La Cina rallenta? crisi in vista? - page 5 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: La Cina rallenta? crisi in vista?  (Letto 65119 volte)

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Ener

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #60 il: 16 Luglio, 2012, 21:18:31 pm »
Cavallo, io vorrei però farti una domanda, da una parte tu sostieni che il modello occidentale fa acqua da tutte le parti e che dovrebbero accettarne la sconfitta, dall'altra però sostieni movimenti tipicamente occidentali come i sindacati o la piena democrazia.. Ora io sono il primo a sostenere che il modello occidentale è ormai anacronistico e quello Cinese è oggi vincente, ma allora perchè non seguirlo?!? Perchè non adottare in pieno il modello Cinese e lasciarci influenzare culturalmente da quella che è la nuova potenza egemone? Perchè continuare con la democrazia ad esempio quando la Cina ha dimostrato che un modello monopartitico in cui il governo è composto di tecnici saliti al potere per merito e carriera e non perchè hanno comprato Ibrahimovic nella loro squadra di calcio o perchè famosi ex porno-divi, spogliarellisti etc. (cosa che avviene facendo votare anche i beoti) è molto più efficente e in grado di amministrare.. Ancora, non avendo le elezioni e dunque il limite dei 5 anni con successive rielezioni possono prendere decisioni impopolari ma utili nel lungo termine.. Per finire l'economia pianificata dall'alto, il "Capitalismo di stato" ha dimostrato di reggere molto meglio alla crisi...

Allora perchè non adottare per l'unione europea ad esempio un sistema simile, aboliamo i sindacati e tutte le istituzioni democratiche corrotte e inutili che ci sono e seguiamo al 100% il modello Cinese...

enteromorfa

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #61 il: 17 Luglio, 2012, 03:48:11 am »
cavallo tu mi spieghi perchè secondo te è giusto che crolli il modello occidentale. a parte il fatto che il modello occidentale consumistico non crolla affatto, si sposta semplicemente dall'occidente ad altri paesi, diventerà modello orientale consumistico, oppure russo, indiano, ecc. che detto per inciso.. sono pure più corrotti e senza scrupoli di quanto lo siano quelli occidentali, basta vedere come trattano il loro stessi cittadini.. Ma a parte questo, non rispondi alla domanda.. Tu dove vivi? Non ti pare masochistico augurarsi il crollo della propria casa? Io non ho nostalgie particolari, ma semplicemnte vorrei vivere, in maniera normale, senza fare la fame e dovermi preoccupare ... è un crimine? fa di me uno sfruttatore di popoli oppressi?Sembra che a te interessi di più il destino di popoli con cui non hai neppure il minimo contatto che della gente in casa tua... pensi che quando andranno al comando ti useranno gli stessi riguardi? pensi che questi discorsi terzomondisti siano di conosolazione a chi perde il lavoro e la casa gli viene mangiata dalla banca perchè non può pagare il mutuo? tu che lavoro fai? perchè sembra sempre che questi problemi a te non ti riguardano.. a te interessa il crollo del modello occidentale sperando che sia sostituito da un "non si sa bene cosa".. che poterà pace e prosperità nel mondo (come) .. e anche protezione ambientale ..  Magari guidati dai BRIC, che se fossi stato anche in uno solo di quei paesi capiresti che sono speranze non vane, ma di più, sono speranze assurde.. visto che ora come ora i bric sono tra quelli che trattano peggio di tutti l'ambiente e le persone.
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #62 il: 17 Luglio, 2012, 06:51:59 am »
non so se leggi quel che io ti rispondo e perché mi ostino a riosponderti....ma noto che continui a non notare i problemi di fondo che tin ho riassunto più volòte e cheb per l'ultima volta torno a riassumerti, dato che fai una grandev confysione:

- il "modello occidentale" nasce in seguito alle conquiste occidentali di altre regioni del Mondo e si é potuto affermare solo sulla base di crimini immani come la tratta schiavista transatlantica e poi il colonialismo: che tu non senta il peso di questi crimini su quel modello è problema tuo e di tutti coloro che per decenni non hanno agitom per modificare la situazione dei rapporti Nord-Sud prima che fosse troppo tardi;
- quel modello si basa su un falso: la promessa che gradualmente tutti gli abitanti della Terra (che per me, a differenza di quel che tu mostri di pensare, valgono uguali, anche se appartengono a popoli diversi) possano usufruirne, il che non é vero perché é un modello ecocida e perché non ci sono risorse per livelli di consumi pari a quelli occidentali in tutto il Pianeta;
- quel falso é stato avallato dalle masse occidentali (e da insigni "intellettuali" servi di quel modello) per decenni, perché a loro erano riservate (attraverso il ricatto, i colpi di stato, le guerre, le rapine legalizzate, prima attraverso il colonialismo) le briciole della ricchezza negate agli altri propoli: basti vedere i consumi energetici, di acqua, la diffusione degli elettrodomestici, delle auto, dei telefonini; l'esportazione di quel modello, che tu citi, negli altri paesi apparemntemente lo ha generalizzato,. in realtà resta il fatto che continui ad ignorare che ha invece solo evidenziato la sua contraddizione di fondo, che ti riporto in grassetto e ti invito a rileggere più volte e che lo porterà alla fine necessariamente e sacrosantamente:

non ci sono risorse sul Pianeta per dare cellulari, energia, auto, frigoriferi a tutti i Cinesi, gli Indiani, i Brasiliani, i Sudafricani, ecc., ecc. in misura uguale a quella attuale di Statunitensi, Tedeschi, Francesi, Italiani, ecc. e al tempo stesso non ci sono ragioni etiche e strumenti militari, politici, economici per negare ancora loro quel che gli occidentali già hanno e non sono pronti a perdere

- ecco perché esiste il paradosso (previsto da tanti economisti ed ecologisti occidentali e non  da decenni, da Brundtlandt a langer a Sen, ad esempio) che proprio la golobalizzazione di quel modello lo uccide e quindi, poiché é un modello ingiusto, infame, che sta ammazzando il Pianeta e acuendo le iniquità, ben  venga la sua fine che io auspico nonostante la mia nascita in questa parte del Mondo, esattamente come avrei auspicato la fine del modello coloniale o di quello nazi, senza per questo dover "fuggire" come certi poveracci pensano, dato che sono in ottima compagnia di tanti intellettuali e di milioni di persone che da decenni si battono contro quel modello DENTRO l'Occidente che continua a suicidarsi;
- che quella fine porti al Paradiso lo credono solo pochi sciocchi che ignorano la Storia e le sue asprezze: porterà a tragedie, drammi, arretramenti, ecc., ma é esattamente quel che é successo e doveva succedere nei casi di crolli precedenti (immagino tu conosca la Storia e non la rimuova dal tuo ragionamento), uno fra tutti quello dell'Impero Romano; naturalmente si sarebbe potuto evitare il crollo drammatico (anche nei modelli precedenti c'erano modi soft per farlo) se si fosse guidata una seria riduzione (diciamo del 30-50%) dei consumi insensati occidentali e si fosse avviata la collaborazione non ipocrita con il Sud del Mondo che auspicava ad esempio un Enrico Mattei (non maoista, assassinato da USA e petrolieri....) e si fossero globalizzati i diritti prima che le tecnologie, si fossero evitate le infamie neocoloniali, gli assassini dei leaders del Terzo Mondo, le "guerre per esportare la democrazia", l'appoggio ignobile dell'Occidente alle peggiori dittature del Pianeta, gli embarghi, e soprattutto la continuazione in Occidente di un modello suicida che antepone i consumi privati all'ambiente ed ai diritti delle persone: non lo si è fatto e non lo si sta facendo e quindi i piagnistei sui BRICS "cattivi" (dopo che l'Occidente li ha fatti entrare nella sua creatura: l'Accordo di Libero Commercio....) servono a poco, tanto più che il WTO, la Banca mondiale, gli accordi di libero mercato, le delocalizzazioni non le hanno certo inventate loro vero enteromorfa (e non 10 generazioni fa, ma negli ultimi 50 anni e fino a l'altro ieri...)!
- quanto ai miei "contatti" con quei popoli, enteromorfa, io ho scelto quando ancora ero adolescente di dedicarmi alla cooperazione allo sviluppo ed all'intercultura proprio perché studiando testi di economisti e sindacalisti, leaders del terzo Mondo ed ecologisti occidentali, avevo ben chiara la tendenza da tempo, ossia da decenni e credo di avere conseguentemente più "contatti" con quei popoli del Sud del Mondo (e più studio della storia delle relazioni fra loro e l'Occidente, senza le quali i "contatti" sono aria fritta) di quanti tu creda, ma questo conta poco, tanto più che in Occidente si hanno certo "contatti"...coi propri concittadini ocvcidentali e tanti si ostinano a non capire cosa sta succedendo, come contano poco viaggetti e soggiorni altrui fatti senza un millesimo di quello studio, perchè quel che conta, enteromorfa, é che tu, un cinese, un bangladesho, io, un tedesco, un indiano, uino statunitense VALIAMO UGUALE (salvo che per razzisti mascherati o espliciti) e se tu credi nei "principi" sbandierati dall'Occidente (e mai applicati da esso a quei popoli...., a partire da quando "liberté, egalité, fraternité" garriva al vento sulle bandiere di quei "rivoluzionari" francesi che andavano a massacrare i Neri di haiti, "colpevoli" di aver creduto si applicassero pure a loro...) 1000 persone valgono più di 10 o di 100 ("un uomo un voto", ricordi?) e quella gente non-occidentale rappresenta, ti piaccia o no, nonostante i genocidi occidentali verso di loro, la immensa maggioranza dell'Umanità (sai, "noi" Europei siamo solo il 7%....pensa!) e quindi il futuro deve necessariamente essere loro, ossia dell'Umanità, non di pochi nostalgici del colonialismo e di masse di loro adepti coscienti o meno di essere stati ingannati per 150 anni;
- che quelle società siano o meno in grado in futuro di salvare il Pianeta dai risultati dell'esportazione planetaria del modello occidemntale ecocida, non lo so, lo spero solo perché non ci sono alternative positive ma solo negative (se non saranno capaci di farlo, l'Umanità piomberà in un declino irreversibile e distruggerà il Pianeta...esattamente quel che sta facendo l'Occidente), certo non ne sono in grado coloro che quel modello hanno prodotto e dei cui risultati godono tuttora; non si affida agli eredi assassini di uno stragista la soluzione del problema del crimine, ti pare?

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #63 il: 17 Luglio, 2012, 11:46:18 am »
cavallo, mi pare tu la faccia tanto lunga e anche la prenda sul personale senza che ce ne sia motivo, oltretutto ti metti ad usa un tono arrogante di cui non vedo la necessità.
Ho letto benissimo quello che hai scritto, ora e prima, ma non è certo colpa mia se senti continuamente la necessità di ripeterti, quello che ho chiesto non ha a che fare con un giudizio di merito sul modello occidentale. Io ti chiedo a te, persona, non ti senti masochista a caldeggiare il crollo del sistema occidentale? Si, avrà tante storture, ma quello che viene dopo potrebbe essere peggio, di sicuro sarà peggio per te , a meno che tu non abbia in programma di emigrare da un'altra parte..  Posso capire e comprendere un discorso di ingiustizie che ha portato questo modello, ma non fermiamoci al come è arrivato sul quale no, io non sento colpe, quello che è stato fatto da altri nella storia non è una colpa mia. Guardiamo il qui ed ora.. tu vivi, la popolazione italiana vive.. e quello che tu auspichi è sofferenze e problemi per l'italia (che fa parte del mondo occidentale) perchè speri in un crollo del mondo occidentale..  E come dici tu stesso, che i paesi del bric non diventino semplicemente nuovi occidentali che dominano il mondo e invece guidino a uno sviluppo sensato è solo una speranza.. nulla di concreto. Dici che di cambiare tipo di sviluppo "certo non ne sono in grado coloro che quel modello hanno prodotto e dei cui risultati godono tuttora".. ne sono in grado invece i paesi del bric dove simili dibattiti se esistono esistonoa  livelli infinitesimi rispetto all'occidente..? Se non è in grado l'occidenten attuale di cambiare modello di sviluppa francamente non credo ne sarà in grado nessuno.. Noi almeno siamo consci dei problemi, loro neppure quello..
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #64 il: 17 Luglio, 2012, 13:47:58 pm »
enteromorfa, confermi che non prendi minimamente in considerazione il nodo che per questo sono costretto a ripeterti fino alla noia:

non ci sono risorse sul Pianeta per dare cellulari, energia, auto, frigoriferi a tutti i Cinesi, gli Indiani, i Brasiliani, i Sudafricani, ecc., ecc. in misura uguale a quella attuale di Statunitensi, Tedeschi, Francesi, Italiani, ecc. e al tempo stesso non ci sono ragioni etiche e strumenti militari, politici, economici per negare ancora loro quel che gli occidentali già hanno e non sono pronti a perdere

é questo il nodo che tu eviti di affrontare....

e quel nodo vuol dire una cosa sola: il modello occidentale non é sostenibile proprio tanto più si espande al pianeta, chiaro?

che questo voglia dire per noi Occidentali vivere peggio, mi pare ovvio visto che non siamo stati capaci di passare dall'ipocrita "essere coscienti" (di che?) a scelte non obbligate; ad esempio nel campo dei consumi di auto, cellulari, combustibili, ecc. vedi risultati di fantomatiche "prese di coscienza" o semplicemente della crisi economica? chi sbaglia paga e i cocci sono suoi....

le "prese di coscienza" ci sono negli ambienti ecologisti, fra parte dei NOGLOBAL (neppure tutti...), in ristrette frange sindacali (minoritarie) e niente più, certo non ci sono dietro le chiacchiere su bio, energie alternative, ecofriendly, ecc. che non hanno smosso una virgola del modello di consumi e di relazioni dell'Occidente, che SOLO l'immiserimento sta rimettendo in discussione

e non è masochismo pensare che 100 Brasiliani, Indiani e Cinesi abbiano più diritto anche di sprecare in consumi sbagliati che 1 solo Italiano (100 ad 1....) e che proprio i loro errori accelerano l'arrivo del momento in cui quei consumi dovranno ridursi drasticamente sia in Occidente che altrove

e tu cosa immagini:
- che gli Occidentali siano disposti a dimezzare i loro consumi spontaneamente? non l'hanno mai fatto...
- che si vincano le elezioni in Paesi occidentali proponendo agli elettori tale dimezzamento? provaci
- che il senso della insostenibilità del modello occidentale divenga egemone in Occiedente? una speranza meno realistica di quella mia....e cheb prevede nientemeno che la scomparsa stessa del concetto (artificiale e basato proprio e solo su quel modello) di "Occidente"!
- che contro i legittimi eredi degli aguzzini, dei colonialisti, dei genocidari che quel modello occidentale hanno costruito prevalgano i rappresentanti dei "verdi" (quelli che con le loro contraddizioni proprio su questo punto hanno portato Langer al suicidio...) o dei "rossi" e con loro la "coscienza"? prova a leggerti quel che scriveva Marx su Cinesi ed Indiani o analizza la politica del PCF e del PS francese sulla guerra d'Algeria, del Labour Party sul colonialismo britannico, del PCE verso i marocchini, e sappimi dire quali sarebbero le forze "di sinistra" occidentali libere dalla cecità occidentocentrica......; e guarda invece cosa sono riusciti a fare i movimentio come quello di Vandana Shiva in India, quelli indigenisti in America Latina, ecc., a scorno dei "buoni occidentali coscienti"....

anche la mafia (ecomafie) é cosciente dei problemi, sai, ma guarda caso ne fa parte, ne è causa, si guarda bene dal risolverli, anzi sopravvive grazie ad essi: il modello occidentale é più mortifero, ipocrita, criminale, ecocida delle mafie che ne costituiscono solo una scheggia coerente con se stesso (e per questo intrecciata con le istituzioni al servizio di quel modello, da oltre 150 anni!) e al suo servizio esattamente come altri maggiordomi altrettanto infami, ieri Sir Drake e Kipling o Evola ed Himmler,  o il gen. Massu e Botha, oggi molti altri

io come persona mi sento masochista in una sola situazione: quando non faccio abbastanza contro questo modello che é negazione della persona e che chiede mafiosamente indifferenza ed omertà per i suoi crimini passati e operanti in queste stesse ore.....; quello che altri hanno fatto 8e su cui si basano le briciole di benessere diffuso in Occidente che anche noi usiamo, o sbaglio?), se non agiamo costantemente e non solo a chiacchiere per cancellarlo e sradicarlo, caro enteromorfa, é colpa nostra eccome: esattamente come la mafia é colpa di chi la tollera come di chi la organizza

nb.: io, per scelta, non ho mai (come mio padre e mia madre, del resto) voluto possedere un'auto o una moto, un SUV, un camper (e una patente), un cellulare, un abito firmato, uno stereo,  un condizionatore d'aria, una seconda casa, sballarmi in discoteca o in un pub, sprecare in abbuffate di lusso, ecc. e quindi fosse per me certi consumi sarebbero assai ridotti in Occidente..... ma non mi pare certo il copmportamento prevalente dei "coscienti" Occidentali, quindi......masochisti sono loro, non io 
« Ultima modifica: 17 Luglio, 2012, 13:54:26 pm da cavallo »
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cavallo

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #66 il: 18 Luglio, 2012, 06:27:19 am »
guarda enteromorfa:

http://www.repubblica.it/ambiente/2012/07/17/news/indiani_e_cinesi_i_pi_ecologisti_la_classifica_del_national_geographic-39205692/?ref=HREC2-13

nota che tu avevi scritto:
Dici che di cambiare tipo di sviluppo "certo non ne sono in grado coloro che quel modello hanno prodotto e dei cui risultati godono tuttora".. ne sono in grado invece i paesi del bric dove simili dibattiti se esistono esistonoa  livelli infinitesimi rispetto all'occidente..? Se non è in grado l'occidenten attuale di cambiare modello di sviluppa francamente non credo ne sarà in grado nessuno.. Noi almeno siamo consci dei problemi, loro neppure quello..

vedi a cosa portano certi sterotipi occidentocentrici, enteromorfa....

o credi che il National Geographic non sia una istituzione seria (e peraltro occidentalissima....)?
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MBC

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #67 il: 19 Luglio, 2012, 16:19:36 pm »
articolo comico..mi chiedo come sia stata svolta questa indagine ma sopratutto da che punto di vista. Chi vive in cina sa di cosa parlo..
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #68 il: 19 Luglio, 2012, 17:08:31 pm »
sinceramente cavallo ti invito a vedere come viene calcolato il greendex http://environment.nationalgeographic.com/environment/greendex/calculator/
a me sembra un'impronta ecologia. per cui è chiaro che chi è povero ha meno impatto ambientale di chi è ricco.L'interpretazione che viene data a me pare errata... non mi pare si possa evidenziare dal questionario un atteggiamento, quando un stile di vita che non è necessariamente dettato dall'atteggiamento. Faccio un esempio, il cinese mangia quello che coltiva nell'orto dietro casa, per lavorare prende il bus in una stanza ci stanno in 4...questo non significa che lo faccia per salvaguardare la natura. Come dici spesso tu, ed è vero, non è che l'opinione su un paese te la puoi fare parlando coi tassisti (anche se c'era gente famosa che poi scriveva libri autorevoli che faceva così, tipo Terzani)..però se stai per tanto tempo in un posto vedi l'atteggiamento medio delle persone per l'ambiente..in cina vedi che c'è il centino dei rifiuti da riciclare e quelli da non riciclare, ma a nessuno gli importa nulla..vedi che nel fiume sotto casa ci tirano di tutto dentro..
Insomma tutte esperienze che non collimano con quanto detto dalla national geographic e vedendo il loro questionario mi fanno pensare che se ne possa dare una diversa interpretazione. Poi per carità, posso sbagliare, mi auguro di farlo... però io pagheri per trovare una persona che mi dica che i cinesi si sentono più in colpa per i danni all'ambiente che non gli americani o gli europei...(forse il punto che fa quadrare il cerchio è che i cinesi si sentono più in colpa per l'ambiente di casa loro che sfruttano di quando si sento in colpa gli occidentali per l'ambiente che sfruttano che però non è quello di casa loro...come dire lontano dagli occhi lontano dal cuore..)
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #69 il: 19 Luglio, 2012, 17:15:49 pm »
 @ cavallo, per il resto..
io parlo del masochismo di godere nel vedere il proprio paese andare alla deriva. perchè questo è quello che succederà, gente senza soldi, a fare la fila alla caritas, ospedali privatizzati perchè la sanità costa troppo e come risultato o hai soldi o muori(in un mondo di poveri muori), istruzione da pagare anche quella col risultato di una mobilità sociale ridotta o assente.. e il tutto per ridurre i cosumi? noi saremmo forzati dalla povertà a ridurre i nostri, certo... questo non significa che chi ora vince nel grande lotto del capitalismo selvaggio ridurrà i suoi. Ho capito che non ci sono risorse per tutti... infatti noi diventeremmo i poveri. Non ci vedo nulla di bello in questo.
« Ultima modifica: 19 Luglio, 2012, 17:18:44 pm da enteromorfa »
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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #70 il: 19 Luglio, 2012, 18:31:30 pm »
Certo che continuare a postare articoli faziosi di fognali come la rpubblica piu volte sinofobo e razzista, senza contare le falsità che riporta

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #71 il: 19 Luglio, 2012, 19:29:46 pm »
finché in Italia ci sarà tanta gente che per difendere le briciole avvelenate che cadono dalla mensa di chi si aggrappa in modo suicida ad un modello ecocida e moribondo, contionuerà a mentire (definendo sinofoba LA REPUBBLICA invece che se stesso) come vasco, finché milioni di Italiani quasi alla canna del gas continueranno ad indicare nei sondaggi di credere alle balle di papi e soci o si affideranno a giullari come Grillo o personaggi come Montezemolo, Tremonti, Fassino, Renzi, Casini, Fini, ecc. finché la stessa sinistra italica continuerà maggioritariamente a sostenere TAV, rigassificatori, centri commerciali  e simili idiozie, finché nessuna maggioranza di elettori si formerebbe su proposte di effettivo e radicale riorientamento da consumi privati insostenibili e iniqui a consumi sociali e valorizzazione dei diritti sui beni comuni, che l'Italia vada a rotoli più e prima del resto dell'Occidente e del suo modello globale non sarà certo colpa di chi quei consumi li ha sempre avversati (e coerentemente evitati ove possibile), quegli sprechi sempre combattuti, gli allarmi su tali temi di economisti e ecologisti sempre studiati.

separiamo bene le responsabilità e che ognuno si assuma (volente o nolente, dovrà farlo..., vedrai) le sue...: diventeremo i poveri come lo sono diventati i coloni romani nelle Gallie e in Nordafrica nel IV-V secolo? ci potevamo/no pensare prima, quando si credeva di poter continuare a fregarsene dei 4/5 del Mondo dall'alto del nostro welfare e delle nostre auto...., quando tutto funzionava grazie ad un petrolio tenuto basso a forza di colpi di stato e aguzzini messi al potere dall'Occidente, quando India era sinonimo solo di fame, Brasile di deforestazione, Cina di guardie rosse, ecc....

ci potevamo pensare quando non abbiamo impedito si assassinasse Mattei, si facesse altrettanto con Pasolini, si negasse il "Piano del lavoro" della CGIL di decenni fa, si portasse Langer al suicidio, so devastassero le coste, si lasciasse marcire il territorio, si consegnassero intere regioni alle ecomafie, si trucidassero sindacalisti colpevoli di lottare contro quelle mafie, si avallessero "guerre per esportare la democrazia" basate sul falso, ecc.; oggi fosre é tardi, che piaccia o meno, e non per colpa dei "cattivissimi" Cinesi, esattamente com'era tardi quando arrivarono gli Ostrogoti, gli Unni, i Goti, ecc. in un Impero Romano incancrenito da tempo, corrotto, incapace di innovazione da lungo tempo.....

e fu epoca di miseria e deurbanizzazione, stragi e regresso, ma senza quel crollo, enteromorfa, non vi sarebbero stati Dante, i Comuni, le cattedrali, il Rinascimento, le Repubbliche Marinare, ecc....

spero sia chiaro quel che voglio dire

non hai ancora capito, enteromorfa, che chi rompe paga e i cocci sono suoi?

cosa pretendi, che popoli schiacciati per tanto tempo sotto fruste e baionette occidentali si strappino le vesti oggi per i cassintegrati ed i disoccupati occidentali? che gente esclusa a lungo da consumi di ogni tipo rinunci ad incrementare i suoi consumi oggi che può farlo per consentire a noi di continuare ad essere privilegiati nei consumi?

in base a cosa?

almeno i razzisti possono ripsonderti, falsamente, criminalmente ma coerentemente, "perché noi siamo superiori e loro feccia", ma chi non accetta questa motivazione demente, falda e criminale come fa a giustificare differenze di reddito, consumi, salari, fra "noi" e "loro" di 10-20 volte? come puà pretendere che durino? e comunque con quali mezzi (a parte la guerra genocida e nucleare....) imporre tale durata?

e del resto ci sono sciocchi che se la prendono con REPUBBLICA senza neppure accorgersi che i dati riportati sono del NATIONAL GEOGRAPHIC, che é uno degli Istituti OCCIDENTALI più seri del Mondo, che non usa certo le opinioni dei taxisti o dei gestori di strutture ricettive vere o fasulle e neppure le visioni di questo o quel giornalista-scrittore, ma sistemi di analisi scientifici, ignoti a chi preferisce chiacchiere da bar a studi e letture........

ma gli dei accecano chi vogliono perdere...e così un pugno di criminali nostalgici della sferza coloniale, una vasta platea di loro maggiordomi ed un'immensa maggioranza di poveri illusi, di ignoranti e di imbrogliati continuano nella logica suicida di credere falsi certi dati scomodi, inesistenti certe tendenze evidenti e note da decenni, irrilevanti 4 miliardi di esseri umani su 6 8e i loro desideri...)

ottimo....come modo per accelerare la fine che verrà presto....

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #72 il: 19 Luglio, 2012, 22:43:57 pm »
sinceramente cavallo ti invito a vedere come viene calcolato il greendex http://environment.nationalgeographic.com/environment/greendex/calculator/
a me sembra un'impronta ecologia. per cui è chiaro che chi è povero ha meno impatto ambientale di chi è ricco.L'interpretazione che viene data a me pare errata... non mi pare si possa evidenziare dal questionario un atteggiamento, quando un stile di vita che non è necessariamente dettato dall'atteggiamento. Faccio un esempio, il cinese mangia quello che coltiva nell'orto dietro casa, per lavorare prende il bus in una stanza ci stanno in 4...questo non significa che lo faccia per salvaguardare la natura. Come dici spesso tu, ed è vero, non è che l'opinione su un paese te la puoi fare parlando coi tassisti (anche se c'era gente famosa che poi scriveva libri autorevoli che faceva così, tipo Terzani)..però se stai per tanto tempo in un posto vedi l'atteggiamento medio delle persone per l'ambiente..in cina vedi che c'è il centino dei rifiuti da riciclare e quelli da non riciclare, ma a nessuno gli importa nulla..vedi che nel fiume sotto casa ci tirano di tutto dentro..
Insomma tutte esperienze che non collimano con quanto detto dalla national geographic e vedendo il loro questionario mi fanno pensare che se ne possa dare una diversa interpretazione. Poi per carità, posso sbagliare, mi auguro di farlo... però io pagheri per trovare una persona che mi dica che i cinesi si sentono più in colpa per i danni all'ambiente che non gli americani o gli europei...(forse il punto che fa quadrare il cerchio è che i cinesi si sentono più in colpa per l'ambiente di casa loro che sfruttano di quando si sento in colpa gli occidentali per l'ambiente che sfruttano che però non è quello di casa loro...come dire lontano dagli occhi lontano dal cuore..)

Quella ricerca non è solo discutibile ma non è indice del grado di inquinamento di un paese, a causare i grandi disatri ambientali sono le industrie con la copertura dello stato, i piccoli possono anche dichiararsi ecologisti tanto a parole sono tutti capaci di cambiare il mondo, ma nei fatti è tutta un'altra storia purtroppo.
Questo invece è il dato preoccupante:
http://www.rinnovabili.it/ambiente/co2-i-cinesi-raggiungono-le-emissioni-degli-europei60209/
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

enteromorfa

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #73 il: 20 Luglio, 2012, 03:32:04 am »
cavallo ho capito che se guardi la cosa da un'ottica esterna e estranea il passaggio della ricchezza dall'ovest del mondo ad altre parti può sembrarti anche giusto. Però tu non vivi lì, tu vivi qui.. se l'italia diventa più povera anche tu diventi più povero.. la cosa non ti tange?Ti è indifferente vedere amici e parenti in stato di sofferenza?
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

Razzista contro gli italiani (è italiano), cerca di mettere indigeni e migranti l'uno contro l'altro. Creando divergenze.

E Associna ringrazia.

Il suo nick è cavallo.

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Re:La Cina rallenta? crisi in vista?
« Risposta #74 il: 20 Luglio, 2012, 03:37:40 am »
sinceramente cavallo ti invito a vedere come viene calcolato il greendex http://environment.nationalgeographic.com/environment/greendex/calculator/
a me sembra un'impronta ecologia. per cui è chiaro che chi è povero ha meno impatto ambientale di chi è ricco.L'interpretazione che viene data a me pare errata... non mi pare si possa evidenziare dal questionario un atteggiamento, quando un stile di vita che non è necessariamente dettato dall'atteggiamento. Faccio un esempio, il cinese mangia quello che coltiva nell'orto dietro casa, per lavorare prende il bus in una stanza ci stanno in 4...questo non significa che lo faccia per salvaguardare la natura. Come dici spesso tu, ed è vero, non è che l'opinione su un paese te la puoi fare parlando coi tassisti (anche se c'era gente famosa che poi scriveva libri autorevoli che faceva così, tipo Terzani)..però se stai per tanto tempo in un posto vedi l'atteggiamento medio delle persone per l'ambiente..in cina vedi che c'è il centino dei rifiuti da riciclare e quelli da non riciclare, ma a nessuno gli importa nulla..vedi che nel fiume sotto casa ci tirano di tutto dentro..
Insomma tutte esperienze che non collimano con quanto detto dalla national geographic e vedendo il loro questionario mi fanno pensare che se ne possa dare una diversa interpretazione. Poi per carità, posso sbagliare, mi auguro di farlo... però io pagheri per trovare una persona che mi dica che i cinesi si sentono più in colpa per i danni all'ambiente che non gli americani o gli europei...(forse il punto che fa quadrare il cerchio è che i cinesi si sentono più in colpa per l'ambiente di casa loro che sfruttano di quando si sento in colpa gli occidentali per l'ambiente che sfruttano che però non è quello di casa loro...come dire lontano dagli occhi lontano dal cuore..)

Quella ricerca non è solo discutibile ma non è indice del grado di inquinamento di un paese, a causare i grandi disatri ambientali sono le industrie con la copertura dello stato, i piccoli possono anche dichiararsi ecologisti tanto a parole sono tutti capaci di cambiare il mondo, ma nei fatti è tutta un'altra storia purtroppo.
Questo invece è il dato preoccupante:
http://www.rinnovabili.it/ambiente/co2-i-cinesi-raggiungono-le-emissioni-degli-europei60209/

è un dato peroccupante per il mondo, ma non se ne può certo fare una colpa alla cina. il dato di 7.2 tonnellate di co2 a persona peroccupa visto quanti sono i cinesi.. ma finchè negli usa arrivano a 17.3 tonnellate a persona ci vorrebbe una faccia di bronzo per prendersela con la cina..
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

Razzista contro gli italiani (è italiano), cerca di mettere indigeni e migranti l'uno contro l'altro. Creando divergenze.

E Associna ringrazia.

Il suo nick è cavallo.