamento feroce e che non ha lasciato traccia alcuna nel pensiero greco, mediterraneo, mondiale?
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vasco reds

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #182 il: 05 Settembre, 2012, 09:19:08 am »
- se crollasse l'economia cinese sarebbe una catastrofe planetaria (vedi ad esempio le conseguenze sui BOND USA...);

un'altra scoperta.... è filoamericano!!!

cavallo

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #183 il: 05 Settembre, 2012, 10:37:09 am »
una non scoperta: vasco oltre a mentire su di me, conferma di non capire una cippa dell'economia mondiale, del ruolo di RPC e USA in essa, della globalizzazione e di essere fermo alle fesserie di certi corsetti-truffa organizzati dalle Associazioni di prenditori a lui care, gonfie di farabutti evasori alla  Billé... o di certi taxisti bolognesi o shaghaiesi all'ultimo turno della nottata....

gentaglia come vasco crede che un negozio o un bar o un banco alimentari o un B&B di un capoluogo di Regione italiota sia l'ombellico economico del Mondo e che crisi in Cina, in USA, in Russia, in Germania o in altre potenze economiche mondiali siano auspicabili da corvi sciocchi incapaci di volare oltre le loro dichiarazioni delle tasse (più o meno veritiere...) e di vedere chi sta precipitando già nell'abisso (Italia) e cosa significherebbe se alle demenzialità italiote ed alla crisi che ne deriva si aggiungessero le crisi dei grandi Paesi del Pianeta....
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #184 il: 05 Settembre, 2012, 10:40:57 am »
come gira il mondo... prima un senatore auspica la caduta dell'occidente di cui gli USA cono il lievito madre ..... poi dopo poco cambia idea.... gli usa vanno salvati potrebbero crollare poverini.....

hai ancora le idee confuse come al tempo di scegliere antropologia o ingenieria???

cavallo

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #185 il: 05 Settembre, 2012, 10:47:54 am »
confuso sei tu (idee non ne hai del tutto...): sono i pagliaccetti di piccola levatura come te che votando per pagliaccetti come Bush, Blair, Cameron, Romney, Papi, Bossi, o magari il pupazzetto di un guru del marketing Grillo (quello che sosteneva che l'AIDS non esiste, cghe Di Bella con la sua schifosa truffa era un salvatore, che ha lanciato campagne sinofobe, ecc.) stanno affrettando una crisi dell'Occidente (ed in esso delle sue parti più mafiose e straccione, come l'Italia) che sarebbe avvenuta comunque e che continuerà grazie al fatto che l'Occidente non ha più gli strumenti (per fortuna) per imporre al resto del Pianeta di essere escluso dai suoi livelli di consumo e che al tempo stesso non esistono risorse per garantire una crescita dei consumi dei Non-Occidentali che non sia accompagnata da una drastica riduzione di quelli degli Occidentali

confusi sono i pagliaccetti che per ragioni di ignoranza e livore anticinese starnazzano come corvi sulle difficoltà economiche della RPC, pagliuzza nell'occhio del vicino rispetto alle catastrofi dell'Occidente) e credono di potersi salvare nella loro casetta magari abusiva, nel loro viaggiare inutile, nella loro aziendina stracciona da una crisi che é già sacrosantamente epocale e che se coinvolgesse anche la Cina avrebbe ripercussioni apocalittiche su tutte le economie del Mondo, con un effetto di trascinamento attraverso quella USA, che sta già (giustamente) male, ma che in caso di ritiro della RPC dai suoi Bond andrebbe al livello della Grecia.....
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #186 il: 05 Settembre, 2012, 10:51:02 am »
ma tutte queste teorie le hai imparate da globber o dall'altro tuo grande maestro?

cavallo

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #187 il: 05 Settembre, 2012, 10:53:40 am »
se ti avvicinassi anche solo casualmente a quei luoghi a te ignoti detti librerie e biblioteche, magari scopriresti che questi dati (non teorie) sono disponibili da circa 40 anni, perfino in quella lingua italiana a te estranea quanto l'Inglese o il Francese....ma tanto so che non lo farai mai, poveraccio
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #188 il: 05 Settembre, 2012, 12:54:33 pm »
cavolo una nuova teoria globberesca cavallina 40 anni fa l'italia era meta di grandi immigrazioni come ora....
e adirittura in 40 anni non ci sono stati miglioramenti ne peggioramenti nella scolarizzazione italiana ed estera...
ma queste perle di saggezza te le suggerisce caligola o globber?

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #189 il: 05 Settembre, 2012, 14:15:14 pm »
e' lunghissima e non ho avuto pazienza di leggere tutto...

penso solo da chi vede la quotidianita' e non pensa ai livelli di macro-sistemi che l'economia cinese e' malata, e non essendoci mai stato un paese con un miscuglio di situazioni come l'attuale Cina (governo centralizzato, economia del mercato, corruzione a mille, banca centrale connesso con il partito ecc.) non e' facile capire cosa succedera'.

personalmente, sentendo storie anche di gente vicino a me completamente divorato da questo sistema completamente pazzo, temo che il paese subira' una crisi, spero solo che sara' una crisi graduale, come un po' sta cercando di fare l'attuale governo.

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #190 il: 05 Settembre, 2012, 14:44:58 pm »
quoto

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #191 il: 05 Settembre, 2012, 15:18:46 pm »
Che contrasto tra la compostezza di 77, che certe situazioni le conosce perchè le vive veramente, e chi come cavallo sbraita, insulta, provoca, confonde e si dimostra ogni giorno di più solo chiacchere e libretto rosso, uno che di Cina non ne capisce un tubo.

Cmq sembra stiano calando anche i servizi:
http://www.teleborsa.it/DettaglioNews/615_2012-09-05_TLB/cina_anche_il_terziario_da_segnali_di_frenata.html
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #192 il: 05 Settembre, 2012, 15:59:56 pm »
non ho tutti i dati che ha in mano cavallo, e comunque e' vero che se dovesse crollare la Cina il resto del mondo ne risentirebbe l'effetto...
comunque ragazzi, in Cina noi diciamo: vivere una societa' armoniosa...e io voglio fare l'amica di tutti...tutti tutti!  ;) smettetela di litigare che non ha senso.  O:-)

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #193 il: 05 Settembre, 2012, 18:06:57 pm »
riquoto

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #194 il: 05 Settembre, 2012, 19:52:21 pm »
http://www.investisicuro.com/bond-in-valuta-cinese-sempre-piu-appetibili/#utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bond-in-valuta-cinese-sempre-piu-appetibili
Le autorità cinesi sono in allerta e da tempo sono scese in campo per mettere a punto piani di stimolo per l’economia, che comunque cresce ancora a un tasso del 7% annuo (necessario per mantenere l’attuale livello di occupazione). molte aziende – soprattutto giapponesi e del Far East asiatico – stanno puntando forte sui titoli di debito denominati in yuan cinesi. Si tratta in particolare dei cosiddetti Dim sum bond, ovvero obbligazioni emesse in renminbi (o yuan) da società cinesi o soggetti che operano in Cina o a Hong Kong, da collocare presso i grandi investitori istituzionali. L’appeal per questa tipologia di emissioni è sempre più forte in Giappone, dove da inizio anno ad oggi, le aziende hanno già collocato 534 milioni di dollari, un ammontare che è di tre volte superiore rispetto a quello evidenziato nello stesso periodo dello scorso anno. Le aziende nipponiche puntano sullo yuan, mentre le emissioni in euro sono state praticamente azzerate.

I giapponesi hanno spostato la loro attenzione sui titoli in yuan per ragioni commerciali, ma anche perché i bond in euro hanno sempre meno appeal nel lontano Oriente dove il rapporto rischio/rendimento di questi titoli non viene considerato sempre accettabile. Secondo i dati in mano al governo di Tokyo, la Cina è diventata la seconda maggiore fonte di profitti all’estero per le imprese made in Japan dietro agli Stati Uniti. L’investimento in Cina frutta mediamente l’11%, ovvero 4 volte in più degli Stati Uniti e dell’Europa

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